Giunio Tinarelli nasce a Terni il 27 maggio 1912.
A 12 anni inizia a lavorare presso una tipografia e a 14 entra in un’officina specializzata nella realizzazione di serrature e chiavi. Poco più tardi, è assunto negli stabilimenti delle Acciaierie di Terni.
L’impegno e la serietà dimostrata nel lavoro, consentono a Giunio di fare un salto di qualità dal punto di vista professionale. Viene infatti trasferito in un reparto altamente specializzato, dove si aggiustano le locomotive delle Ferrovie dello Stato. Un buon impiego, un futuro da costruire, il progetto di mettere su famiglia, erano queste le basi che animavano il giovane operaio ternano.
La malattia
Il 20 marzo del 1937, a causa di una forte influenza, è costretto ad abbandonare il lavoro. Sono i sintomi di quella terribile malattia che inchioderà Giunio per 18 anni nel letto: la poliartrite anchilosante e deformante. “Fermo su un letto, bloccato come una mummia e immobile come un tronco di legno, non può nemmeno muovere leggermente il capo”.
La malattia ha un andamento progressivo e nel 1940 anche le braccia perdono la loro funzione costringendo Giunio all’immobilità assoluta. La perdita dell’uso delle braccia scatena una forte crisi morale generando non poca disperazione. Ormai dipendeva totalmente dagli altri in tutto.
Per disperazione rompe il fidanzamento e vanno così in fumo i progetti matrimoniali.
L’incontro con Luigi Novarese
Nel 1948 decide di andare a Lourdes, un luogo importante che gli consentirà di entrare in contatto con monsignor Luigi Novarese e il Centro Volontari della Sofferenza.
Sul treno, Novarese gli chiede: “Giunio, su questo vagone c’è un’anima da conquistare. Sono 36 anni che non si accosta ai sacramenti. Sei disposto a chiedere la sua conversione?”. Scriverà in seguito Tinarelli: “Veramente la mia intenzione era di chiedere la conversione di mio padre. Ma dal momento che don Luigi mi ha presentato un’anima da salvare, io ho offerto la mia sofferenza per quest’anima. A mio padre avrebbe pensato la Madonna”.
Due giorni dopo Monsignore racconta che quell’uomo è andato da lui a chiedergli di confessarlo.
Giunio, Silenzioso Operaio della Croce
Il 1° novembre 1951, Giunio si consacra tra i Silenziosi Operai della Croce di Vita in Famiglia e nel settembre 1952 partecipa al primo Corso di Esercizi Spirituali per ammalati presso il Santuario di Oropa.
Nel marzo 1953 viene nominato responsabile per il settore maschile dei Silenziosi Operai della Croce e nel settembre dello stesso anno, per la prima volta chiede, per “obbedienza”, la grazia della guarigione nella nascente casa per gli Esercizi Spirituali dei SOdC “Cuore Immacolato di Maria” di Re, vicino a Verbania.
La morte
Le condizioni fisiche pian piano iniziano a peggiorare sempre di più, costringendo Giunio a ridurre drasticamente il suo impegno apostolico con i sofferenti.
Il 14 gennaio 1956, Giunio ritorna alla Casa del Padre a 44 anni, dopo 18 anni di immobilità e di sofferenze inaudite.
Il ricordo di Papa Pio XII
Parlando davanti a 7000 ammalati, nel Cortile del Belvedere, in Vaticano, il 7 ottobre 1957, Papa Pio XII ha ricordato così Giunio Tinarelli: “Un operaio delle Acciaierie di Terni, colpito da artrite anchilosante, che lo rese immobile per 18 anni, morto in concetto di santità”.
Il processo canonico
Il 23 novembre 1969 la salma viene traslata dal cimitero comunale alla Cattedrale di Terni ove tuttora riposa.
Dal 15 al 17 gennaio 2010 si sono svolti a Terni i festeggiamenti della Diocesi di Terni – Narni – Amelia in occasione della dichiarazione di Giunio Tinarelli a Venerabile, organizzati in collaborazione tra CVS, UNITALSI e Ufficio per la Pastorale della Salute locali.
Preghiera per ottenere grazie
Signore Gesù Cristo,
che doni incessantemente alla tua Chiesa
l’immensa ricchezza di anime
che adorano amando, lavorando e soffrendo,
suscita sui cristiani del nostro tempo
la volontà di rinnovare la Chiesa vivendo,
come il nostro Giunio Tinarelli, nel silenzio
adorante e gioioso dell’amore.
Per sua intercessione concedici la grazia…
Tu che vivi e regni per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
(Con approvazione ecclesiastica)
Chi ottenesse grazie o miracoli per intercessione del Venerabile Giunio Tinarelli,
o ne venisse a conoscenza, è pregato di informare la Curia Vescovile di Terni
o la Direzione dei Silenziosi Operai della Croce, Via di Monte del Gallo 105, 00165 Roma
direzionegenerale@sodcvs.org – Tel. 06 39674243 – Fax 06 39637828