L’Ancora: n. 4 – dicembre 1950 – pag. n. 1-2

 

Un grande segno è apparso nel cielo: una donna, creatura come noi, immune però del peccato originale, è incoronata Regina del Cielo e della terra; dinanzi a Lei tutti, meno Dio, ci inchiniamo; è Maria, l’augusta Regina dei cristiani, dolce avvocata dei peccatori.

Il Santo, Padre non ha potuto più frenare l’entusiasmo dei figli, che volevano incastonare nel diadema della loro Regina la gemma della definizione dogmatica della Sua ammirabile Assunzione in Cielo in corpo ed anima. Egli stesso, fermo come roccia sulle basi della rivelazione e della tradizione l’ha voluta porre, come già un altro Pio quella dell’Immacolata, sul capo della Vergine e dinanzi a Lei, Padre di tutti i fedeli, figlio amorevole della stessa madre che incorona, si china.

Salve, o Regina nostra, dolce Ausiliatrice in tutte le nostre necessità. Lieti con la Chiesa militante, trionfante e purgante, noi ci chiniamo dinanzi a Te e con tutto il cuore, in novella forma di fede, ora ripetiamo: Credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; credo in Gesù Cristo suo unico Figliuolo, nato da Maria, Vergine Immacolata, gloriosamente Assunta in Cielo in corpo ed anima.

Prima delle creature, dopo Cristo, entrata in Cielo, col corpo, Maria segna a noi il passo nella lotta, dilata il nostro cuore alla speranza perché anche noi, uniti come lei a Gesù nella corredenzione del genere umano mediante il nostro penare, possiamo essere un giorno trionfanti in Paradiso.

Il nostro corpo, necessario mezzo per poter soffrire, sarà nuovamente unito all’anima, dopo che si sarà disciolto come seme sotto terra, e così, come Maria oggi, sarà ancora mezzo per vedere Dio come Egli è, faccia a faccia mediante gli occhi della stessa nostra carne.

Salve, o Vergine Immacolata, gloriosamente Assunta in Cielo in corpo ed anima, noi Ti salutiamo oggi con la Santissima Trinità, che si compiace di averti così elevata al disopra di tutto l’universo. Noi Ti veneriamo, crediamo in Te, Ti vogliamo seguire, misticamente uniti, come Te, al sacrificio della Croce, per essere ancora con Te uniti per tutta l’eternità in corpo ed anima in Paradiso per tutti i secoli dei secoli.

L. N.