L’Ancora: n. 11/12 – novembre/dicembre 1973 – pag. n. 1-3

Risposta alla Circolare gialla del giugno 1973.
Qualcuno ha detto perfino: “ In alta Italia non ha fatto ancora la neve perché dovevano finire di fare la gettata del cemento sul tetto della cappella dl Re “.
Lasciamo ai meteorologi la spiegazione scientifica del fenomeno. Sta di fatto che fino all’antivigilia di Natale non ha fatto la neve e proprio in quel giorno i muratori hanno completato la gettata della cupola. Abbiamo tirato tutti un forte respiro di sollievo: finalmente la Cappella di Re è totalmente coperta. Ora può anche nevicare!
Le strutture portanti sono rimaste sane e i lavori possono proseguire di dentro.
L’Aula Magna purtroppo, nell’antivigilia di Natale, presenta solo il ponteggio, altissimo, che dovrà sostenere il pavimento. Il tutto ha proceduto molto a rilento, ma non è dipeso da noi! Comunque il sogno diventa realtà, una realtà ancora più bella del previsto, non solo perché a questo punto la Cappella, nonostante le armature interne che riempiono tutto il vano, si presenta stupenda, ma anche perché ogni giorno che passa diventa sempre più il segno concreto del grande amore che lega i “Volontari della Sofferenza” in un unico ideale di Chiesa: realizzare il programma dl salvezza dell’umanità scaturito dal Cuore Immacolato della Madre della Chiesa, attraverso la loro preghiera, la loro sofferenza e il loro apostolato specifico.
Nel cuore di tutti Infatti, è sempre più viva la finalità della Cappella che si sta costruendo: non solo per il completamento della Casa di Re, necessario per la funzionalità e per il buon andamento dei corsi, ma anche per rendere un culto più degno alla Vergine Santa e, per mezzo di Lei, al Signore, e quindi per avere uno strumento più valido di apostolato.
Tutto questo esprimono le vostre lettere, le vostre offerte e soprattutto il sacrificio nascosto che le accompagnano.
Stralcio alcuni pensieri delle vostre lettere.
M.S. un’ammalata di Torino che desidera mantenere l’anonimo, in data 20 novembre u.s. scrive: “ Spero che la Cappella che sarà dedicata al Cuore Immacolato di Maria sia a buon punto e venga finita per il prossimo anno 1974. Lo desidero dl tutto cuore e mi auguro che il desiderio mio e di tanti fratelli ammalati sia attuato per mezzo di generose offerte e dl intense preghiere affinché il culto verso la Vergine Santa sia sentito, propagato e riconosciuto sempre più da tutti i cristiani… per l’avvento del Regno di Dio. Venga di più il Regno di Dio anche nel mio cuore, affinché diventi più buona, e nel cuore di tutti I miei compagni di sofferenza perché portino la croce più degnamente e con un po’ dì serenità… Unisco la mia modesta offerta di mille lire rincrescendomi di non poter fare di più! “.
In data 4 dicembre la stessa malata scrive: “ Invio un’altra piccola offerte per la Cappella di Re rimpiangendo di non poter fare di più. Tuttavia credo che la Vergine Santa non guardi alla quantità di denaro, ma veda piuttosto il sentimento, la devozione e la gioia che c’è nel mio cuore al pensiero della lode che attraverso la nuova Chiesa arriverà a Lei e al Signore “.
Un ammalato di Lugo di Romagna scrive: “ Tornato da Re, per tre giorni ho fatto la raccolta della carta nella mia borgata. Metà del ricavato l’ho messo da parte per la “ giornata dell’ammalato “ che faremo In parrocchia, e metà l’ho mandato a Roma in Via dei Bresciani 2, per la Cappella e l’Aula Magna. Spero che il Signore mi mantenga in vita per vedere la “ nostra “ Chiesa perché quella è proprio la “ nostra “.
Un’anziana signora consegna 100.000 lire dicendo: “ Cinquanta li ho raccolti da varie persone e cinquanta sono la mia tredicesima! “.
Un vecchietto di 83 anni, dopo un Corso di Esercizi Spirituali a Re, ha consegnato all’incaricato Diocesano l’offerta di L. 200.000 dicendo: “ Io non so se potrò più tornare qui, ma è tanta la mia gioia che voglio donare i miei risparmi, affinché tanti altri possano trovare in questa Casa la luce e il conforto che ho trovato io “.
Piccole e grandi offerte che nascondono un grande amore. Molto spesso sono coperte nell’anonimato che rende più prezioso il sacrificio. Ogni offerta, che questa Circolare bianca raccoglie, se raccontasse la propria storia, direbbe certamente cose non dissimili.
La Cappella di Re sarà il segno più bello dl quella ChiesA viva, che gli ammalati ed i Fratelli del Centro Volontari della Sofferenza costruiscono su Cristo seguendo il programma del Cuore Immacolato di Maria, che riunisce attorno al Suo Messaggio presentato a Lourdes ed a Fatima tutti coloro che intendono dare il proprio contributo di preghiera e di sofferenza perché il Mistero della Croce non sia svuotato della Sua efficacia, per Il mondo di oggi.
L’Immacolata benedica quanti L’aiutano a completare l’opera Sua a Re con la costruzione della Cappella ed Aula Magna. A tutti faccia sentire e sperimentare il Suo Materno compiacimento e la Sua riconoscenza.

LA DIREZIONE