L’Ancora: n. 1 – gennaio 1953 – pag. n. 1-5

31 dicembre 1952.

Siano resi i più vivi ringraziamenti alla nostra augusta Regina, Vergine Immacolata e Madre nostra dolcissima, che in quest’anno tramontante non solo ci ha fatto raggiungere gli obiettivi proposti ma di gran lunga superare.

Nel rendere conto di questo lavoro è doveroso dire a tutti la materna, vigile e visibile assistenza che la Madonna ha avuto per noi.
Quanto si è fatto è tutto e nel modo più assoluto merito Suo.
E’ Essa che ha implorato per noi santi propositi, ed è ancora Essa che fermamente ci ha sostenuti e protetti nelle innumerevoli e gravi prove per il nostro apostolato. Con la più profonda commozione quindi adempiamo al dovere di testimonianza alla potenza della Vergine Santa, la quale custodisce, nutre e difende i figli suoi.
E’ infine anche merito Suo se si sono trovati i mezzi finanziari per attuare e sorpassare le iniziative di quest’anno.
Un « Laus Deo et Mariae » prorompe dunque dai nostri cuori mentre con l’umile e grande Maria, con tutti gli Angeli e Arcangeli del Cielo, con tutti i Santi nostri patroni e con tutti i fratelli di associazione che ci hanno preceduti nel bel Paradiso recitiamo il gioioso e riconoscente « Magnificat ».

Con sentimento poi di vera confusione umilmente domandiamo perdono a tutti per non essere sufficientemente stati i portavoce della Madonna.
Avremmo dovuto fare di più. Avremmo potuto fare meglio; siamo poveri ed inetti. Siamo dei poveri intralciatori delle vie di Dio se ai disegni Suoi osiamo sovrapporre qualcosa di nostro.
E come diventiamo piccoli piccoli, quando pensiamo che la Madonna si serve di noi, nonostante tutta la nostra negatività per attuare i Suoi desideri. E come non renderLe allora un umile e sentito ringraziamento per il fatto che ci tenga al Suo servizio? Una preghiera però dobbiamo filialmente rivolgerLe: rendici strumenti il meno inadatti possibili nelle Tue mani, o Maria!

Bilancio 1952

I Volontari della Sofferenza da 4.000 sono saliti a 11.000. Ciò denota che le richieste della Vergine Santa sono sentite, accolte, attuate.
Ben 11.000 malati quindi ogni giorno pregano secondo i fini proposti dalla Madonna a Lourdes e a Fatima.
A questa eletta schiera di ammalati c’è il gruppo di oranti, che, per turno, in tutte le ore della giornata, sono ai piedi della Madonna, spiritualmente raccolti dinanzi alla Grotta di Lourdes.
Sono pure fioriti a Lourdes, nella bella festività dell’ Assunta, i Gruppi di avanguardia e i Fratelli degli ammalati.
I Gruppi di Avanguardia irretiranno tutto il mondo ai desideri della Vergine, mentre i Fratelli degli Ammalati sosterranno, come tanti « Cirenei » il Cristo mistico, che vive nei sofferenti per la salvezza della società.
Tra le più belle attività vanno considerate il pellegrinaggio dei Sacerdoti ammalati a Lourdes e gli Esercizi Spirituali per soli ammalati, tenuti ad Oropa.

Nel ciclo pasquale non si è mancato di proporre a tutti gli ammalati d’Italia un corso d’Esercizi Spirituali, tenuto alla Radio Vaticana, in collegamento con la RAI dal Rev.mo P. Vincenzo Gaetani s.j.
Il 14 dicembre poi, oltre 400 ammalati, per iniziativa del Centro Volontari della Sofferenza, coadiuvato per il trasporto dall’UNITALSI, si è tenuta al Gesù una funzione per ammalati in occasione della chiusura del IV centenario di S. Francesco Saverio, trasmessa dalla Radio Vaticana in collegamento con la RAI.
Ai santuari mariani non solo 100 ammalati si sono inviati, ma ben 145.
Gli ammalati in continua relazione epistolare col nostro centro sono circa 3.500.

Il nostro centro in quest’anno si è altresì propagato all’estero e cioè in Argentina, Portogallo, Svizzera, Francia, Stati Uniti.
Le spese incorse per l’attuazione delle diverse iniziative sono:
Pellegrinaggi ammalati Lourdes, Loreto ed esercizi spirituali ad Oropa L. 2.375.384.
Rivista, buste e spedizione L. 2 milioni 252.795.
Spese sostenute dal Centro pellegrinaggio Sacerdoti ammalati a Lourdes L. 1.995.840.
Posta L. 233.741.
Varie L. 84.160.
Totale spese: 6.941.920.
Offerte pervenute, comprese le diverse iniziative attuate, L. 7.440.420.
Nelle cifre suddette non sono comprese le quote versate dai Sacerdoti infermi per il pellegrinaggio.
Dovendo ancora finire il pagamento per il pellegrinaggio Sacerdoti all’OFTAL resta un deficit di 600.000 L.

1 gennaio 1953

Per il 1953 gli obbiettivi sono ben precisi, impegnativi ed importanti.
Precisi perché nel nome della Vergine dobbiamo conseguire obiettivi ben fissi e determinati.
Impegnativi perché non solo riguardano fa Direzione dei Volontari della Sofferenza ma tutti gli ammalati.
Importanti perché dall’universale valorizzazione della sofferenza dipende il benessere sociale tra i popoli.

1) Alle finalità richieste dalla Madonna a Lourdes e a Fatima nulla abbiamo noi d’aggiungere. Il Santo Padre però nella sua Lettera Enciclica ai popoli orientali ha sottolineato la necessità di pregare e di soffrire per la conversione dei peccatori. Cosa questa già richiesta dalla Madonna, ma che ribadita così recentemente dal Vicario visibile del suo dilettissimo Figlio, acquista un’importanza ed un impegno di prim’ordine.
La parola del Papa è per noi un ordine inderogabile ed indiscutibile.
Questo primo obiettivo da realizzare è il più importante, nessuno può e deve restare assente.

2) Per estendere i Volontari della Sofferenza attuare i Gruppi d’ Avanguardia, come già indicato nei numeri precedenti dell ‘ Ancora e i Fratelli degli ammalati. I sani non possono rimanere estranei a tanto fervore di lavoro, di cui essi ne beneficiano. I sani però, notiamolo bene, devono essere conquistati dagli ammalati.
L ‘ammalato tutto deve avere gratuitamente, ma lui deve lavorare per trovare i sostenitori. E’ più facile dare che domandare. L’ammalato, ricco o povero, deve invece domandare ai fratelli sani per renderli partecipi del merito dell’apostolato e per non tenerli ai margini di questo intenso lavoro per il rinnovamento sociale. Tanto più il fratello sano è caro al singolo malato, tanto più lo deve egli volerlo unito a sé in questo lavoro di attuazione dei desideri della Vergine benedetta.

3) Il secondo pellegrinaggio dei sacerdoti è ormai in cantiere. Dal 31 luglio al 6 agosto avrà luogo questo secondo pellegrinaggio, che tanto favore ha incontrato l’anno scorso e altrettanto ne incontra presso tutto il nostro Episcopato quest’anno.

4) Si rifaranno gli esercizi spirituali quest’anno non più però ad Oropa, bensì a Re, ove sorgerà la casa Cuore Immacolato di Maria.

5) In quest’anno si inizieranno i lavori al Santuario di Re per la casa dell’ammalato.

Tutto questo lavoro comporta una attività ben più grande di quella che non sia stata quella dell’anno testè trascorso. Però guardiamo avanti con estrema serenità, la Madonna è con noi e come ce la sentiamo vicino! Come ci precede e come moltiplica il piccolo e inadeguato lavoro che noi facciamo.

Il nostro secolo è il secolo della Madonna. Il nostro secolo ha già visto la definizione dogmatica dell’ Assunzione corporea di Maria SS.ma in Cielo. Il nostro secolo ha visto le apparizioni della Madonna a Fatima. Il nostro secolo ha, in questa seconda metà, il centenario della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione.
L’anno 1953 deve essere quindi, in conseguenza, un anno preparativo per il glorioso centenario della definizione del dogma dell’Immacolata.

Per il 1954 il nostro numero dovrebbe essere letteralmente triplicato per poter dire alla Madonna al primo gennaio 1954: mi sono adoperato per lavorare per te, per l’attuazione dei tuoi desideri.
Questo sarà fatto se ogni sofferente troverà tre altri sofferenti che vogliano aderire al messaggio della Vergine Santa.
Il numero dei fratelli degli ammalati dovrebbe salire per il 1954 al numero attuale dei Volontari della sofferenza, perché ogni ammalato dovrebbe trovare almeno un sano che sostenga.

La Madonna benedica questi progetti. La Madonna difenda questi propositi. Il nemico di quanto è di Dio e di quanto è di Maria si affannerà per sradicare quanto è stato seminato e quanto è stato proposto. Su tutto questo sta invece la Vergine Immacolata, che maternamente dispone e protegge. Sotto la Sua guida perverremo alla meta, ci dice il glorioso S. Bernardo. E noi ne siamo certi perché mai si è sentito che qualcuno sia ricorso alla Madonna senza essere stato esaudito.
E noi, animati da tale fiducia, ricorriamo all’umile ed eccelsa Maria, Madre del Verbo eterno affinché custodisca i nostri propositi e propizia li esaudisca.

L. N.