L’Ancora: n. 12 – dicembre 1951 – pag. n. 7-9

19 Ottobre
La pace del Cuor di Gesù e il sorriso della Vergine santa siano con noi.
Il saluto d’apertura è per gli ammalati dell’Ospedale di Montefiascone (Roma) che ci han fatto sapere che sono in ascolto per aver avuto l’inaugurazione dell’impianto radio-ricevente domenica scorsa (14 ott.) ; a loro il cordiale « benvenuti » con auguri di guarigione e l’invito ad ascoltarci e scriverci; promettiamo la risposta.
Mons. Prosperini – assistente Centrale di A.C. – è venuto a parlare sul Rosario che ha chiamato con felice intuito: Il breviario degli ammalati informando ampiamente della « Crociata » che con questa preghiera si va svolgendo in tutto il mondo – nel mese di ottobre – per la diffusione della devozione tanto gradita alla Madonna invocante – come da una grandiosa internazionale di pace – che Iddio, per mezzo di Maria Santissima, allontani i flagelli che affliggono e minacciano l’umanità.
La notizia che se si chiude – per il 1951 – la « stagione » dei pellegrinaggi ai Santuari mariani, è come una scintilla che serve a lanciare l’appello per ricominciare il lavoro a preparar quelli per… il 1952
Lo slogan « Cento e uno a Lourdes » è diana e incitamento.
La « Ninna Nanna » di Brams, chiesta dal caro Luigino d’Astore, per la sua mamma, è trasmessa inviando saluti.
Ricordando Peppino Lo Bello che dopo averci parlato al microfono sulla « settimana » di Roccasinibalda, è ripartito nuovamente per Sondalo – vien messo in onda il « Minuetto » di Boccherini, dedicandolo a lui ed ai suoi cari amici del Villaggio Alpino.
Il dott. Montanini dice la « Parola del medico » trattando del Tabacco.
Il Largo di Handel preannunzia e accompagna la preghiera finale dedicata a coloro che soffrono la malattia senza il conforto dell’assistenza familiare e nell’isolamento del cuore; « Ave Maria ».

26 ottobre
Il rev.mo Padre Venturini dei S.F. S.C. intrattenendoci sul primo anniversario della definizione dogmatica – dell’assunzione di Maria SS. in Cielo – ci fa vibrare d’amore verso la Madre di Dio e nostra, ricordandoci l’indimenticabile avvenimento di un anno fa.
E’ il canto del Magnificat, con le parole stesse della Vergine Madre, che noi volgiamo in ringraziamento a Dio pensando con assoluta convinzione che anche noi risorgeremo e saremo assunti al cielo.
L’eco di Fatima si ravviva sonoramente con l’audizione delle registrazioni raccolte durante il grandioso congresso.
« Portate agli ammalati – ci fa dire l’Em.mo Cardinal Tedeschini,, reduce dall’aver rappresentato il Papa nello storico congresso – la benedizione della Madonna: la Madonna li vede, ciascuno in particolare, e su ciascuno fa scendere la sua materna carezza che infonde coraggio e su tutti, elargendo i divini favori ».
Il Rev.mo P. Giuseppe Silvano, s. j. che fu a Fatima per incarico della Radio Vaticana porge un esauriente e vibrante resoconto del I Congresso Internazionale che viene pubblicato a parte in questo numero stesso di dicembre.
L’Inno di Fatima ci fa sentire il coro possente che l’immensa folla ha cantato ripetutamente in quei giorni, sul luogo stesso delle apparizioni: a la cova di Iria.
Cessata la musica e i canti va un saluto colmo di voti augurali a Mentina Cipriani che si trova ammalata ; l’incoraggiamento fraterno le dice che la croce ci rende più amabili, e più amici di Dio. E’ solo una prova: presto tornerà alla sua cattedra – e ai suoi ragazzi che l’aspettano – con una esperienza (preziosa) di più. Le vien dedicato la « musica delle sfere », valzer di Strauss. Luigi d’Astore fa salutare Giunio Tinarelli l’allegro « professore », come lo chiamavano a Lourdes – e altri saluti si aggiungono; per la Signora Paglino e per sua cugina, la solerte «sorella» Maria Fontona infermiera col treno Bianco B.; per Materia Soffiati di Reggio C., per la famiglia Salvi Alessi di Milano… la cantata di Gigli: « Santa Maria lontana ».
Alle « amiche degli ammalati » che durante la trasmissione lavorano a spedire la rivista, dedichiamo: L’è tre dì chel Píov e chel fioca…
Il largo di Handel ci richiama alla finale Ave Maria che oggi recitiamo perché la devozione del rosario diventi familiare a tutti, specialmente nel mese di ottobre, dedicato dai sommi Pontefici alla recita in comune della Corona e affinché tutti, con questo mezzo, abbiano a sperimentare la potenza supplice della Vergine Santa.
Ave Maria.

2 Novembre
Padre Roschini dei Servi di Maria, è al microfono per parlarci dell’Assunzione di Maria SS.ma al Cielo.
Quante cose possiamo apprendere dalla interessante relazione per arricchire la nostra devozione mariana, per amar sempre di più la Madre celeste.
« Sul fil d’un soffio», di Verdi; « La lavandaia di S. Giovani », di Toschi; « La Folletta », di Marchesi, sono un trittico che rallegra, e la bella voce della signorina Dina Frattura ci allieta e commuove.
Un mesto, ma confortante pensiero coloro che ci hanno « preceduto » è doveroso, oggi che la Chiesa commemora tutti i defunti per ricordare in particolar modo i « Volontari della sofferenza » deceduti quest’anno. Confortante, come invoca la Chiesa, che « la luce eterna risplenda a loro » in eterno.
Si trasmette un saluto a Jolanda Romagnoli da parte di Clara Giustiniani, che suggerisce di dedicarle un canto alpino. Ben volentieri l’accontentiamo estendendolo anche a Fernanda Giovagnoli e alla signora Raiduri.
Un fedele ascoltatore – ammalato – ci raccomanda che l’Ave Maria, oggi, venga recitata per ottenere la conversione di un’anima che, da sessant’anni resiste alla grazia… Se gli ammalati la reciteranno con fervore la Madonna esaudirà… Ave Maria, piena di grazia…

9 Novembre
È il rev.mo Padre Emanuele Bussutil, S. J. che viene oggi a spiegare l’intenzione dell’Apostolato della preghiera per il mese di novembre. Sentirsi, così, uniti – ai 40 milioni di anime iscritte in tutto il mondo – per intercedere la misericordia di Dio sulle necessità della Chiesa e del mondo, conforta e rinfranca.
Due celebri amici degli ammalati, i valenti maestri, Toschi e Daviéo, accompagneranno la mezzo-soprano signorina Adele Cezza nell’interessante programma musicale.
Con parole gentili l’illustre artista viene a noi dicendosi lieta di cantare per gli ammalati perché una recente esperienza l’ha edotta che reca gioia l’affetto dei buoni verso chi soffre: « Messaggio d’amore » di Schubert (m.o Toschi); « Romanza dell’Alberto conte di San Bonifacio, Verdi (m.o Toschi) ; « Ninna nanna » e « Come cipresso notturno », liriche del m.o Davico che accompagna.
Dall’Istituto elioterapico di Potenza Picena, perviene la notizia che buon numero di ospiti seguono fedelmente la trasmissione del Quarto d’ora e rispondono devotamente in coro all’Ave Maria.
Benone: cerchino di non mancare al richiamo, così potranno ascoltare il nostro dialogo attraverso l’etere, e i saluti che lanciamo…, la signorina Craglia vuole che dedichiamo loro un brano musicale e noi scegliamo «la storiella di un bosco viennese », valzer di Strauss, estendendola anche alla signora Maria Giordano.
Viene al microfono Itala De Camillis presidente del Comitato Internazionale delle infermiere cattoliche e di quello nazionale italiano – per rivolgere un saluto agli ascoltatori e comunicare i «voti» raccolti e presentati al Santo Padre, quale conclusione terminale del I Congresso mondiale dei laici, nella particolare sezione (Carrefour) dei malati.
Il Padre Louis Diaz viene invitato a seguire le trasmissioni del « Quarto d’ora » e ringraziato per la di lui lettera.
Secondo l’intenzione dell’Apostolato della preghiera vien recitata la consueta Ave Maria affinché, « spento lo spirito di menzogna, rinasca tra i popoli lo spirito di fiducia », invocando la intercessione di Colei che è la madre di tutte le genti, la Vergine santa:
Ave Maria, gratia plena…
La benedizione del Signore e della Madonna discenda sopra di noi e rimanga sempre.
Cari ascoltatori, arrivederci al mese prossimo…

Hertz