L’Ancora: n. 1 – gennaio 1970 – pag. n. 5-6

Per me ogni luogo è Lourdes. Chiudo gli occhi quando prego e mi trovo davanti alla Grotta (Monsignor Allorio)

L’improvvisa morte di Mons. Carlo Allorio avvenuta il 9 dicembre u.s., festività di S. Siro, patrono della Diocesi di Pavia, ha colto tutti con grande sorpresa, facendoci sentire subito il grande vuoto che ha lasciato in noi e soprattutto nel Sacerdoti ammalati che puntualmente accompagnava ogni anno a Lourdes. Mons. Carlo Allorio era nato a Villata, diocesi di Novara, il 21 aprile 1891 ed era stato ordinato sacerdote 1’8 aprile 1916. Era stato nominato Vescovo di Pavia il 5 luglio 1942. Governò la diocesi di Pavia fino al 2 luglio 1968 quando In ottemperanza alle indicazioni della Santa Sede rassegnò le sue dimissioni e venne trasferito alla sede titolare di Formia.
Per noi Mons. Allorio fu un grande amico e sostenitore. Non si può in una parola sintetizzare I forti e delicati rapporti che lo legavano con la nostra opera. Ci è più facile perciò affermare che Mons. Allorio fu sempre della grande famiglia dei nostro apostolato.
Ma lo ricordiamo soprattutto per aver sempre accompagnato i Sacerdoti ammalati a Lourdes, alcune volte come presidente dei Pellegrinaggio, sempre come Vice presidente. E la sua figura se la ricordano molto bene ì Sacerdoti che, all’apprendere la notizia della sua morte, ci hanno scritto esternando nelle loro parole sentimenti celati nel profondo dei loro cuori ma che ora sono esplosi. Tanta riconoscenza, profondo sacerdotale affetto per aver conosciuto,, incontrato in Mons. Allorio un Sacerdote vero, un amico semplice e sincero, un’anima limpida, profonda, serena, un servo capace di tutto e sempre, pronto a collaborare per risolvere ogni imprevisto, (ed a Lourdes gli imprevisti sono tanti).
Ricordiamo il carissimo e venerato Pastore sempre in servizio, con le mani aggrovigliate in un rosario che sembrava eterno e noi! finire mai, tanto l’aveva in mano. “Don Carlone”, lo chiamava con fraterna confidenza Sua Eccellenza Mons. Carinci. “Quel vegliardo sempre giovane” chiamava lui Mons. Carinci.
I “fìoretti” vissuti con Mons. Allorio durante tutti i pellegrinaggi sacerdotali potrebbero veramente costituire materiale vastissimo in cui si intrecciano pagine meravigliose di fede, di carità, di dedizione, di gioioso, quasi diremmo, festoso servizio.
E’ mons. Allorio che ha composto la meravigliosa preghiera di addio alla Grotta al termine di ogni pellegrinaggio sacerdotale. Come torna alla nostra mente l’eco lontana della sua voce possente: “Madre cara, noi partiamo, portando il vostro sorriso negli occhi e nel cuore”. Noi sentiamo con il Suo ricordo, coi Suo esempio, coi Suo affetto, che ancora ci tiene a lui vicini nel Cuore di Gesù che cancella ogni distanza.

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