L’Ancora: n. 10/11 – ottobre/novembre 1962 – pag. n. 6-8
L’undicesimo Pellegrinaggio Sacerdotale al piedi dell’Immacolata, presieduto da Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Giuseppe Ferretto, ha avuto anche quest’anno un esito quanto mai consolante.
480 Sacerdoti, di cui 230 ospiti dell’Asile “ Notre Dame “ di Lourdes, hanno dato ancora una volta l’esempio di unità nella carità e di spirito di fede, che non si abbatte nella sofferenza. Caratteristica del Pellegrinaggio è stata il portare tanti Confratelli impediti alla Grotta della candida Vergine di Massabielle. E tante sofferenze di Sacerdoti, già nel ministero pastorale, sono state offerte per il concilio Ecumenico e per le anime.
La parola del Santo Padre, giunta attraverso una sua delicata lettera autografa ha ripetuto ancora una volta ai Sacerdoti infermi il Suo paterno amore verso di essi e l’assegnamento che la Chiesa fa sui loro dolori, santificati dalla grazia.
Sua.ma Il Cardinale Giuseppe Ferretto ha presieduto, come l’anno scorso, la pia manifestazione dl fede dei Sacerdoti sofferenti verso Maria Santissima.
L’amore sollecito e pieno di carità del Principe della Chiesa ha fatto toccare con mano ai Rev.mi partecipanti infermi quanto grandi siano i confini della carità, che serve, ascolta, edifica, eleva.
I Sacerdoti con riconoscente amore hanno cantato all’Eminentissimo loro Presidente ed ai Vescovi, che condividevano con Lui il peso e le premure del pellegrinaggio, “ l’ubi caritas et amor, ibi Deus est “.
Non furono parole accademiche, Dio era nel cuore e nelle calde espressioni dei cari infermi, che volevano dire a tutti ed a ciascuno in particolare il proprio “ grazie “. L’Eccellentissimo Vescovo di Lourdes, Mons. Pietro Maria Théas, nella Sua squisita, pronta ed instancabile delicatezza, ha riservato i più grandi onori per il nostro Pellegrinaggio.
Autorità civili e militari, cittadine e regionali, sono venute, per invito del veneratissimo Vescovo di Lourdes a porgere riverente saluto all’Episcopato italiano che portava all’immacolata il caratteristico convoglio di sofferenti.
Sua Eminenza il Cardinal Ferretto ha “voluto esprimere al Vescovo di Lourdes e alle autorità presenti la gioia dei Sacerdoti ammalati per essere oggetto di tante premure.
Poi sono seguite le indimenticabili giornate mariane con un programma preciso che prevedeva tutte le funzioni, tanto per i Sacerdoti infermi quanto per il personale ed i pellegrini.
Sono stati giorni radiosi, trascorsi in clima di carità intensa sotto lo sguardo di Maria Santissima.
Le loro Eccellenze Monsignor Allorio, vescovo di Pavia, Monsignor Jannucci, vescovo di Penne e Pescara, predicatore dei Santi Esercizi, Monsignor Calabria, arcivescovo di Benevento, e Monsignor Alfonso Carinci, Segretario Emerito, della S. C. dei Riti, sono stati padri e fratelli per i nostri cari partecipanti.
Caratteristiche le riunioni del personale, alla sera, in fondo all’Asile, mentre sfilava la interminabile processione “ aux flambeaux “. Sua Eccellenza Mons. Calabria con espressioni sempre nuove e vive, spronava ad una fusione di anime, sempre più sentita e generosa.
La Messa poi nel Centenario di nascita di S. E. Mons. Alfonso Carinci, l’ora mariana alla Grotta, il solenne Pontificale nella Basilica di “ San Pio X “ di Sua Eminenza il Cardinal Ferretto, sono state pagine di pietà sacerdotale sublimi nel diario del Pellegrinaggio dei Sacerdoti infermi a Lourdes.
I Rev.mi Fatebenefratelli, come negli anni scorsi, sono stati gli Angeli sostenitori, che assieme al personale tutto, hanno vissuto in quei giorni un intenso programma di abnegazione e di carità.
Possiamo, in breve, concludere che il Pellegrinaggio Sacerdotale a Lourdes, è rIuscito anche quest’anno così bene perché tutti, senza eccezioni, hanno contribuito alla sua riuscita, offrendo il meglio di se stessi la carità che si dona con delicato distacco, evitando anche le più piccole stonature, che avrebbero intralciato l’incontro delle anime con la loro Madre Celeste.
L.N.
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