L’Ancora: n. 8/9 – agosto/settembre 1962 – pag. n. 1-15

Sorelle e fratelli carissimi,
a distanza di tre mesi dalla lettera che vi ho scritto da Lourdes per insistentemente chiedere il Vostro aiuto a favore dell’Apostolato che stiamo svolgendo, vengo a Voi ancora con un’altra lettera circolare per dirVi il mio più vivo ringraziamento. Non dubitavo del Vostro aiuto, della Vostra comprensione. So che amate la Vergine Santa, nostra Amatissima Madre e Regina, e che per tutti Voi è cosa cara poter fare qualche sacrificio per Lei. Il programma che stiamo svolgendo e che con tutte le forze seguiamo non è un programma proposto da prudenza o saggezza umana. E’ l’Immacolata stessa che in diverse Sue apparizioni a Lourdes ed a Fatima l’ha proposto. Stabilita questa base di partenza non è più possibile ridimensionare il lavoro, oppure attuarlo soltanto a metà. Quando siamo sicuri del diretto intervento di Maria Santissima, diventa un preciso dovere, per ciascun fedele, uniformarsi nello spirito e nelle opere a quanto Ella propone.

SCOPO DELLA LETTERA DI LOURDES

La lettera che da Lourdes Vi ho inviato è stata determinata dalla gravità della situazione finanziaria creatasi in Italia col blocco dei crediti da parte delle Banche in conseguenza degli eventi politici.
Con il fermo dei “ mutui” l’economia del Paese subisce un forte arresto ed i primi a sentirne la ripercussione sono, tra gli altri, gli stessi diversi fornitori che hanno con noi rapporti per la costruzione della nostra Casa.
Mentre prima del blocco bancario i nostri fornitori, potevano avere margini finanziari, con cui far fronte agli impegni stipulati con la nostra Direzione per un pagamento rateale dello stabile, con la ristrettezza in cui vengono a trovarsi con tali disposizioni, non possono più “ nonostante magari la loro buona volontà “ tener fede agli impegni.
Ecco allora, fratelli carissimi, la nostra necessità, nuova nella sua forma, grave però nelle sue conseguenze, determinatasi dalle circostanze politiche, in cui si trova attualmente la nostra Nazione.
La lettera di Lourdes non è stata dovuta a nessun’altra ragione al di fuori di quella che vi ho ampiamente ora esposto. Le conseguenze però che da tale fatto dobbiamo trarre sono parecchie e di grande importanza:

1) Non dobbiamo porre in pericolo il nostro apostolato, gli sforzi talvolta eroici di tanti nostri ammalati, per causa di eventi che si possono ripercuotere sulla vita finanziaria del paese;
2) non possiamo correre il rischio, dopo aver già tanto pagato per la Casa di Re (330 milioni), di perdere il tutto per l’impossibilità, Dio non voglia, di fronteggiare situazioni che si potrebbero determinare con un’eventuale maggiore rigidità dei blocchi finanziari;
3) se anche questa volta abbiamo toccato con mano l’intervento sempre pronto e vigile della Vergine Santa, il prolungare il debito nel tempo lascia sempre l’apostolato sotto il pericolo di nuove e più forti disposizioni bancarie che inevitabilmente Inciderebbero su tutta la vita del Centro.

LIBERIAMOCI DA UN PESO

Lo so che mettere a fuoco la situazione del pagamento della Casa di Re vuol dire far maggiormente sentire a tutti gli iscritti il peso della somma mancante che si vuole provvedere in breve, anziché diluirla nel tempo.
SI tratta di trovare poco più di quanto già abbiamo fin’ora pagato.
Se potessi affrontare da solo tutta la situazione senza nemmeno darVi la notizia di quanto è di estrema necessità per la vita dell’Apostolato, lo farei con tutto il cuore.
Ma Voi sapete, sorelle e fratelli carissimi, che di mio ho nulla, e che l’unico patrimonio di cui il Centro dispone siete Voi, che tanto fate con l’aiuto e la benedizione della Vergine Santa.
Del resto la Casa di Re è sorta per vostro desiderio, perché volevate riunirVi in un luogo adatto ed attrezzato per poter imparare come sia possibile ad un sofferente rispondere ai desideri di Maria Santissima ed essere utili alla società.
Quante volte ho trovato conforto nelle vostre parole dettemi negli incontri a Re oppure nei diversi raduni attuati nelle varie zone d’Italia!
Con la comprensione che parte da un cuore che ha capito quanto viene fatto, mi avete più volte detto e scritto: “per la parte finanziaria faremo quanto è in noi, per alleviarle le preoccupazioni, a costo di qualsiasi sacrificio “.
Ho sempre creduto nelle Vostre espressioni di collaborazione e non sono mai stato deluso nelle aspettative. Gli ammalati, i più poveri, i più impediti sono, e sono sempre stati, i più validi sostenitori del Centro.
Per questa ragione, nello stesso interesse del programma dell’Immacolata, che noi vogliamo attuare, caldamente Vi invito a fermare la Vostra attenzione su questa vera necessità del nostro apostolato di liberarci dal peso della Casa di Re.

E’ DIFFICILE PAGARE LA CASA DI RE?

No, non è difficile se TUTTI, realmente tutti i nostri iscritti affrontano tale situazione, come se ciascuno, da solo, la dovesse risolvere.
L’AMMONTARE DELLA CIFRA SUDDIVISA NEL NUMERO DEGLI ISCRITTI SAREBBE BEN PRESTO PAGATA, SE OGNUNO TROVASSE CON LA CARITA’ DEI BUONI LA SOMMA DI LIRE 15.000.
15.000 Lire sono tante, tante per molti di voi, come pure per il sottoscritto. Ma se con vera serietà ci guardiamo attorno con volontà di trovarle, no, non è impossibile ottenere dagli altri ciò che noi non abbiamo!
Ci saranno dei casi, in cui si è nella reale impossibilità di trovare anche il più piccolo aiuto o di attuare anche soltanto una delle numerose iniziative stabilite a Re, ma in tali casi l’amore per l’apostolato sarà così forte, che la preghiera e l’offerta della sofferenza otterranno il doppio da anime generose, che nella possibilità di fare, con amore e cuore grande, daranno il proprio aiuto per fare cosa gradita e sollievo per un fratello dolorante.
Capisco che affrontare il problema della Casa di Re in forma così vasta, risolutiva ed immediata pone molti dei nostri iscritti di fronte ad un interrogativo? «Che cosa vuole da me il Centro? Che cosa posso fare io?».
Il Centro non intende creare angustie d’animo a nessuno, ma semplicemente spingere tutti gli iscritti a fare realmente quanto è in loro.
Con facilità si trova comprensione ed aiuto in chi è stato a Re ed ha visto la mole, la funzionalità della Casa e gli enormi benefici spirituali che ne vengono per i sofferenti.
Ma anche chi non è stato a Re, per poco che analizzi l’iniziativa, ben presto ne vede i grandi frutti umani, cristiani e sociali.
Del resto considerando lo sforzo che si propone a tutti gli iscritti per risolvere definitivamente e per sempre la situazione di Re, bisogna pur tenere in giusta valutazione il generoso sforzo che fino ad oggi stanno facendo le diverse imprese che hanno lavorato per la costruzione della Casa.
Se la situazione finanziaria si ripercuote in noi, si è parallelamente ripercossa in loro.
Dare ad esse la sensazione che tutti abbiamo compreso il grande sforzo che hanno fatto, mi pare che sia cosa giusta e buona da parte nostra.
Se poi consideriamo i risultati delle diverse campagne fatte la nostra Casa, debbo concludere che quasi un terzo di quanto è stato pagato è costituito da spese per interessi.
Le diverse offerte che giungono da ogni parte servono per tenere fede a tutti gli impegni, ma se non si affronta con sacrificio la situazione resta sempre il peso del capitale, che necessariamente va pagato poi a scadenze fisse contrattuali.
Perché allora disperdere soldi di carità unicamente in interessi? Non conviene di più prendere la situazione nella sua realtà e risolverla sia pure con grande sacrificio?
Anch’io, quando la casa era a metà costruzione, mi sono trovato nell’alternativa di sospendere i lavori per non andare incontro a rischi oppure arrivare alla fine per poter incominciare l’esercizio dell’attività, confidando nell’aiuto della Madonna e Vostro. Pensate a quanto bene potrà fare il Centro quando sarà libero dalle preoccupazioni finanziarie per la Casa di Re.
Ai carissimi Assistenti del nostro Centro, a cui non ho mancato di illustrare la nostra dura posizione, non ho esitato di dire: “ sono disposto a sospendere gli Esercizi di Re e qualunque altra iniziativa fino a quando la Casa non sia pagata “.

PAROLA D’ORDINE

Paghiamo al più presto la Casa di Re!
Paghiamola in pochi mesi, PAGHIAMOLA ENTRO L’11 FEBBRAIO!
Non spaventateVi per quanto Vi dico, fratelli e figli carissimi. Non è uno sforzo superiore alle Vostre forze, ed alla larghezza delle Vostre vedute, quello che Vi chiedo.
Se per tre mesi lavoreremo con entusiasmo, forte e travolgente, no, non è difficile trovare 15.000 lire ciascuno ed il nuovo anno vedrà così la Casa di Re pagata!
Confido troppo? No, Vi conosco troppo bene e conosco altresì l’amore e la tenerezza della Madonna verso questo Apostolato.
LA PAROLA, QUINDI, D’ORDINE È DI METTERCI ALL’OPERA CON ENTUSIASMO E GIOIA, CON FRESCHEZZA DI ENERGIA, COME SE FINO A QUESTO MOMENTO NULLA AVESSIMO FATTO.
Così faccio io ogni mattina, quando mi accingo al lavoro, così, cordialmente invito a fare ciascuno di Voi.

BOLLETTINO QUINDICINALE

Per Vostra informazione e perché Vi sentiate animati all’azione, nonostante le difficoltà non lievi che affronterete, ogni quindici giorni la Direzione diramerà un bollettino di aggiornamento, in cui saranno pubblicati nominativi in ordine alfabetico degli offerenti e l’ammontare del versamento effettuato.
Questo bollettino sarà inviato a tutti, perché tutti siano certi della somma pervenuta al Centro e perché continuino a lavorare con alacrità nella raccolta fino al raggiungimento della meta.
NOME DEL BOLLETTINO, “ CATENA DELLA GENEROSITA’ ”.

“CATENA DELLA GENEROSITA’”

Il titolo stesso del bollettino Vi indica L’INIZIATIVA CHIAVE che, nel nome e nella benedizione della Vergine Santa, Vi propongo.
Perché tutti possano trovare la somma prevista è necessario interessare molte persone con una vasta e lare organizzazione.
La risposta sarà in proporzione dell’organizzazione e della vastità della cerchia di interessamento.
La Direzione pone quindi a disposizione di tutti tanti fogli di sottoscrizione come quelli allegati.
TALI FOGLI SU CUI SONO STAMPATE LA FOTOGRAFIA E LA FINALITA’ DELLA CASA, DEVONO ESSERE POSTI IN CIRCOLAZIONE NEL RAGGIO, PRIMA DI TUTTO, DELLE PERSONE AMICHE, AFFINCHÉ CIASCUNA DI ESSE FACCIA LA RACCOLTA PREFISSA E, A SUA VOLTA, PREGHI POI I PROPRI AMICI DI FARE ALTRETTANTO NELLA PROPRIA CERCHIA DI CONOSCENTI E COSI’ FINO AL LIMITE MASSIMO DELLE POSSIBILITÀ DI ESTENSIONE. In questa maniera si stabilisce una vera catena, lunga quanto lunga è la catena dell’amicizia, E SI HA COSI’ “ LA CATENA DELLA GENEROSITA’ “. SE CIASCUNO DEGLI ISCRITTI SEGUIRÀ CON CURA METICOLOSA “ LA CATENA DELLA GENEROSITA’ “ E LA SOSTERRA’ CON TUTTE LE FORZE LA CASA SI PAGHERA’ BEN PRESTO.

FACILITARE IL COMPITO

Occorre seguire l’iniziativa, ma occorre anche, come già detto, organizzarla capillarmente. L’esito sarà in esatta pro. porzione dell’organizzazione capillare stabilita. Scaturiranno così tanti piccoli rivoli che, posti assieme, daranno quanto necessario.
Ecco il segreto della riuscita: “ STABILIRE TANTI CENTRI DI RACCOLTA ”.

STABILIRE CENTRI DI RACCOLTA

1) Ogni “ CENTRO D’AZIONE “, ogni “ CENTRO ZONA “ ed ogni “CENTRO DIOCESANO” stabilisca il proprio centro di raccolta avvisando subito la nostra Direzione del “ Centro Raccolta “ stabilito, comunicando pure i nominativi delle persone incaricate.

2) Ogni “ CENTRO DI RACCOLTA “ deve essere costituito da un numero di persone che, in vista dell’Apostolato, non facciano altro che seguire questa iniziativa:
a) sostenendo e facilitando l’azione di raccolta di ogni singolo ammalato iscritto;
b) vedendo come meglio allargare ed estendere e la catena della generosità,
c)  studiando come avvicinare persone, che tante volte sarebbero ben liete di aiutare se accostate con garbo ed invitate alla cooperazione per un’opera così altamente sociale e bella.

3) Ogni centro di raccolta, sotto la guida e l’indicazione proveniente dai diversi “ Capi-Gruppo “, deve venire a conoscenza di quello che ogni iscritto fa, o non fa, tanto che ciò sia per impossibilità materiale, quanto per circostanze speciali.
Per tutti gli iscritti che non sono nella possibilità di dare un aiuto, e questo si verificherà specialmente per quelli che sono degenti in ricoveri, il “ Centro di Raccolta “, per mezzo dei “ Fratelli degli Ammalati “, cercherà di interessare persone sensibili a questi problemi fino a coprire per lo meno il numero di chi è nella reale impossibilità di agire.
Se la “ Catena della Generosità “ sarà preparata su queste basi, non temete che tutto sarà possibile fare con Vostra grande soddisfazione.

PREGHIAMO

TUTTE LE PREGHIERE DEL CENTRO SIANO DIRETTE A QUESTA INTENZIONE. Ciascuno di Voi è impegnato nella preghiera, essendo questa la prima e più necessaria cooperazione alla “ Catena di generosità “. 1 990 malati poi, che all’inizio della costruzione della Casa si sono offerti al Signore, pronti ad accettare tutto quello che avrebbero dovuto soffrire perché la Casa di Re sorgesse al più presto, dirigano oggi le loro preghiere e le loro sofferenze perché la Casa sia al più presto pagata.
Personalmente ogni mattina celebrerò la Santa Messa per questa intenzione, farò ogni giorno la mia Adorazione, reciterò 11 Santo Rosario
Fate altrettanto!
PREGATE SENZA STANCARVI!
Offrite a questo scopo la “Vostra” Messa, il sacrificio della sofferenza; offrite le Vostre adorazioni, attuate nel silenzio della Vostra camera; offrite il Vostro Rosario! L’impalcatura massiccia della preghiera e del sacrificio sosterrà i Vostri sforzi e porterà quei frutti che tutti ardentemente desideriamo ed attendiamo.

ALL’AZIONE

Ed ora un’azione! Unisco a questa mia tre fogli di sottoscrizione tanto perché tutti assieme possiate porVi all’attività! TALI FOGLI PERO’ NON DEVONO BASTARVI.
Fatene richiesta alla Direzione e Ve li spediremo subito.
I Capi Gruppo riuniscano immediatamente il proprio Gruppo e tacciano il programma di azione. Altrettanto facciano i Centri di Azione ed i Centri Zona, comunicandoci quanto stabilito. Chi non ha il Gruppo e non si trova in ambiente già pronto per agire non si perda d’animo. Si ponga ugualmente
subito In attività ed attui, anche da solo, “ La Catena della
generosità “. Noi infatti, non siamo mai soli: Dio è con noi e la Vergine Santa
ci è sempre vicina con il Suo aiuto.
Anche in questi casi, è necessario stabilire un “Centro di Raccolta “,
composto di amici, di anime che con amore
e sensibilità squisita seguono coloro, la cui vita è un lungo Calvario.
Anche in questi casi si può fare molto se molto si ama. EccoVi, figli e figlie dilettissime, il programma.
Vi ho aperto il mio cuore e sono sicuro di trovare come sempre la più ampia risposta. I Santi Patroni Michele, Giuseppe, Bernardo e Bernardetta Vi sostengano ed i nostri cari iscritti che già sono nella pace e nella gioia del Paradiso intercedano per Voi. Il sorriso dell’Immacolata Vi illumini e la Sua benedizione scenda su ciascuno di Voi, come di tutto cuore Vi benedice.
Il Vostro affezionatissimo nel Signore

L.N.