L’Ancora: n. 7/8 – luglio/agosto 1980 – pag. 1-2
Dicendo XXIX Pellegrinaggio Sacerdotale a Lourdes, verrebbe naturale pensare ad un cachet standard immutabile, che non ha pia nulla di nuovo da dire.
La realtà non è cosi.
La motivazione va ricercata nell’incontro che ad ogni anno si ripete da parte dei figli con la propria Madre per un resoconto preciso: per un nuovo avvio nell’apostolato che, natura sua, e sempre in cammino, e, di conseguenza, sempre nuovo. Ogni Pellegrinaggio quindi ha sempre un carattere di novità ed è irrepetibile nei fatti, negli atteggiamenti, nelle stesse cerimonie che esternamente sembrerebbero essere sempre uguali.
La Vergine Santa, infatti, è la Vergine in cammino con la Chiesa, con gli Apostoli e quindi con i Sacerdoti.
La Vergine Santa la Vergine silenziosa che vuol ripetere nel Cuore dei propri figli il suo Personale atteggiamento di Suo osservazione delle linee di Dio, di ascolto della parola del Suo Divin Figlio per tutto tradurre in atto di adesione interna, testimoniata con la propria persona.
Questo atteggiamento mi pare che sia stato quest’anno il segno caratteristico dell’incontro sacerdotale con l’Immacolata di Massabielle.
Incontro filiale, incontro di ascolto e soprattutto incontro ben determinante per tanti cuori di Sacerdoti che silenziosamente, ma ardentemente desideravano essere illuminati dal Cuore Immacolato di Maria, attraverso il confronto di se stessi con il Suo sguardo di Madre. E non furono delusi!
E’ stato un Pellegrinaggio di grazia, un Pellegrinaggio sofferto per le irregolarità di orario del treno, ma è stato pure un Pellegrinaggio di gioia profonda perché le speranze di tutti furono appagate. Un proposito è sbocciato dall’incontro di Lourdes: non basta incontrarsi una volta all’anno.
L’idea dei Sacerdoti partecipanti, patrocinata dalla stessa Lega Sacerdotale Mariana, è stata quella di ripetere almeno due volte, durante l’annata, questi incontri, fosse pure per due o tre giorni.
Un incontro nell’Italia del Nord ed un altro nell’Italia del Sud.
Questi incontri vogliono essere animatori di propositi, sostenitori di propositi fatti, revisione di quanto è stato operato.
Nelle mani dell’Immacolata abbiamo deposto questo progetto e con il suo aiuto desideriamo realizzarlo proprio perché è precisa volontà dei figli di essere uniti attorno alla Madre comune per pensare al proprio ideale, al Cuore di Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote, da cui dipende il loro Sacerdozio ministeriale.
Anche per questa iniziativa pub essere che si incontrino difficoltà: fin d’ora, però, tutto mettiamo nelle mani della Vergine Santa perché realizzi tutto ciò che ci può portare all’Unità per cui il suo Divin Figlio nell’ultima Cena ha tanto pregato.
Sac. Luigi Novarese
Scrivi un commento