L’Ancora: n. 7 – luglio 1974 – pag. n. 1-4
Dal 25 maggio al 1 giugno u.s. il nostro Centro ha realizzato li suo primo Pellegrinaggio in Terra Santa.
Già nel 1973 la nostra Direzione si era recata colà con uno scopo ben preciso: presentare l’apostolato al Cristo sul luogo reso santo dalla Sua presenza e presentarci al Patriarca Latino. Sua Beatitudine Giacomo Beltritti per stabilire i punti di apostolato da svolgersi nel Patriarcato in vista della costruzione di una nostra casa a Betania.
Tale pellegrinaggio non rimase senza frutto. Il 29 aprile 1973 Sua Beatitudine, con Decreto del Patriarcato n. 550 erigeva canonicamente il nostro Centro in Terra Santa: da quel momento avevamo così vita giuridica ed impegno di continuità d’azione in quei luoghi benedetti.
Anche la finalità della Casa venne precisata: accogliere in spirito di carità tutti i Sacerdoti anziani, e ammalati, non soltanto del Patriarcato Latino, ma anche quelli ortodossi, sacerdoti di qualsiasi rito, purché presentati dal rispettivo Ordinario al Patriarca di Gerusalemme. Venivano così stabilite le basi di una Comunità aperta in spirito ecumenico, a tutti i Sacerdoti bisognosi di sostegno.
Il nome della Casa è “ Mater rnisericordiae”, che in lingua araba ha una risonanza particolarmente dolce e cara a tutti, “ Um-El-Rahma “.
Nel secondo pellegrinaggio, primo però da parte del nostro Centro, non soltanto abbiamo portato incontro a Gesù ed alla Vergine Santa il primo gruppo dei nostri iscritti, ma tutti assieme ci siamo pure recati a Betania, ove sta sorgendo la Casa Mater Misericordiae.
Al momento della visita, il primo piano della Casa era già ultimato nella sua struttura grezza. A questo momento già è stato aggiunto al pianterreno, un prolungamento per facilitare il servizio da parte della Comunità locale. All’arrivo della rivista il secondo piano avrà già avuto la sua copertura di cemento, mentre per ottobre si prevede che sia costruito anche il terzo piano, con un complessivo Iniziale dl circa 20 postI letto e la prospettiva di averne, a termine costruzione, 50.
Non c’è dubbio che la Casa corrisponda ad un preciso piano del Signore: l’inserimento vivo ed operante dell’Associazione nelle strutture vitali della Chiesa locale ed i mezzi posti a disposizione dalla provvidenza per quel preciso scopo ben dicono la volontà di Dio a tale riguardo.
I primi nostri pellegrini, saliti a Betania, hanno pregato accanto alla Casa, fissando I loro sguardi estasiati sul magnifico scenario che si dischiudeva dinanzi ai loro occhi; scenario tante volte ammirato da Gesù con i suoi Apostoli e discepoli: la Città di Gerusalemme di fronte, il deserto di Giuda, il Mar Morto e la catena delle montagne della Giordania alle spalle.
Descrivere la gioia dei partecipanti nelle varie tappe del pellegrinaggio sarebbe ripetere luoghi comuni e noti: nulla è insignificante in quei luoghi saturi di segni dl carità, di speranze e di sofferenze, terre bagnate dal Sangue del Divin Redentore, dal sangue di Stefano protomartire e di migliaia di altri martiri, a cui si aggiungono i Crociati ed i Missionari francescani nella continuità della presenza dl servizio del Santo Serafico di Assisi.
Ecco i nomi del primo gruppo partecipante:
S.E. Mons. Agapito Simeoni, Vescovo di Ariano Irpino
Alberti Violetti Gina
Don Candido Bernardelli
Don Bruno Bernardi.
Don Tarcisio Bertozzi
Bestazzi Angela
Cavallera Angela s.o.d.c.
Cereseto Angelo
Cereseto Giuseppina
Cereseto Simona
Cherubini Teresina
Canna Cunegonda
Conci Marina
Deidda Luigina
De Rosa Giovanna
Fusi Don Remigio s.o.d.c.
Giorgini don Antonio s.o.d.c.
Giuliani.Qrnella s.o.d.c.
Indico P. Francesco
Mainetti Ernesta
Milan P. Raul
Palumbo Lorenzo
Psorulla Elvira s.o.d.c.
Stucchi Regina
Rossi Anna Laura
Toniolo don Giovanni
Vezzoli Rina
In ottobre ritorneremo in Terra Santa per stabilire e vedere le divisioni interne della Casa. Andremo dal 12 al 19 ottobre.
Se qualcuno vorrà associarsi in tale pellegrinaggio si affretti a dare la propria adesione non essendo nostra intenzione di superare il n. di 30 partecipanti.
Un tangibile e caro ricordo di questo primo pellegrinaggio rimarrà nella Cappella di Re:
— un bel pezzetto di tufo della Casa di Nazareth, offerto dai Padri della Custodia, sarà incastonato nella colonna che sosterrà la statua della Madonna Cuore immacolato di Maria.
— un pezzo di roccia del Calvario ed un pezzo di roccia del Santo Sepolcro saranno ugualmente incastonati nella cripta della stessa Cappella di Re.
Nazareth e Gerusalemme saranno così unite a Re in legame non soltanto soprannaturale, ma anche reale, a conforto di tanti sofferenti che non potranno recarsi a venerare colà quei Luoghi Santi.
L’apostolato, amici carissimi, si sta estendendo ed applicando in forme sempre più concrete e a noi impreviste: un gruppo di sorelle si sta già preparando per la Terra Santa, con lo studio delle lingue locali, compreso l’arabo. A chi seguire l’esempio?
Ci sostenga la preghiera di ciascuno affinché così bella ed impegnativa attesa divina, non sia impoverita dalla nostra scarsa corrispondenza
Sac. Luigi Novarese
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