L’Ancora: n. 1 – gennaio 1983 – pag. n. 1-6
La seconda componente dei Gruppi di Avanguardia è il desiderio della conquista delle anime attraverso la preghiera, l’offerta delle proprie sofferenze e l’apostolato.
Essere apostoli! Ecco l’invito che il Centro rivolge a ciascuno; apostoli con la preghiera, l’offerta del proprio sacrificio e l’azione.
Se la convinzione che l’umanità va salvata attraverso il richiamo alla preghiera ed alla penitenza diventa idea ispiratrice della propria esistenza e se questi concetti si maturano sempre di più attraverso la meditazione del desiderio vivo ed ardente del Cuore misericordioso di Gesù di voler salvare tutte le anime, tenendo presente inoltre quanto il Divin Salvatore abbia fatto per la nostra salvezza, ne viene di conseguenza che ciascuno di noi deve essere un apostolo dei Suo Cuore infinitamente misericordioso..
L’invito della Vergine Santa, rivolto a Lourdes ed a Fatima, evidenzia una vera necessità dei nostri tempi ed indica una realtà di vita che va ricostruita senza distinzioni ambientali, nell’impegno apostolico di attuare il desiderio dei Cuore di Cristo: “ Sono venuto a portare il fuoco e che cosa voglio se non che sia propagato? “. Ma chi propagherà questo fuoco?
Il nostro cuore, ripieno dell’amore di Cristo, che diventa fiamma d’amore, sale della terra e luce dei mondo, che, a sua volta, illumina, irradia calore, che cura e preserva, proprio come il sale, dalla corruzione.
Dove propagarlo?
Ovunque, sempre, senza fare distinzioni; incominciando, sempre nell’insegnamento del divin Maestro, dai più lontani. Ogni ambiente diventa l’ambiente adatto, quell’ambiente che attende la parola di Maria SS.ma, la quale vuole i propri figli salvi attraverso un incontro definitivo coi Cuore di Cristo.
Il Volontario della Sofferenza ed il Fratello degli Ammalati sono, per debito di impegno, i naturali annunciatori dell’amore e dei desiderio della nostra Madre celeste, che vuole tutti salvi. Ogni momento diventa così il momento buono per parlare di Lei e dei Cuore di Cristo e dire quanto fallaci siano i piani umani. Ciascuno di noi si fa “parola” che annuncia e sostiene; moltiplicare queste possibilità di incontri, studiare i luoghi ed i modi per parlare di Lei e presentare i Suoi problemi, che sono poi i nostri, è compito dei nostro Centro. Ecco allora la necessità di agire in Gruppi di Avanguardia, di vincere il proprio isolamento. Nei Gruppi di Avanguardia si vive assieme il proprio ideale, soprannaturale e fattivo; si prega per il medesimo intendimento e si agisce con l’apporto di ciascuno per presentare alle anime il Messaggio della Vergine Santa e moltiplicare così gli operatori dell’immacolata che l’aiutino a fare di Cristo il Cuore del mondo. La vita di Gruppo è un’esigenza vera per l’efficacia dell’apostolato, di cui ogni iscritto deve essere convinto.
L’attività di Gruppo
– vince l’isolamento,
– anima all’azione,
– sostiene nelle difficoltà,
– spinge alla preghiera singola e comunitaria, realizzando così una precisa direttiva di Nostro Signore Gesù Cristo circa la preghiera comunitaria, quella preghiera che vince qualsiasi ostacolo ed attira ogni grazia: confrontare Mt. 18,19-20 sulla preghiera collettiva,
– allarga le idee sulla necessità dell’apostolato, sull’esigenza di conoscere le vere situazioni ambientali in cui occorre svolgere l’attività apostolica,
– dispone di maggiori mezzi per l’apostolato,
– studia il modo dell’accostamento o dell’intervento da compiere.
L’iscritto che viva la propria adesione in piano isolato difficilmente può avere una conoscenza così vasta e così profonda delle situazioni; chi è isolato è privo dell’aiuto dei fratelli, non può sempre intervenire e tanto meno a vasto raggio.
Nei primi anni degli Esercizi Spirituali, durante i le giornate di studio che si tenevano a Re, nell’intento di convincere gli iscritti al Centro a superare l’isolamento e a formare il gruppo di avanguardia, era mia particolare insistenza di spiegare la necessità che ogni Volontario della Sofferenza e Fratello degli Ammalati fosse inserito in attività di Gruppo; a tale scopo ripetevo sempre lo slogan, “ come la Chiesa non ammette che ci siano sacerdoti giuridicamente non uniti al proprio Vescovo, così il Centro non vuole iscritti che non siano ancorati nel proprio Gruppo “.
L’iscritto che sia isolato dice buona volontà, ma non è in condizione di efficacemente lavorare e di essere convenientemente sostenuto sia in ordine alla propria santificazione, sia per l’apostolato a vasto raggio.
I membri dei gruppo si sostengono fra di loro con la preghiera e con il lavoro che di comune accordo svolgono.
Il male morale è dei resto così molto diffuso ai nostri giorni e così organizzato che soltanto con una profonda conoscenza della sua natura e della sua estensione si può efficacemente combatterlo.
Consideriamo ancora la stessa apparizione della Vergine a Fatima. A Fatima la Madonna appare non più come a Lourdes ad una persona sola, ma a tre, tre bambini, impegnandoli tutti e tre in azione comune all’attuazione ed all’annuncio dei programma di preghiera e di penitenza per la conversione dei peccatori, per combattere la propaganda empia che sarebbe venuta sovvertendo i costumi e le ideologie.
Nel programma dell’Immacolata si evidenzia, adunque, un impegno collettivo di preghiera e di sacrifici costantemente offerti per debellare l’ondata del male insorgente.
Il motivo fondamentale di tutte le difficoltà relative alla vita di Gruppo, che vengono qua e là sollevate, è che Maria SS.ma, nostra vera Madre spirituale, non è da noi sufficientemente né conosciuta, né amata. Non abbiamo sufficiente fede nei piano della salvezza, diciamolo con franchezza, molti di noi stanno subendo una crisi di fede; molti di noi vedono la sofferenza soltanto in piano negativo e non nel suo aspetto positivo, ridonato da Nostro Signore Gesù Cristo. aspetto di superamento del dolore stesso fino a farne strumento di salvezza e scoprire in esso la propria vera vocazione personale.
Se amassimo l’Immacolata come la Bernardetta ed i tre bambini di Fatima non ci lamenteremmo più, ma ci porremmo a Sua disposizione per essere strumenti Suoi e con Lei adoperarci per la salvezza dell’umanità, ad essere i naturali sostegni della Chiesa.
A chi nella vita dei Centro persiste nel voler vivere isolatamente e da solo vivere le richieste della Madonna, rispondo che quegli ha visuali ristrette; che non conosce, o non vuole sperimentare l’efficacia dei lavoro di gruppo, che significa allargamento di orizzonti e aumento di possibilità di azione.
L’offerta di uno solo non è come l’offerta di dieci e per di più un’offerta in continuo aumento, in forza dei dinamismo dei gruppo stesso che spinge a conoscenze sempre più vaste e più impegnative.
L’attaccamento alle proprie idee è il male che preclude il dono di maggiori apporti a chi ha bisogno di essere salvato. Come l’ondata del male, usando tutti i mezzi di comunicazione, e organizzata e tenacemente guidata per allontanare da Dio ogni uomo, cosi, per opposizione, anche il bene deve camminare sotto un’unica guida, l’immacolata e la Chiesa, per bilanciare il male che si commette; illuminare con qualsiasi sforzo ogni anima di buona volontà, usando tutti i mezzi di cui il Centro dispone.
Il Cuore misericordioso di Gesù vuole la salvezza di tutti: questo è il preciso scopo della Redenzione; ma occorre illuminare, sostenere, riparare, prepararsi, usando tutti i mezzi adatti, tra cui i primi sono la preghiera e la penitenza. Questo si propone il Centro; queste finalità la Direzione richiama a tutti gli iscritti. Questo vuole da noi la Chiesa; questo attendono le anime.
Sia impegno di ogni iscritto
– rivedere il proprio Gruppo;
– rinnovarlo con nuove iscrizioni con aderenti di ogni età e ceto;
– smembrarlo subito se trovasi in numero di dieci, creando altri gruppi, direttamente domandando alla Direzione Generale di Roma il numero progressivo.
Ogni Gruppo sia ceppo portante per il sorgere di tanti altri gruppi che come virgulti spuntano alla vita dell’apostolato.
Deve essere gloria dei Gruppo dare vita a tanti altri gruppi figli, che si aprono all’apostolato nelle dimensioni delle richieste dell’Immacolata.
Il gruppo madre tiene rapporto di avvio e di sostegno con i gruppi figli e i gruppi figli, a loro volta, devono darsi da fare per raggiungere il numero di 10 iscritti per SUBITO scindere il gruppo e diventare anch’essi gruppo madre che sostiene alla vita altri gruppi. questa la dinamica della vita dei gruppi, dell’espansione della vita dei Centro, dell’animazione di tutti i settori, dell’arricchimento di nuove leve per l’attuazione delle richieste dell’immacolata.
Soltanto così il Centro si rinnova; il Centro si potenzia ed accresce i propri aderenti; ma questo è questione di fede e di amore verso il Cuore di Gesù, verso l’immacolata, verso i fratelli.
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