L’Ancora: n. 2 – febbraio 1970 – pag. n. 1-3

La Madonna nel Suo intervento a Fatima dice qualcosa che mai aveva detto per il passato, addita gli errori, li chiama per nome, ne segnala la provenienza, dice chi sarà preso di mira in questa generale conflagrazione di errori e di piano: il Santo Padre.

Fatima è il richiamo del nostro secolo XX.
Ai negatori spietati di Dio la Madonna con estrema accoratezza oppone la visione dell’inferno, termine sicuro per chi definitivamente respinge la grazia’ e muore Impenitente in peccato mortale. “Vedete? – dice lamentandosi la Vergine Santa – dove vanno a finire le anime di tanti poveri peccatori? – Badate che molte, molte sono le anime che vanno all’inferno perché non c’è chi prega e chi si sacrifica per essi”. Il che suona che molte anime si salverebbero se ci fosse chi pregasse e si sacrificasse di. più. Delicata denuncia di responsabilità che. fa grandemente pensare a chi è investito di una “inequivocabile vocazione” di continuatore della passione di – Nostro Signore – Gesù Cristo!
Se vogliamo avere il quadro completo degli errori del nostro tempo che fanno soffrire cuore del Papa sia sufficiente leggere anche gli interventi dell’Angelo presso i tre pastorelli di Cova da Iria in preparazione alle visite di Maria Ss.ma. Ed allora vedremo che nella somma degli errori, sono anche segnalate le tante deviazioni circa il Santo Sacramento dell’Eucarestia con le relative dolorose profanazioni. Non sono queste pie affermazioni, suggerite da piccolo pietismo mariano, ma la fredda presentazione, in sintesi, del richiamo della nostra Madre spirituale, da Lei confermato col miracolo del sole, le cui prove fotografiche sono ancor oggi esposte sui giornali dell’epoca nel museo del Santuario di Nostra Signora del Santo Rosario di Fatima. Il terzo segreto? Non lo si conosce, ma si vive la frase in sospensivo con cui Lucia tronca il racconto del secondo, che ben fa intravvedere i mali crescenti, per la mancata conversione del mondo. Il richiamo della Vergine Immacolata non è però senza rimedio.
Ai razionalisti presenta la croce di Cristo con un tacito invito alla fede ed alla vita cristiana, “pregate e fate penitenza”, “voglio qui una Chiesa”, “voglio che si venga in processione”, in atteggiamento cioè di cristiani militanti, schierati dietro il vessillo della croce e lo stendardo dell’Immacolata, con in mano la propria arma, la corona, mezzo sicuro di vittoria e di ripresa di vita cristiana. Alla teoria del progresso e del guadagno e della violenza la Vergine Santa oppone il rimedio della penitenza, che significa dell’accettazione della propria croce, morte quotidiana di tutto ciò che si oppone alla perfezione di Dio, nell’imitazione del Cristo. Alla ripulsa dei sacramenti, l’invito ad andarsi a lavare in segno del lavacro ben più importante e necessario, quello penitenziale.
All’ateismo, agli assertori della morte di Dio e della teoria della scristianizzazione della società la Vergine Santa richiama l’inferno, suggerendo quale mezzo sicuro di ripresa la consacrazione al Suo Cuore Immacolato, la Comunione frequente che significa richiamo alla vita sacramentaria e la fedele recita del Santo Rosario, mezzo sicuro con cui noi nella considerazione della vita di Gesù e di Maria possiamo riprendere il dialogo interrotto con Dio sulle basi di un catechismo sicuro.

SINCERA CONSTATAZIONE

“Se non si darà ascolto alle mie parole varie nazioni scompariranno, il Papa avrà molto da soffrire, si scatenerà una persecuzione contro la Chiesa”.
Se in noi c’è ancora il senso della sincera constatazione, vediamo se le parole della Vergine Santa rispecchiano o meno la gravità della situazione odierna del mondo e della Chiesa e continuiamo a discutere e fare vaghi programmi di riforma se ne abbiamo l’animo al di fuori di quelli che la Madonna ha richiamato e che il Papa, nel “Signum Magnum” ha fermamente presentato.
Non è difficile rendersi conto della gravità del momento ed intravvedere il piano dei nemici, ispirato dal nemico delle anime nostre pur tentando di nasconderlo con le più raffinate astuzie. Nei secoli passati le persecuzioni scagliate contro il Cristianesimo, per quanto violente, non ebbero mai quelle proporzioni, quei mezzi con cui si tenta di fare, secondo il piano nemico, l’assalto totale ad esso. Tutte le eresie del passato sono concentrate nella nuova eresia, che ha per scopo di colpire il cuore della Chiesa, negando tutto, distruggendo il, soprannaturale. Questa tremenda tempesta è stata preparata da tempo ed è come lo sbocco di tutte le passate turpitudini, di tutti gli errori più sottili. E’ come la lava incandescente di un vulcano in piena eruzione: dove passa tutto distrugge; tutto viene schiantato, bruciato, consumato. Tutti i valori umani, morali, civili, spirituali, sotto questa potenza infernale sono distrutti o quasi, lasciando dietro il deserto e la morte. Veramente l’epoca nostra segna l’era mariana perché è l’epoca della sofferenza, dello smarrimento e della speranza. Oggi più che mai, come nelle più grandi epoche della storia, abbiamo bisogno che lì Madonna intervenga, ci protegga e ci . porti incontro a Gesù.

L.N.