L’Ancora: n. 9/10 – settembre/ottobre 1980 – pag. 12-19

DOCUMENTO CONCLUSIVO

A Fatima, dal 15 al 21 settembre 1980, si è svolto il 3° Convegno Sacerdotale Internazionale sul tema “ Il Cuore di Cristo e la Famiglia “.
La Lega Sacerdotale Mariana, dopo le positive esperienze dei precedenti Convegni Sacerdotali di Paray-le-Monial del 1974 sul tema “ Il Cuore di Cristo e la Pastorale oggi “ e di Pompei del 1977 sul tema “ La catechesi del Cuore di Cristo “, accogliendo 1’esigenza universalmente sentita nella Chiesa, ha delimitato questa volta il campo di ricerca al settore della famiglia, nel quale il Cuore di Cristo può esercitare un ruolo particolarmente efficace, come hanno dimostrato 1’esperienza degli ultimi secoli e le indicazioni del Magistero, da Leone XIII a Giovanni Paolo II.

Fatima ha offerto l’ambiente ideale per la trattazione del tema:
– sia per il clima di preghiera e di raccoglimento che offre,
– sia perché il Cuore Immacolato di Maria, ivi manifestatosi, è il cuore di una madre che non ha opposto nessun ostacolo, poiché immacolato, alla realizzazione dell’autentico amore materno,
– sia anche perché, in modo suggestivo, la serie delle Apparizioni si è conclusa con la visione della Sacra Famiglia.
Del resto Maria SS.ma, Madre della famiglia di Nazareth e Madre della Chiesa, è la via più sicura per scoprire le investigabili ricchezze del Cuore di Cristo e a Fatima, con il Suo messaggio di preghiera e di sacrificio, rivela il cammino dell’amore autentico.
Il Convegno Sacerdotale di Fatima ha voluto compiere un servizio alla famiglia nella prospettiva anche dell’imminente Sinodo dei Vescovi, come indicato dal Santo Padre stesso nel Suo telegramma di benedizione e di incoraggiamento, e pone i risultati raggiunti nelle mani di sacerdoti e di tutti gli operatori della pastorale familiare.
E’ ovvio che il Convegno non si è proposto la trattazione completa del tema della famiglia, ma ha voluto solo svolgere alcune riflessioni pastorali particolarmente attinenti al tema “ Il Cuore di Cristo e la Famiglia “.

I – La situazione della famiglia oggi

1. Il Convegno ha preso atto dei motivi di speranza e di fiducia che offre il comportamento di molte famiglie cristiane in ogni parte del mondo, forse oggi con maggiore consapevolezza che in altri tempi.
A tutte queste famiglie il Convegno esprime ammirazione e gratitudine. Molte famiglie cristiane non solo hanno opposto resistenza ai mali morali dilaganti, ma hanno testimoniato in mezzo alla società la “piccola chiesa domestica” e si sono aperte con vero spirito apostolico a tutte le necessità pastorali e sociali delle loro comunità parrocchiali e diocesane. La pastorale familiare che oggi si sta sviluppando con nuovo impegno trova la collaborazione anche di molte famiglie cristiane.

2. Il Convegno ha dovuto prendere in considerazione anche la grave crisi che attraversano molte altre famiglie, crisi che si articola in questi elementi fondamentali:

a) nell’ambito della famiglia la crisi si riferisce:
– al vincolo stesso coniugale che ha carattere di provvisorietà, da cui il dilagare della piaga del divorzio,
– ai rapporti fra i coniugi dominati dall’egoismo,
– al rifiuto della vita mediante l’uso dei contraccettivi e il diffondersi del crimine dell’aborto,
– all’isolamento dell’handicappato e dell’anziano,
– al rapporto fra genitori e figli destituito del senso dell’autorità e dell’ubbidienza;

b) nell’ambito sociale la crisi si riferisce:
– al clima eroticizzato favorito dai mass‑media,
– a molte legislazioni civili lesive dei diritti e dei doveri della famiglia,
– alla strumentalizzazione commercializzata del sesso,
– alla diffusione dell’alcoolismo, della droga e della pornografia,
– alla mancanza di giustizia sociale.

II – Principali cause della crisi della famiglia

Il Convegno ha rilevato come anche la famiglia cristiana abbia risentito del nuovo clima che si è venuto creando nella società moderna ed ha indicato le seguenti cause:

1. in campo generale:
– una moderna cultura che non dà certezze assolute,
– principi filosofici errati nel piano naturale,
– il relativismo morale,
– le ideologie più di moda (materialismo, liberalismo, marxismo, edonismo … ),
– uno sconvolgimento della giusta idea di sessualità, da cui la tentata giustificazione delle perversioni e dei disordini sessuali,
– la perdita del senso di Dio e addirittura il rifiuto di Dio stesso,
– leggi civili in molti paesi contrarie ai diritti e ai doveri anche naturali della famiglia;

2. in campo cristiano:
– l’affievolimento della fede,
– il secolarismo,
– la mancanza di coerenza fra fede e vita,
– la posizione di alcuni teologi contrari alle linee del Magistero anche in materia di sesso e di famiglia.

III – Valori costitutivi a funzioni della famiglia

Il Convegno si è soffermato con particolare attenzione sui seguenti valori fondamentali della famiglia:

1. prima di tutto l’amore:
– amore finalizzato alla vita,
– l’amore che tra i coniugi è totale, esclusivo, perpetuo e, per sua natura, fecondo,
– l’amore che fonda il rapporto tra genitori e figli, amore che fonda e caratterizza l’autorità e l’ubbidienza;

2. in secondo luogo l’aiuto reciproco per una vita pienamente vissuta; aiuto che pub essere articolato, secondo i rapporti interni della famiglia, nei seguenti aspetti:
– il reciproco completamento dei coniugi sul piano della personalità e della sessualità,
– il rispetto della persona come riflesso di Dio e valore supremo della natura,
– il rispetto della vita, quale dono di Dio e base di ogni altro valore della natura,
– l’aiuto ai figli per la loro crescita nella vita fisica e psichica, umana e cristiana,
– l’educazione alle virtù umane e cristiane, specialmente a quelle più in crisi nel nostro tempo (verità, giustizia, povertà, sacrificio…),
– 1’educazione soprattutto dei ragazzi e dei giovani all’amore autentico,
– con gli ammalati e gli handicappati, un rapporto di reciproco sostegno naturale e soprannaturale, con gli anziani, il riconoscimento di una loro presenza positiva nella famiglia;

3. infine il valore del servizio che la famiglia offre alla più vasta comunità sociale ed ecclesiale:
– la presenza attiva della famiglia come tale, nella struttura sociale, una famiglia sana per una società sana,
– la funzione apostolica della famiglia come tale, “piccola chiesa domestica”, nella pastorale della Chiesa locale, parrocchia e diocesi,
– famiglia sorgente di vocazioni.

IV – Il Cuore di Cristo: sorgente, modello e stimolo per la promozione dei valori della famiglia

Il Convegno ha sottolineato ed approfondito che il Cuore di Cristo è veramente sorgente, modello e stimolo per la promozione e la salvaguardia del valori della famiglia.
Il Cuore di Cristo infatti dona alla famiglia lo Spirito Santo che genera nella vita della famiglia stessa quell’amore che è partecipazione dell’amore interno alla Santissima Trinità.
Il Cuore di Cristo, cuore umano, ha amato con cuore di figlio ed è stato amato con cuore di padre e di madre all’interno di una famiglia umana e pertanto si offre come modello di autentico amore familiare.
Il Cuore di Cristo alimenta nella famiglia il senso del sacrificio, della rinuncia, del proprio limite e li innalza al valore di amore, di offerta e di riparazione perché Lui stesso sulla Croce ha offerto come sacrificio riparatore anche il Suo dolore di figlio, unendo a Sé il dolore della Sua Madre.
La presenza del Culto al Cuore di Gesù nella famiglia rende più umani, più delicati, più penetranti tutti i rapporti familiari.

V – Come portare il Cuore di Cristo nella famiglia

Nell’obiettivo di fare della famiglia una vera “piccola chiesa domestica”, il Convegno ha proposti quali mezzi efficaci i seguenti:
1. una catechesi più approfondita, alla luce della parola di Dio, sul Cuore di Cristo. I sacerdoti devono sentirsi impegnati a prepararsi sul tema specifico della famiglia vista nella luce dell’amore di Cristo e a farsi promotori della collaborazione della famiglia per il raggiungimento, di questo scopo;
2. la pratica fedele della Messa festiva, che deve costituire il punto di convergenza delle singole famiglie della parrocchia, per il superamento, nella cordialità, di ogni individualismo;
3. la preparazione adeguata della famiglia, fatta soprattutto all’interno di essa e alla luce del Cuore di Cristo, a ricevere tutta l’azione sacramentale della Chiesa (Battesimo, Cresima, Prima Comunione, Matrimonio, Unzione degli infermi) e particolarmente la frequenza ai sacramenti della Riconciliazione e della Comunione, nei quali il Cuore vivo di Gesù ci rivela la sua misericordia e si fa cibo delle nostre anime;
4. la pratica del mese di giugno e del primo venerdì del mese;
5. la consacrazione delta famiglia al Sacro Cuore, ben preparata e successivamente coltivata, perché sia vissuta: tale consacrazione al Cuore di Gesù chiede spontaneamente che sia completata con la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria;
6. la presenza attiva dell’ammalato e dell’handicappato che, consapevole della propria vocazione di continuatore della passione di Gesù che salva e redime, unisce la famiglia nell’amore del Cuore di Cristo e diventa per essa e per la Chiesa soggetto di santificazione, di evangelizzazione e di apostolato;
7. la preghiera comunitaria in famiglia, particolarmente la recita del Santo Rosario che porta l’attenzione sui misteri di cui il Cuore di Cristo è al centro.
I partecipanti al Convegno hanno fatto voto che fra tre anni si ripeta l’iniziativa con la tematica e nella località che saranno considerate più opportune.

Lega Sacerdotale Mariana
La Direzione