L’Ancora: n. 5/6 – maggio/giugno 1977 – pag. n. 3-4
Entrare nel mese di maggio che segna il trentennio del nostro apostolato, il sentimento che affiora dal mio cuore verso l’Immacolata, da quello di Sorella Myriam e, penso, anche dal vostro cuore è quello della più profonda gratitudine per averci chiamati ad attuare il Suo programma presentato a Lourdes ed a Fatima.
La nostra mente però, dopo il più vivo e filiale ringraziamento alla Vergine Santa, rimane ancora protesa verso di Lei, nell’intimo desiderio di totalmente inserirci nelle Sue richieste per essere strumenti vivi ed attivi nelle Sue mani verginali.
Nel corso tenuto pochi mesi fa a Re ai Capigruppo, già sono stati affrontati con vera ampiezza i nuovi aspetti insiti nell’intervento dell’Immacolata, aspetti che lumeggiano con maggior forza l’intero Piano della Salvezza. E questo è il programma del corrente anno: evangelizzare e sostenere il programma della promozione dell’uomo richiamando all’osservanza i punti fondamentali della vita cristiana, ripresentati dalla Madre della Chiesa a Santa Bernardetta ed ai tre pastorelli di Aljustrel.
Nel recente volume “Lucia racconta Fatima”, edito dalla Quiriniana di Brescia, si legge quanto Lucia il 31 agosto 1941 ha scritto al Vescovo di Leiria: “Mi pare che sarebbe gradito a Dio e al Cuore Immacolato di Maria, che nel libro “Giacinta” si dedicasse un capitolo all’inferno e un altro al Cuore Immacolato di Maria. Vostra Eccellenza troverà senz’altro strano e inopportuno questo parere, ma non è mio: e Dio farà vedere a Vostra Eccellenza che si tratta della Sua gloria e del bene delle anime”.
In altro passo continua Lucia: “ho già detto all’Eccellenza Vostra, nelle note che ho inviato dopo avere letto il libro su Giacinta, che lei si impressionava molto per alcune cose rivelate sul segreto, relativo all’inferno. Era proprio cosi. La visione dell’inferno le aveva causato tanto orrore, che tutte le penitenze e mortificazioni le sembravano un nulla, per riuscire a liberare di là alcune anime” (op.cit.p.80).
Nel volumetto “Due richiami un solo scopo” di Sorella Myriam si legge circa la devozione al Cuore Immacolato di Maria, pag.51: La Madonna nella IV apparizione dice ai tre pastorelli: “Avete visto l’inferno dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori. Per salvarli il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.
“Se si farà quello che dirò molte anime si salveranno e vi sarà la pace”.
Già nella seconda apparizione del 13 giugno la Madonna a questo proposito aveva detto ai tre bambini: “Gesù vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi la praticherà prometto salvezza. Queste anime saranno collocate da me dinanzi al Suo trono”. (Due richiami un solo scopo, pag.42)
Nella nuova tappa di lavoro che si dischiude dinanzi a noi mi pare che sia nostro preciso dovere sollevare lo sguardo verso la nostra Madre spirituale, non soltanto per attuare personalmente quanto da Lei indicato, ma per diventare dei fedeli e fermi propagatori in tutti gli ambienti ove possiamo arrivare.
I tempi burrascosi, incerti e saturi di errori che stiamo vivendo ben dicono la realtà e perfette aderenza alle necessità attuali dei due punti sottolineati dalla Vergine Santa a Lucia: La conoscenza della dolorosa realtà dell’inferno e la necessità di propagare la devozione al Cuore Immacolato di Maria.
Sac. Luigi Novarese
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