L’Ancora: n. 10 – ottobre 1977 – pag. n. 1-3

Il 27 sera, partiti gli ultimi partecipanti al Convegno, con Sorella Myriam ed il gruppo della Comunità presente, ci siamo recati in Santuario per recitare il “Magnificat” di ringraziamento alla cara Vergine del Rosario, Madre della Chiesa e Madre specialmente di Sacerdoti, per aver chiamato un così gran numero di Suoi figli dai cinque continenti ed avere presentato loro, ancora una volta per mezzo dei successori degli Apostoli – i Vescovi -, il Suo Gesù.
Il Convegno era finito e l’Immacolata come sempre non aveva deluso le aspettative di nessuno.
Anche se per varie circostanze il primo Comunicato stampa è partito dalla nostra Direzione soltanto il 3 giugno u.s. i Vescovi, ed erano tanti, ed i Sacerdoti con molte Istituzioni religiose, dedicate al Cuore di Gesù, erano ugualmente accorsi da ben 47 nazioni.
Sorgeva spontanea la domanda, ma chi ha spinto tutte queste anime verso Pompei per sentire direttive precise dai Pastori delle Diocesi, responsabili della pastorale locale, nell’intento di far rifiorire il culto al Cuore di Gesù, rimedio sovrano e sicuro ai mali dei nostri tempi?
Ogni mattina nella solenne concelebrazione delle ore 12, passando la lunga e quasi interminabile fila di sacerdoti, di Vescovi e di Cardinali sotto lo sguardo della Regina delle Vittorie, profondo era il senso di commozione riconoscente verso Colei che, con i fatti, diceva la bellezza e la forza dell’unità che si affermava, proprio quale dimostrazione evangelica del comando dato da Gesù all’ultima Cena: “siano essi una sola cosa in Me”.
Dire che il Convegno sia ottimamente riuscito nel numero dei partecipanti e nel modo sembra affermare un luogo comune.
La realtà, però, è questa.
Non una contestazione, non un gesto spiacevole venne a turbare la pace, che ricordava così bene quella del Cenacolo. Ed i Sacerdoti ed i Pastori, “con Maria, Madre di Gesù”, vigili in preghiera,
come nei giorni della Pentecoste guardavano l’umanità che era fuori del Cenacolo, bisognosa della parola del divin Salvatore.
Le anime vanno salvate, gli errori sono tanti, la linea però è sempre la stessa, perennemente viva ed attuale, quella indicataci dal Divin Maestro.
I Vescovi con spirito di vera responsabilità hanno parlato con chiara fermezza, separando l’errore dalla verità, riaffermando le linee della catechesi più adatte ai nostri tempi.
In luogo del Cardinale Wright, presiedette il Convegno il Cardinale Ursi: sintesi lucide, precise, puntualizzanti, costante richiamo allo scopo dell’incontro per impedire qualsiasi divagazione.
I gruppi di studio erano affollati:
religiosi, laici, sacerdoti, vescovi e cardinali, tutti seduti assieme, per puntualizzare l’andamento della tematica giornaliera e concludere con punti pratici.
Una commissione di Vescovi e di studiosi esaminava fino a sera inoltrata le conclusioni di gruppo per redigere poi il Documento definitivo che fu presentato all’Assemblea al termine del Convegno.
Visi nuovi e visi già incontrati a Paray-Le-Monial, sentimenti di fratellanza che si riscontravano ad ogni istante, volti sorridenti, lieti di trovarsi insieme: questo è stato il clima del Convegno.
Il costante incontro col Cuore di Cristo sotto lo sguardo dell’Immacolata era così denso di raccoglimento! Chi potrà mai dimenticare il primo incontro con la Madonna del Rosario, subito dopo la prima seduta di avvio dei lavori del Convegno?
L’Angelus Domini commentato dal Cardinale Ursi e le Ave Maria ripetute da centinaia di sacerdoti e di fedeli era realmente un’armonia celeste che faceva pregustare le gioie del cielo.
E così potremmo dire di ogni incontro avvenuto durante i cinque giorni di permanenza a Pompei: la recita del Rosario, a sera, dopo
cena, e l’Ora di Adorazione per il Santo Padre.
Ma è tanto difficile ripetere tutto quello che ciascuno di noi ha provato ed ha visto.
Quale dunque il segreto di così buon esito ed il motivo che ha spinto tante anime a Pompei?
Credo che possiamo rispondere con un grazie vivo, cordiale e profondo a Colei che tutto può sul Cuore del Suo divin Figlio.
Questo è il segreto della riuscita!

Sac. Luigi Novarese