L’Ancora: n. 4/5 – aprile/maggio 1973 – pag. n. 1-3
Cari ammalati,
con cuore traboccante di gioia vi comunico che dal lunedì in albis i lavori per la costruzione dell’Aula Magna e della Cappella di Re sono finalmente ripresi.
So che quest’ultima parte di edificio è il più caro al vostro cuore non soltanto per una maggiore comodità personale durante gli esercizi spirituali e le giornate di studio, ma perché direttamente riguarda l’amore e l’onore della comune Madre Spirituale.
L’impresa STIPARI e FREGUGLIA, che ha accettato di costruire la Cappella e l’Aula Magna ha dimostrato molta buona volontà nel venire incontro ai nostri desideri, superando non pochi disagi. I due ambienti Aula Magna e Cappella devono per contratto essere terminati entro settembre. Durante l’inverno si procederà alle rifiniture interne e a Dio piacendo in maggio 1974 avremo la solenne Incoronazione della Statua Cuore Immacolato di Maria.
Finalmente la statua della Madonna, dalla sua posa sul piazzale esposta a tutte le intemperie, sarà posta sull’altare.
Ha reso questo disegno possibile l’amore di una nostra iscritta: Tilde Quarati, di Vigevano, appartenente al Centro fin dal suo primo inizio e
Collaboratrice dei primi numeri d’”Ancora” con i giochi enigmistici e le barzellette.
Tilde Quarati è deceduta pochi mesi fa ed ah voluto lasciare in testamento al Centro quanto Ella possedeva affinché l’aspirazione di ogni sofferente, vedere sorgere la Cappella e l’Aula Magna diventasse una realtà.
L’aiuto della nostra defunta è pari al cinquanta per cento del costo della Cappella: ora si tratta di trovare l’altra metà.
Vari Centri come quelli di Brescia, Varese, Casale e Asti si danno da fare per poter offrire alla Casa di Re ferro, cemento, solai.
La gara della carità però non può avere termine a questo punto, ma da qui deve avere inizio per poter portare a termine la cara iniziativa.
Se ogni iscritto offrisse mille lire noi avremmo la copertura del necessario.
Dopo i sacrifici enormi da parte di tutti, tutti significa noi e voi messi assieme, per realizzare la casa di Re, ci fermeremo a questa ultima tappa che sarà la più gloriosa ed il coronamento del monumento all’Immacolata, che è la casa di Re offerta dagli ammalati?
Tutti sappiamo quanto la casa di Re ci costa: nelle fondamenta della casa non ci sono soltanto tanti rosari e medaglie della Madonna, ma i sacrifici nascosti ed inenarrabili di tanti sofferenti, i quali non contenti di privarsi anche delle medicine offrivano la vita stessa per il compimento di questo comune desiderio che è espressione di una vera esigenza spirituale.
La « Casa Cuore Immacolato di Maria » di Re è testimone di tante vicende di anime, di tanti ritorni e come mi diceva Padre Pio da Pietrelcina, di tante guarigioni.
Ad incoraggiarmi a proseguire nella costruzione della Casa di Re Padre Pio mi diceva che sarebbe stato il luogo dove tanti ammalati avrebbero trovato la loro guarigione, evidentemente quella dell’anima, e di questo ne siamo testimoni.
Parecchi ammalati hanno fatto sentire che almeno in occasione della costruzione della Cappella e dell’Aula Magna ci facessimo ancora rivedere tra di loro durante gli esercizi di Re. Non è soltanto un desiderio vostro poterci rivedere, ma anche nostro, per cui ci proponiamo quest’anno di essere maggiormente tra di voi.
Grazie fin d’ora per quanto vorrete fare, ma con me vi ringraziano certamente l’Immacolata che vede terminata l’opera Sua, e tanti fratelli sofferenti che nell’impossibilità di poter materialmente contribuire, ringraziano coloro che in loro vece sono intervenuti.
La preghiera di tutti e di ciascuno come sempre sia il sostegno e l’avvio di questa gara di generosità.
Vi Benedico.
L.N.
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