L’Ancora: n. 6 – giugno 1969 – pag. n. 9-12

Con la più profonda gioia comunico che Il 4 giugno, vigilia della festa del Corpus Domini, sono iniziati a Re i lavori per la costruzione della Cappella e dell’Aula Magna. La stessa impresa, che già ha costruito la Casa “Cuore Immacolato di Maria”, a 9 anni dalla chiusura del cantiere, lo riapre per incominciare la realizzazione di quanto sta a cuore a migliaia e migliaia di iscritti che e rappresenta una vera ed inderogabile necessità: per la vita e lo svolgimento, degli Esercizi Spirituali e delle giornate di studio nella Casa “Cuore Immacolato di Maria”. Basti ricordare la necessità di poter pregare in ambiente sacro e liturgicamente adatto, senza essere costretti i restare per intere giornate nello stesso ambiente, che, durante il maltempo, diventavano terribilmente pesanti.

RICHIESTA DI COOPERAZIONE

Nel dare tale notizia, fraternamente mi rivolgo a tutti ed in particolare chiedendo, come nel 1954, la carità del sostegno.
Le pagine eroiche, scritte negli anni della costruzione della Casa “Cuore Immacolato di Maria”, dai nostri aderenti al Centro, tra cui, in prima fila gli ammalati, i più poveri, i più abbandonati ed i più bisognosi, sono certo che si ripeteranno, costituendo così il secondo capitolo, il più bello, il più impegnativo, per l’ultimazione delle opere a Re.
La spesa preventiva per la costruzione della Cappella e dell’Aula Magna è di £ 150 milioni.
Ma i nostri iscritti, nella grande totalità ammalati, hanno bisogno di essere sostenuti, animati, anche se l’apostolato e le relative iniziative sono della loro categoria.
Per questa ragione, in modo del tutto particolare mi rivolgo al Rev.mi Assistenti ed Incaricati Diocesani che nei loro incontri a Re, tanto nel 1968 quanto In quello dei gennaio 1969, hanno ribadito la necessità di procedere con vera urgenza alla costruzione della Cappella e dell’Aula Magna.
Ora è il momento di sostenere quanto a generale approvazione è stato stabilito. Tenendo presente che tanti nostri cari iscritti non potranno essere presenti in piano di sostegno materiale, se nell’attività di sostegno e di ricerca potessimo fare in modo che anche soltanto il 50 per cento degli aderenti versasse entro Il settembre del corrente anno lire 5.000, la Cappella e l’Aula Magna sarebbero già totalmente pagate. Ma occorre cooperazione, Impegno di ricerca, visione d’insieme da parte di tutti i centri diocesani.
L’iniziativa che prende il suo avvio è realmente sentita e desiderata, specialmente da tutti gli ammalati ed il personale che sono passati da Re in questi anni; essi infatti hanno sentito e provato la necessità di avere la Cappella e l’Aula Magna e le persone dal 1955 ad oggi passate nella Casa “Cuore Immacolato di Maria” sono più di 80 mila.
Perché allora non stabilire in ogni centro un gruppo ristretto di studio per vedere che cosa sia possibile realizzare nell’ambito degli iscritti? Evidentemente prima di tutto soprassedere su tutte le iniziative locali che possono incidere nell’andamento del Centro e poi attuarne qualcuna in modo che tutti siano in grado di essere presenti in questo ultimo sforzo che sarà il coronamento di tutti gli sforzi precedenti. Soprattutto si indicano giornate di preghiere e di offerta di sofferenza per la riuscita della iniziativa.
Pregare assieme, pregare tutti e si otterrà quanto necessario per ultimare, al più presto, quanto ci sta a cuore. Un comitato è stato costituito da parte del Centro Nazionale per la reperibilità dei fondi, facente capo a Don Tarcisio Cavinato, Assistente della Diocesi di Padova, cassiere del Comitato. Don Soggetto di Varese in qualità di Segretario del Comitato. Don Bassetti di Trento, Don Remigio Fusi in qualità di Consiglieri. Fanno parte del Comitato il Signor Ziglio di Trento, il Signor Vito Tettoni di Novara, Sig.a Teresa Cerutti di Casale Monferrato.
Sarebbe auspicabile che ogni centro diocesano avesse un membro nel Comitato. In fiduciosa attesa di un Vostro riscontro, vivamente fin d’ora ringraziandovi

Don Luigi Novarese