L’Ancora: n. 12 – dicembre 1959 – pag. n. 2-5
Finora l’azione nostra è stata in prevalenza, diretta fratelli sofferenti, « l’ammalato per mezzo dell’ammalato » in vista dell’attuazione richieste rivolte dalla Madonna a Lourdes ed a Fatima.
Azione dunque in settore interno, tra gli ammalati. Se vogliamo però una vera estensione dell’apostolato dobbiamo allargare le visuali, dare al lavoro un’impostazione più ampia, dobbiamo interessare l’opinione pubblica.
Interessare l’opinione pubblica vuol dire far conoscere ovunque le idee del Centro, invitando la anime di buona volontà a cooperare.
A nessuno evidentemente sfugge l’importanza dell’impostazione di una simile azione di conquista.
Dalla campagna pubblicitaria alla diffusione delle idee di ricostruzione sociale tutto, al giorno d’oggi, viene impostato nella conquista dell’opinione pubblica.
L’opinione pubblica su un dato problema si costituisce gradatamente, a poco a poco, presentandolo ed illustrandolo in tutti i suoi particolari, facendone vedere l’importanza, la necessità, l’urgenza.
Richiamare l’opinione di tutti sui problemi dei sofferenti, vuol dire far conoscere a tutti il valore cristiano del dolore, la necessità di utilizzarlo per completare la Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, l’urgenza di porlo tutto nelle mani di Maria Santissima per la conversione dei peccatori, per bilanciare i tanti peccati che si commettono, secondo il programma enunciato dalla Vergine stessa a Lourdes ed a Fatima.
Il vantaggio di un’azione a vasto raggio è evidente:
a) si estende sempre di più la conoscenza delle richieste della Madonna;
b) si utilizza un maggior quantitativo di penitenza — santificazione del lavoro e del dolore — che va a equilibrare i tanti peccati che si commettono;
c) si salva un maggior numero di anime che non si salverebbero se non si pregasse e non si riparasse;
d) l’azione degli ammalati diventa più vasta e più solida attraverso un serio intervento dei fratelli sani;
e) la carità di tutti diventa il sostegno degli infermi, che tutto donano per la società.
Se consideriamo quanto gli ammalati hanno finora compiuto, da soli, che cosa sarà mai, quando si attuerà la mirabile fusione della carità « l’ammalato per il sano ed il sano per l’ammalato »?
Per efficacemente creare una simile opinione, l’apostolato deve brillare per l’adesione ed azione compatta ed ordinata svolta dai suoi aderenti.
Perché il mondo dei sani sia attratto dall’azione degli ammalati si deve dare la netta sensazione della realtà e sodezza dell’apostolato stesso, perché è normale che susciti interessamento soltanto ciò che dà la certezza dell’affermazione.
La forza, che costituisce la realtà e la sodezza dell’apostolato finora svolto non sta nell’azione umana, o in programmi da noi stabiliti; ma nella nostra adesione alle richieste della Madonna. Questo è il vero segreto della espansione del Centro Volontari della Sofferenza e ciò che dobbiamo far conoscere a tutti.
Fintanto che noi lavoreremo per far conoscere i desideri della Madonna e ci fermeremo fedelmente a quanto Ella ha con tanta insistenza richiesto, abbiamo buoni argomenti per poter sperare di ottenere sempre di più, perché la Madonna è la Vergine fedele, che non delude.
Sta a noi essere convinti della necessità del nostro apostolato e del bisogno di farlo conoscere ovunque per una sua più profonda e vasta affermazione.
Presupposti per un’azione sull’opinione pubblica
Affinché l’azione si possa svolgere si richiede:
1) Avere idee ben chiare di ciò che si vuole fare.
2) Vivamente credere nell’efficacia costruttiva del proprio programma spirituale.
3) Pregare perché la «grazia» sostenga l’azione che si intende compiere.
4) Cogliere tutte le occasioni, vincendo qualsiasi disagio o rispetto umano, per far conoscere il programma che si presenta in tutti i suoi dettagli, dimostrandone l’utilità e l’urgenza.
5) Invitare gli altri, con vera larghezza di idee, alla cooperazione.
L’apostolato che di giorno in giorno maggiormente si estende, necessita di un interesse a vasto raggio, proprio in vista di una sua più ampia affermazione.
Occorre interessare i sani per poter realizzare tutti gli obiettivi proposti.
Occorre uscire dalla nostra cerchia interna ed interessare tutti dei problemi dei sofferenti, facendone comprendere l’utilità sociale e l’urgenza.
Occorre tenere sempre ben presente il 5° punto, invitare tutti coloro che sono in grado di fare qualcosa per l’apostolato, con vera larghezza di veduto.
Per raggiungere un perfetto scambio di carità tra sani ed ammalati, bisogna pregare, bisogna agire.
L’azione di conquista poi va condotta ordinatamente, con discrezione, ma senza tregua.
I primi sostenitori del Centro devono esserlo coloro che lo costituiscono.
Qualora gli iscritti non siano i propagatori delle idee dell’apostolato non possiamo lamentarci del disinteresse dei sani.
Madonna non ha esonerato la piccola Bernardetta ed i tre bambini di Fatima dalla loro cooperazione, anche se svolta con sacrificio.
La nostra fedeltà all’apostolato, impostato nel modo più ampio anche dall’ambiente angusto della nostra cameretta, attirerà l’attenzione dei nostri fratelli di fede e ci darà la gioia di estendere ovunque il programma di preghiera e di penitenza proposto dalla Vergine Santa a Lourdes ed a Fatima.
L.N.
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