L’Eucaristia, Cristo nostra Pasqua
La dimensione personale della preghiera è importante come la forma comunitaria. L’esercizio dell’interiorità è tutt’altro che intimismo. L’esperienza personale seria e profonda è, oltre tutto, condizione per un contributo di ricchezza spirituale nel momento della preghiera comunitaria.
E’ un intreccio di riflessione e contemplazione: riflettere pregando e pregare riflettendo, dico da sempre ai fratelli e sorelle del Movimento Testimoni del Risorto ( TR). Che è quanto dire coscientizzare invocando. E invocare coscientizzando.
Il tutto è preceduto da una necessaria rinfrescata di teologia eucaristica in chiave di vita spirituale. Segue la coscientizzazione e la conseguente invocazione attorno al nucleo Sono al centro. E’ suddiviso in cinque momenti.
Viene, poi, il binomio avvitato attorno al nucleo tematico Tu sei felicità.
La terza parte è dedicata alla esperienza dello stupore: contemplazione, meditazione, adorazione. La quarta, quella conclusiva consiste nel riassaporare di qualche freccia d’amore dell’Apocalisse attorno al tema: Agnello Risorto, sei qui… (dalla Premessa)
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