Per un’antropologia ermeneutica del mondo antico
Che cosa fa sì che l’uomo sia uomo? Quali sono i ‘nomi’ che il soggetto si è dato, nel corso della storia ed in particolare della storia della filosofia? In che misura siamo ancora oggi debitori delle ‘origini’ dell’antropologia? Attraversando, con sguardo ermeneutico, alcuni termini ‘antichi’ (homo, adam, anthropos, aner, kouros, brotos, logos, psyche), le pagine di questo testo cercano portare alla superficie alcuni tesori nascosti nelle radici dell’umano, nella convinzione che le parole non sono solo cartocci, ma sentieri; e nella certezza che la storia non è solo ‘passato’, ma possibilità per il futuro.
Il libro si presenta come un percorso aperto, sia nella forma (che assume il modello dell’ipertesto, con ideali link ad immagini e cartelle), sia nel contenuto, che è strutturato in maniera interdisciplinare (filosofia, letteratura, arte, archeologia). Anche per questo le pagine sono corredate da un ricchissimo apparato iconografico e da numerose schede di approfondimento testuale e bibliografico.
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