Negli ultimi anni si è assistito ad un sempre più acceso dibattito che ruota attorno ad una delle questioni più impegnative, delicate e controverse dell’assistenza sanitaria: quella degli interventi da riservare ai malati cronici in fase evolutiva di malattia, interventi che sembrerebbero muoversi intorno ad un presunto inevitabile dilemma: o eutanasia/suicidio assistito dal medico o accanimento terapeutico.

L’accompagnamento del malato è un’arte difficilissima, non tanto sotto l’aspetto tecnico, quanto dal punto di vista psicologico, spirituale, sociale. Tanti possono essere gli atteggiamenti sbagliati da parte di chi soffre; ma più facili e numerosi possono essere i comportamenti negativi da parte di chi sta intorno a malati in serio pericolo di vita o in condizioni di incurabilità.
L’accompagnamento pastorale del morente e le cure di fine vita.