Camminando all’ombra del padre
Un libro su san Giuseppe? Le dimensioni, il tono delle parole, l’animo di don Mario che le ha coltivate e deposte sul foglio con punta di pennello sottile, il confronto con la nostra condizione (uomini e donne, padri e madri, figli e figlie, sposi, malati, in pericolo, in attesa e ricerca, intimoriti e in fuga …) ne fanno un prezioso compagno di viaggio, un prontuario dell’anima, una casella di posta tra il cielo e la terra.
Quest’anno ricorre il 30° dell’esortazione apostolica Redemptoris Custos di San Giovanni Paolo II; quindici anni prima un altro papa santo, Paolo VI, a Nazareth pronunciò parole ispirate indicando in Giuseppe e nella sua convivenza trentennale con Maria tre cose: il silenzio, la comunione di amore, il lavoro. Il silenzio, “nella esagitata e tumultuosa vita del nostro tempo”.
Troppe mamme sono lasciate da sempre sole coi figli. Una moltitudine di mamme addolorate e sfatte, lasciate sole fino alla follia dell’infanticidio, senza nemmeno Erode. E padri – tanti – occupati altrove. Giuseppe rimette le cose a posto. Dio rimette ordine nella vita dell’uomo e lo invita a destarsi dal sonno e a rimboccarsi le maniche.
Il testo si suddivide in quattro parti: “La famiglia di Nazareth – Laboratorio di umanità: nella piccola Chiesa di Nazareth”, “Silenzio e preghiera – Laboratorio di umanità: Gesù entra nella maggiore età”, “Lavoro e impegno – Laboratorio di umanità: Giuseppe artigiano nel custodire la casa dell’uomo”, “Culto e società – Laboratorio di umanità: Giuseppe maestro di cittadinanza leale” e un’Appendice con, tra l’altro, preghiere e litanie a San Giuseppe.
coedizione con Mancini Editore
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