Un tempo per il silenzio – Dal 30 marzo al 4 aprile
LAZZARO, VIENI FUORI!
Percorso spirituale quaresimale sull’esperienza del dolore e della Resurrezione
Introduzione
Leggere il capitolo 11 del vangelo di Giovanni (GUARDA IL VIDEO)
Prima Meditazione
Signore, se tu fossi stato qui. Dov’è Dio nel dolore? (GUARDA IL VIDEO)
Seconda meditazione
Chi crede in me. Dove sono i credenti?
Terza riflessione
Togliete la pietra. Le azioni di resurrezione.
Quarta meditazione
Liberatelo e lasciatelo andare. Annunciare la vita risorta.
Conclusioni
abbiamo una fatica di accettazione da considerare. come si possono aiutare i non credenti?
Grazie Sr.Paola della belle meditazione. Volevo condividere due pensieri.
Mi ha fatto riflettere il passaggio nel quale dici che “il dolore non esiste ma esiste la persona che soffre (17:32). In effetti penso che il dolore come realtà a sè stante non esiste. Noi vediamo che esiste la luna, la vediamo, è una realtà materiale, ma il dolore no. E’ la persona che sente il dolore. Mi viene spontaneo e forse a tanti dire: “Quanta sofferenza nel modo, quanto dolore nel mondo”, ma penso sia un modo superficiale di vedere le cose perchè dovrei dire: “Quante persone soffrono nel mondo”. E qui la questione diventa più seria, impegnativa perchè ci sono di mezzo le persone e non un’idea vaga di sofferenza e dolore.
In questi giorni dove tante persone soffrono per le conseguenze della pandemia penso che possiamo dare un messaggio come CVS oltre ai tantissimi anche belli e buoni e divertenti che girano nel web.
Una persona credente che magari soffre perchè chiusa in casa, perchè ha parenti o amici ammalati o defunti, può valorizzare la sua vita in questi momenti in cui sta chiusa in casa non subendo solo queste realtà ma dicendo ad esempio “O Gesù per amore tuo”. Dà valore con il suo amore anche a questi momenti di vita sofferta. Grazie ancora…
ERA UN GRANDE PSICOLOGO
Il ricordo di un amico,
Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perché amico.
Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.
David Maria Turoldo
“L’amicizia è una presenza che non ti evita di sentirti solo, ma rende il viaggio più leggero.”
David Trueba
L’amore toglie ogni pietra tombale.
E’ IL SENTIRSI DESIDERATI CHE TOGLIE OGNI TRISTEZZA, OGNI OMBRA E TI DA LA GIOIA DELLA LUCE BRILLANTE DEL SOLE. NON SEMPLICEMENTE ANDARE VERSO L’ALTRO.
MA ESSERE ATTESI.
BUONA PASQUA
GODIAMOLA IN UN CUORE IN FIORE E NELL’ARIA PROFUMATA DELL’AMICIZIA.
GLORIA SALVI
IL CRISTIANO
POPOLO ELETTO.
UN DONO FATTOCI DA DIO “NON L’ ABBIAMO SCELTO “( PAPA FRANCESCO) OMELIA S. MARTA
2 APRILE 2020 OGNUNO PUO’ ESSERE MARTA E MARIA SERVIRE E CONTEMPLARE AVERE IN SE’ LA FEDELTA’ DI ABRAMO.
Ho seguito la meditazione dov”e Dio nel dolore, mi è rimasta nella mente la bella frase Dio non è nel dolore ma in colui che lo porta. Mi sembra importante farne tesoro, xché non ci sono molte risposte davanti a colui che soffre magari x la perdita di qualcuno, quindi non cercare di trovare parole ma far sentire una vicinanza rispettando magari un silenzio. Siamo fatti di troppe parole
Anche Gesù rimane in silenzio e piange. Non so se ho capito bene il significato di tutta la meditazione che poi riguardero’ ma questo passaggio mi è rimasto nel cuore spero mi aiuti. Grazie
Grazie per queste belle riflessioni che aiutano a crescere.
Gesù sa che Lazzaro sta morendo ed anche tra mille sofferenze, traccheggia apposta, perché muoia e vada in decomposizione, per dimostrare a tutti, che Lui non faceva trucchi quando risuscita i morti, come qualcuno dei farisei aveva asserito, riguardo anche alla risurrezione della figlia di Jairo. Lui era il padrone della vita e della morte. Quando torna a Betania piange, perché sa di essersi servito della sofferenza dei suoi migliori amici, Lazzaro, Marta e Maria Maddalena, per dimostrare a tutti che Lui era vetamente il figlio di Dio. Non serve lo stesso, perché la durezza di cuore di molti, la superbia e l’orgoglio, non riconosceranno la sua divinita’ e, dopo pochi giorni, farnno sì che sia messo in croce anche per la loro salvezza. Gesù non ci obbliga a credere in lui, ma ci aiuterebbe in tutti i modi, se il nostro cuore non fosse così duro ed orgoglioso. Se avesse voluto, quando per noi, si è calato nel tempo e nella storia, avrebbe potuto dimostrare in modo inequivocabile che Lui era Dio. Non lo ha fatto per provare i nostri cuori. Parlava a tutti in parabole, (eccezion fatta per i suoi discepoli), perché solo chi aveva ed ha il cuore aperto alla Grazia potesse e possa capire. Ci garantisce la libertà fino in fondo perché ci ama e ci rispetta come figli di Dio. Sta a noi capire, ed amarlo sopra ogni cosa, perché nulla può essere paragonato a Lui.
Carissimi fratelli e sorelle Silenziosi, grazie infinite per questo dono grandissimo che fate a me e a tutti noi. Il Signore, la Vergine Santa, il nostro Beato Fondatore e tutti i nostri fratelli e sorelle SOdC e CVS che ci hanno preceduto in Paradiso vi ricolmino di ogni grazia per continuare il vostro cammino quotidiano di santificazione e quello di guida per i nostri Centri. Un abbraccio affettuoso e grato a tutti voi.