Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato

Fadwa Tuqan (1 marzo 1917, Nablus; 12 dicembre 2003, Nablus) è stata una delle voci più note della poesia palestinese. I temi delle sue opere sono principalmente quelli della lotta del suo popolo, l’Intifada, la sofferenza e le atrocità della guerra; ma anche quelli della condizione femminile nel mondo arabo.

Un attimo
Desidero solo silenzio e quiete,
non parlarmi di cose del passato e del futuro
non parlarmi di ieri e non andare
all’indomani.
Questo attimo, per me,
non ha né prima né dopo
non ha più senso
ieri è scomparso quali echi e ombre
e l’ignoto domani si dilaga lontano
e non si vede più
sarà forse diverso di quanto han disegnato
le mani dai sogni tuoi e miei,
diverso di quanto desideriamo?
Questo attimo, e non altri tempi,
è un fiore che si apre nelle nostre mani:
senza frutti senza radici
ma è solo un fiore di spontanea bellezza,
teniamolo bene prima che si strappi,
amore mio!

Commento
Fadwa non ha vissuto gli orrori che affronta ora il suo popolo, ma già scrive parole come profezie, sospese nel vuoto del tempo. In una bolla fatta solo di attimi, …