Sono passati 10 anni dalla beatificazioni di Mons. Novarese e i nostri calendari li hanno segnati tutti, così come hanno segnato i passaggi cruciali, personali e associativi, quelli dolorosi e quelli che hanno accresciuto e dato consistenza alla gioia e alla speranza, all’impegno generoso. Attraversi i mesi di questo 2023 rivediamo alcuni oggetti che hanno segnato la via e l’esperienza spirituale del Fondatore.
Nel mese di agosto l’immagine che ci accompagna sono gli alberi. Insieme ai suoi collaboratori, il beato Novarese ha piantato tantissimi alberi. Là dove apriva una comunità, si prendeva cura non solo delle mura della casa ma anche del giardino che la circondava. tutto doveva essere ambiente adatto a favorire il silenzio, la preghiera, la riflessione. Anticipando l’attenzione alla cura del creato, Mons. Novarese desiderava suscitare la pratica di “una «spiritualità ecologica» (Lett. enc. Laudato si’, 216), attenta alla presenza di Dio nel mondo naturale; un invito a fondare la nostra spiritualità sull’«amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale». (Papa Francesco)
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