Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato

Blaise Pascal ( 19 giugno 1623, Clermont-Ferrand, Francia – 19 agosto 1662, Parigi) è stato un matematico, fisico, filosofo e teologo francese. Bambino prodigio, fu istruito dal padre.

“Bisogna che la ragione si appoggi alle conoscenze del cuore e dell’istinto… È il cuore che sente Dio, non la ragione. Ecco cos’è la fede: Dio sensibile al cuore, non alla ragione.”…

“Gesù sarà in agonia fino alla fine del mondo;
non bisogna dormire durante questo tempo”…
Blaise Pascal

Commento
Se “Pascal ha iniziato a parlare dell’uomo e di Dio, è perché era arrivato alla certezza che non solo non conosciamo Dio se non tramite Gesù Cristo, ma non conosciamo noi stessi se non tramite Gesù Cristo. Non conosciamo la vita, la morte, se non tramite Gesù Cristo”, scrive Papa Francesco nella sua Lettera Apostolica «Sublimitas et miseria hominis», da lui pubblicata in occasione del quarto centenario della nascita del filosofo francese.
Ci perdonino i Poeti, se oggi infiliamo tra le loro le parole di un filosofo! Egli, in Gesù Cristo, ci aiuta comunque a conoscere Dio, noi stessi ed il mondo, con tocchi di quella poesia indissolubilmente intrecciata alle fibre del cuore umano.
Che, nella fede, vibrano e gli fanno “sentire” dal vivo ogni gioia, sofferenza, limite e grandezza di quella fragile “canna pensante” che è l’Uomo.