Giunio Tinarelli, testimone felice del dolore

Poche storie di vita colpiscono e commuovono quanto quella di Giunio Tinarelli, l’operaio ternano che conclude la sua vita terrena a 44 anni dopo un lungo periodo di immobilità e di sofferenze inaudite provocate da una poliartrite anchilosante.

Un giovane molto allegro nonostante tutto, un testimone impegnato seriamente di fronte alla vita che gli offrì sempre una prospettiva valida: il lavoro, la famiglia, la sofferenza.

Oggi più che mai, in questa società tutta protesa all’edonismo e all’apparire, tali testimonianze possono aiutare a riportare se stessi all’essenziale, eliminando tutto ciò che è superfluo e inutile alla salute spirituale.

Giunio immobile dal suo lettino fu, di fatto, una guida per tante anime che miravano a raggiungere la perfezione, per molti altri che vivevano nella disperazione fu dispensatore di pace e per i suoi ex compagni operai delle acciaierie fu soprattutto equilibrato.

Un libro, questo, che insegna che nella vita, anche in situazioni drammatiche, è sempre possibile divenire paladini di speranza certa e carità perfetta.