Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.

Franco Armino è il poeta di questa domenica. Nato nel 1960, vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri. Si occupa anche di documentari e fotografia. Come “paesologo” (così si autodefinisce), scrive sui giornali e in rete, a difesa dei piccoli paesi.

La critica non è amabile con lui, che afferma: “Semplicemente bisogna prendere atto che oggi nessuno ha tempo da perdere con la letteratura che non sa consolare, non sa orientare. Le persone non leggono, ma se leggono vogliono essere consolate e orientate”.

Che sia un amore
dolce e lieve,
un amore che può stare
una ragnatela
senza paura di cadere.

Franco Arminio. Da “Resteranno i canti”.

Viviamo un triste tempo che vede sedicenti amori gonfiarsi di violenza, fino a scoppiare in tragedie che aggrediscono e sopprimono la vita. Oppure, dissolversi in un’apatica indifferenza che “uccide” altrimenti.
Fa allora bene ricordare un Amore capace di manifestarsi non nella violenza degli elementi naturali, bensì nel mormorio di un vento leggero… (Cfr  1Re 19,9.11-16)