60 anni, il 13 agosto 1961, fa iniziava la costruzione del Muro che divise Berlino in due e la rese “la città con due cieli” (Christa Wolf).
Il suo nome ufficiale era Antifaschistischer Schutzwall, barriera di protezione antifascista, e questo nome rappresentava anche la motivazione ufficiale della sua costruzione. Famoso come il Muro di Berlino, fu costruito nella notte tra 12 e il 13 agosto dal governo della Germania dell’Est ufficialmente per evitare una invasione occidentale, in realtà eretto per impedire la libera circolazione verso la Germania dell’Ovest e quindi la fuga dall’Est.
Fino al 9 novembre 1989 la città restò divisa da una fortificazione fatta nei primi anni da due muri paralleli di cemento armato. Li separava quella che è stata definita la striscia della morte, alcune decine di metri in cui molti hanno perso la vita mentre tentavano di attraversare la barriera, uccise dalla polizia di frontiera della DDR, la Repubblica Democratica Tedesca. Negli anni il muro fu rifatto e reso più moderno e invalicabile; dal 1975 furono aggiunti fossato anticarro, bunker e torri di guardia con cecchini armati.
La distruzione del muro che separò Berlino in due zone ebbe inizio il 9 Novembre 1989.

Dei 156 Km che costituivano il Muro, tanti frammenti sono andati in giro per il mondo, per costituire memoriali di vario tipo.
Un pezzo di Muro è custodito anche dal Santuario di Fatima. Si tratta di un grande frammento trasformato in monumento, posto vicino all’entrata orientale del Recinto del Santuario, un grande blocco di pietra del peso di 2600 Kg, alto 3,60 m e largo 1,20 m.
Fu acquistato per sottoscrizione da parte di un gruppo di portoghesi, guidati da Virgilio Casimiro, un emigrante portoghese che risiedeva in Germania, e giunse al Santuario, con l’appoggio del Consolato-Generale del Portogallo a Francoforte, il 5 Marzo 1991, alle ore 18.00.
Il monumento del Muro di Berlino, simbolo della riunificazione della Germania, fu inaugurato a Fatima il 13 Agosto 1994.
Piccoli frammenti del muro, inoltre, sono stati significativamente trasformati in rosario, visibile nella vetrina n° 9 dell’esposizione permanente del Santuario “Fatima Luce e Pace”.
Questo rosario ha anche la particolarità che i grandi del Gloria rappresentano i cinque nuovi Stati della Germania riunificata e sono stati confezionati con pietre dei palazzi governativi di ciascuno di questi Stati, offerti dai rispettivi presidenti del tempo.

 

 

 

 

 

E la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere.