Pochi giorni prima della sua morte inaspettata, Luigi Novarese, scrivendo sul numero di luglio dell’Ancora, ha un pensiero per i giovani.
“Il cristianesimo è destinato a trovare piena sintonia con la coscienza giovanile che è incline alla totalità della donazione, è aliena dalle mezze misure, è ostile al formalismo e alle superficialità. Ed allora, nell’intento di rivitalizzare il nostro ambiente e di andare incontro al terzo millennio, volgiamo lo sguardo verso Colei che quest’anno (1984) compie il secondo millennio del Suo ingresso nella storia: la Vergine Santa, l’Immacolata, e con Lei camminiamo nella storia del mondo, nella piena attuazione del Suo richiamo rivolto a Lourdes ed a Fatima… E Maria SS.ma ci precede in questo ingresso nel terzo millennio con contenuti chiari, precisi, che devono essere preparati in questi ultimi sedici anni che ci separano dal terzo millennio. I contenuti dell’Immacolata sono: la Croce, lo Spirito Santo i cui frutti (dello spirito) portano il rinnovamento sulla faccia della terra… Se noi illustriamo questi contenuti ai giovani, o i giovani sono giovani e si entusiasmano, o i giovani sono dei vecchi ambulanti e (allora) non capiscono niente, perché hanno il cuore fradicio. Dobbiamo realmente rivitalizzare il nostro ambiente, perché il terzo millennio va affrontato adeguatamente da tutto il nostro “Centro”. Soltanto in questo modo noi adempiremo alla nostra vocazione, altrimenti saremo servi inutili: abbiamo avuto tempo, l’abbiamo sprecato: potevamo fare e non l’abbiamo fatto; ci è stato consigliato e non abbiamo ascoltato”.
(“L’Ancora”, n. 7, luglio 1984).
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