Ieri, 12 marzo, il Papa ha avuto il consueto incontro con i partecipanti al Corso sul Foro Interno, organizzato dalla Penitenzieria Apostolica.

Ha rivolto a tutti una riflessione sul Sacramento della Riconciliazione, molto opportuna in tempo di Quaresima, per preparare la confessione pasquale.

Secondo il suo solito, Francesco ha evidenziato tre punti, tutti centrati sull’amore: “Abbandonarsi all’Amore, lasciarsi trasformare dall’Amore; corrispondere all’Amore. Ma sempre l’Amore: se non c’è Amore nel sacramento, non è come Gesù lo vuole”.

Poi ha dedicato qualche parola di commento per ogni espressione:

“Abbandonarsi all’Amore significa compiere un vero atto di fede. La fede non può mai essere ridotta a un elenco di concetti o a una serie di affermazioni da credere. La fede si esprime e si comprende dentro una relazione. L’esperienza insegna che chi non si abbandona all’amore di Dio finisce, prima o poi, per abbandonarsi ad altro, finendo “tra le braccia” della mentalità mondana, che alla fine porta amarezza, tristezza e solitudine, e non guarisce.

Lasciarsi trasformare dall’Amore è la seconda dimensione. Il penitente che incontra, nel colloquio sacramentale, un raggio di questo Amore accogliente, si lascia trasformare dall’Amore, dalla Grazia, iniziando a vivere quella trasformazione del cuore di pietra in cuore di carne, che è una trasformazione che si dà in ogni confessione.

La terza e ultima espressione è: corrispondere all’Amore. L’abbandono e il lasciarsi trasformare dall’Amore hanno come necessaria conseguenza una corrispondenza all’amore ricevuto. La reale volontà di conversione diventa concreta nella corrispondenza all’amore di Dio ricevuto e accolto. Si tratta di una corrispondenza che si manifesta nel cambiamento della vita e nelle opere di misericordia che ne conseguono”.