La relazione di fiducia alla base della cura dei malati.

È il sottotitolo del Messaggio del Papa per la 29ª Giornata mondiale del malato in questo inizio di anno segnato ancora dall’imperversare della pandemia da Covid-19.

Il Papa ha voluto nel suo Messaggio ribadire con forza, sin dall’inizio, che: “La celebrazione della XXIX Giornata Mondiale del Malato, che ricorre l’11 febbraio 2021, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, è momento propizio per riservare una speciale attenzione alle persone malate e a coloro che le assistono, sia nei luoghi deputati alla cura sia in seno alle famiglie e alle comunità. Il pensiero va in particolare a quanti, in tutto il mondo, patiscono gli effetti della pandemia del coronavirus. A tutti, specialmente ai più poveri ed emarginati, esprimo la mia spirituale vicinanza, assicurando la sollecitudine e l’affetto della Chiesa”.
Una Chiesa perennemente accanto ai sofferenti dunque, agli indigenti ma anche a coloro che li assistono, ai medici, gli infermieri, tutti gli operatori sanitari. Come si legge nel Messaggio, “Il tema di questa Giornata si ispira al brano evangelico in cui Gesù critica l’ipocrisia di coloro che dicono ma non fanno (cfr Mt 23,1-12)”.
Oggi più che mai c’è bisogno d’azione, di concretezza, di senso di responsabilità, non di parole vuote che creano soltanto confusione; la pandemia non ammette superficialità o dispersioni in chiacchiere inutili.
La malattia, la sofferenza in genere presentano l’umana debolezza nella sua ineffabile natura, i limiti ai quali l’essere umano è sottoposto e con i quali spesso non si patteggia.
Molto bella e interessante la sottolineatura di Papa Francesco riguardo l’approccio olistico alla persona perché affinché “vi sia una buona terapia, è decisivo l’aspetto relazionale, mediante il quale si può avere un approccio olistico alla persona malata. Valorizzare questo aspetto aiuta anche i medici, gli infermieri, i professionisti e i volontari a farsi carico di coloro che soffrono per accompagnarli in un percorso di guarigione, grazie a una relazione interpersonale di fiducia (cfr Nuova Carta degli Operatori Sanitari [2016].
Un Messaggio questo di Papa Francesco che il CVS deve far proprio facendolo aderire al proprio apostolato, un apostolato d’azione e non di parole, sul campo, accanto a tutti coloro che soffrono nel corpo e nella mente, in piena sintonia con il carisma del Beato Luigi Novarese.

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