L’Ancora: n. 3 – marzo 1982 – pag. 1-5
É un’accorata ripetizione dell’invito di Lourdes, in cui la Vergine Santa, sottolineando i punti già presentati alla piccola Bernardetta, insiste di pregare e fare atti positivi di penitenza per la conversione del peccatori. La Madonna a Fatima non paga del solo richiamo mostra anche le conseguenze di cosi gravi e numerose ostinazioni:
1) Spalanca la visione dell’inferno e denuncia le responsabilità:
– “Molte sono le anime che vanno all’inferno perché non vi è chi preghi e si sacrifichi per loro”.
Con tali parole la Vergine Santa implicitamente riafferma quanto Gesù ed Ella hanno sofferto per darci la vita dell’anima ed esplicitamente richiama la nostra responsabilità a volere usufruire della Redenzione se vogliamo la nostra ed altrui salvezza.
Nel “perché” di Maria Santissima vediamo:
a) la causalità di tante rovine, “perché non vi è chi preghi e chi si sacrifichi per esse”;
b) il richiamo di Dio a seriamente valutare le possibilità costruttrici che ciascuno di noi possiede per la propria ed altrui salvezza, dopo che Egli ha riconciliato a Sé l’umanità per mezzo del Suo divin Figlio;
c) il richiamo di San Paolo a sentire in noi gli stessi sentimenti di Gesù Cristo: amore sconfinato per tutti perché tutti chiamati alla salvezza eterna;
d) l’Invito di Maria Santissima a considerare la possibilità che noi, uniti a Gesù, abbiamo di contribuire a salvare anime che non si salverebbero se noi, proprio noi, non pregassimo a non soffrissimo.
2) Presenta “la devozione” al Suo Cuore Immacolato ed esplicitamente afferma che Ella è l’unica che possa intervenire presso il trono di Dio per la salvezza del genere umano.
3) Descrive i castighi di Dio “in punizione del mondo per i suoi tanti delitti” e per la mancata risposta al Suo materno richiamo:
a) una propaganda empia “diffonderà nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa, molti buoni saranno martirizzati. Il Santo Padre avrà molto da soffrire”;
b) “varie nazioni saranno annientate”.
INSEGNAMENTO DI FATIMA
Le apparizioni di Fatima su questo punto nulla dicono in più di quelle di Lourdes, al di fuori dell’accorata insistenza a volersi sacrificare per i peccatori.
A Lourdes, la Madonna aveva promesso alla Bernardetta felicità nell’altra vita, a Fatima dopo averli assicurati che anch’essi sarebbero andati in Cielo, subito aggiunge:
“ Volete offrirvi al Signore, pronti a fare sacrifici ad accettare volentieri tutte le pene che Egli vorrà mandarvi in riparazione di tanti peccati con cui si offende la Divina Maestà, per ottenere la conversione dei peccatori, che tanti ne vanno all’inferno, ed in ammenda onorevole delle bestemmie e di tutte le offese fatte all’Immacolato Cuore di Maria?”.
Con queste parole nessuna novità viene inserita nella serie delle apparizioni di Maria Santissima, soltanto si affermano le conseguenze che incombono sui peccatori che non si convertono. Mentre a Lourdes la Vergine Santa nel far compiere determinati atti di penitenza esplicitamente suggerisce di baciare la terra per i peccatori, a Fatima non entra più nella specificazione di quali atti, ma si sofferma a far vedere le conseguenze per i peccatori, per la mancata penitenza.
Nella terza apparizione Maria Santissima ritorna sullo stesso argomento, aggiungendo:
1. l’insegnamento di una preghiera onde rendere l’atto maggiormente meritorio;
2. una supplica per la salvezza dei peccatori;
3. una nuova insistenza nella volontarietà spontanea degli atti di riparazione da compiersi:
“Sacrificatevi per i peccatori – dice la Vergine Santa – e dite spesso, ma specialmente nel fare qualche sacrificio:
“O Gesù, è per Vostro amore, per la conversione dei peccatori ed in riparazione delle ingiurie commesse contro l’Immacolato Cuore di Maria”.
In questa apparizione la Madonna per meglio disporre gli animi del tre bambini a “sacrificarsi” per i peccatori fa vedere l’inferno:
“Quando diceva le ultime parole riferite sopra “sacrificatevi per i poveri peccatori…”, Nostra Signora “apri di nuovo le mani, come nei due mesi precedenti. Il fascio di luce riflesso sembrò penetrare nella terra, e noi vedemmo come un grande mare di fuoco ed in esso immersi, neri ed abbronzati demoni ed anime in forma umana, somiglianti a brace trasparente, che trascinate poi in alto dalle fiamme, sprigionatesi dalle anime stesse insieme a nubi di fumo, ricadevano giù da ogni parte, quali faville nei grandi incendi senza peso né equilibrio, fra grida e lamenti di dolore e di disperazione che facevano inorridire e tremare per lo spavento. (Fu probabilmente a questa vista che io emisi quell’ahi! che dicono di aver sentito). I demoni si distinguevano per forme orribili e schifose di animali spaventevoli e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni in bragia.
“ Questa vista durò un istante, e dobbiamo grazia alla nostra buona Madre del Cielo che prima ci aveva prevenuto con la promessa di portarci in Paradiso; altrimenti, credo, saremmo morti di terrore e di spavento.
“ Quando quasi a domandare soccorso alzammo gli occhi alla Madonna ci disse con bontà a tristezza:
“Avete visto l’inferno dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori”.
“Per salvarli il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore immacolato. Se si farà quello che vi dirò, molte anime si salveranno e vi sarà la pace”.
La IV apparizione è tra le più importanti di quelle avvenute a Fatima per la gravità delle parole di Maria Santissima.
Durante questa apparizione, Lucia aveva domandato la guarigione di alcuni ammalati, ma tutto ciò sembrava secondario per Maria Santissima, la quale “con materna sollecitudine velata di tristezza”, continuò ad esortarli alla pratica della preghiera e della mortificazione concludendo:
“Pregate, pregate molto a fate sacrifici per i peccatori. Badate che molte, molte anime vanno all’interno perché non vi è chi preghi e chi si sacrifichi per loro”.
Parole più gravi per il senso di responsabilità non potevano essere pronunciate dalla Nostra Madre Celeste.
Ella ci fa con chiarezza ricordare:
1) che noi siamo i continuatori della Passione di Gesù attraverso i secoli, per cui abbiamo il DOVERE di continuarla!
2) che se questa Passione non viene completata per l’inconsideratezza dell’uomo esiste il dovere negli altri di una più abbondante riparazione mediante atti positivi di volontà per completare ciò che manca all’ordinaria offerta;
3) che noi siamo tutti fratelli, solidali l’uno con l’altro.
Le insistenze di Maria Santissima avevano grandemente impressionato l’animo dei tre bambini i quali avevano sempre dinanzi agli occhi i tormenti delle anime dei dannati.
Tutti i sacrifici, anche fortissimi, erano da loro stimati un nulla pur di strappare anime da quel luogo di estrema ed inesorabile pena.
Uno di questi sacrifici compiuto dai bambini merita particolare menzione, poiché ha provocato l’intervento di Maria Santissima.
“ Un giorno si era precisamente alla fine di agosto – narra P. Da Fonseca s.j. – poco dopo la IV apparizione, in cui la Vergine Santissima aveva ripetuto le raccomandazioni di fare dei sacrifici per i peccatori, uscendo verso il monte trovarono sulla strada una corda, e Lucia, scherzando se la strinse al braccio e provandone dolore disse ai cugini:
– Sapete che fa male! Potremo stringercela alla vita e offrire questo sacrificio al Signore.
“Francesco a Giacinta, come al solito, accettarono prontamente. Con un sasso acuminato si tagliò la corda in tre pezzi e ciascuno se la strinse alla vita sulla nuda carne.
“Sia per lo spessore e ruvidezza della corda – scrive Lucia – sia perché a volte la stringevamo troppo, questo strumento di penitenza ci faceva orribilmente patire, tanto che Giacinta spesso non poteva frenare le lacrime.
“ Se però le si diceva di toglierla, rispondeva subito:
“No! voglio offrire questo sacrificio al Signore in riparazione delle offese che riceve e per la conversione dei peccatori”.
“Sul principio portavano la corda giorno a notte, con quale tormento a con quale danno per la salute è facile immaginare.
“Perciò la Madre Santissima si degnò di far loro da direttore spirituale.
“Nella seguente apparizione, il 13 settembre dopo quanto abbiamo narrato, la Madonna disse:
“Nostro Signore è molto contento dei vostri sacrifici ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto durante il giorno “.
Nell’ultima apparizione la Vergine Santa non raccomanda più la penitenza; opera, invece il miracolo che è la prova di Fatima e lascia i suoi tre prediletti con l’angoscia nel cuore per i tanti peccati che si commettono ed un vivo desiderio di pregare e sacrificarsi per i peccatori:
– “Bisogna che (i peccatori) si emendino, che domandino perdono dei loro peccati”.
E prendendo un aspetto più triste con voce supplichevole dice:
“Non offendano più Nostro Signore, che è già troppo offeso!”
L.N.
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