L’Ancora: n. 1/2 – gennaio/febbraio 1977 – pag. n. 5-7

Il Centro “ Volontari della Sofferenza “ che riunisce nelle sue file, in Italia, 65.000 iscritti, profondamente e dolorosamente colpito dalla approvazione del disegno di legge sull’aborto da parte di un ramo del Parlamento Italiano, la Camera dei Deputati, il 21 gennaio u.s., attraverso la Direzione Nazionale esprime la sua amarezza e la sua preoccupazione.
La legge, infatti, che autorizza l’aborto anche dopo i primi 90 giorni di gravidanza nel caso che si riscontrino nel nascituro deformazioni o anomalie fisiche o psichiche, anche soltanto temute o presunte, fa sorgere inquietanti interrogativi:

1) Gli handicappati, fisici o psichici, hanno diritto alla vita?

2) La presente società può veramente chiamarsi una società aperta ai diritti di tutti i cittadini se promuove ed approva leggi per eliminare gli handicappati prima che nascano?

3) Non potrebbe in un prossimo futuro estendere la legge a quanti, per errore, sono sfuggiti ad un precedente controllo ed a quanti diventano ad un certo momento della malattia, per incidenti o anzianità, non produttivi per la società?

4)Non è questo un ritorno ad una legislazione razzista o nazista, solo preoccupata della custodia e della esaltazione di una ipotetica razza pura?

5) Non è questo un modo elegante per legalizzare la violenza, la legge dei più forte, il sopruso, l’emarginazione più crudele del debole?

6) Come si salva, allora, il principio costituzionale della uguaglianza di tutti i cittadini di fronte ai diritti fondamentali ed inalienabili della persona umana?

7) Gli ammalati che portano spesso le conseguenze più gravi di una società edonistica dovrebbero allora essere considerati come cittadini di seconda categoria?
Gli ammalati aderenti all’Associazione “ Volontari della Sofferenza “ hanno coscienza di avere la stessa dignità umana della persona sana, in quanto il valore della persona precede e supera le sue capacità fisiche ed intellettuali; ed ancora hanno coscienza di essere a servizio della società:
– per la testimonianza dei valori morali e spirituali che sanno di offrire;
– per la solidarietà che essi sollecitano e promuovono onde unire e rendere migliore la famiglia e l’ambiente;
– per il contributo di preghiera e di sofferenza, attraverso il quale riparano le colpe morali che si commettono, attirano la misericordia di Dio e sostengono tutta l’azione di quanti operano per il bene;
– per Il contributo umano e sociale di cultura, di lavoro e il promozione, che secondo la loro possibilità, offrono alla famiglia, alla società ed alla pastorale della Chiesa.

DI FRONTE ALLA LEGGE SULL’ABORTO

La redazione del Centro “ Volontari della Sofferenza “ all’approvazione della legge sull’aborto da parte della Camera del Deputati è stata immediata.
La Legge infatti che autorizza l’aborto anche nel caso che si riscontri handicappato il nascituro, fa sorgere inquietanti interrogativi che ci interessano da vicino:
– gli ammalati cronici hanno diritto alla vita?
– la presente società si può veramente chiamare una società aperta ai diritti di tutti i cittadini se considera gli ammalati cronici come cittadini di seconda categoria?
La protesta contro la legge ingiusta è stata fatta a nome di tutto il Centro da “ Sorella Myriam “ con il seguente telegramma Inviato in data 20 gennaio u. s. contemporaneamente a:

Senatore Giovanni Leone
Presidente della Repubblica
Quirinale – Roma

Senatore Amintore Fanfani
Presidente Senato
Roma

“ Nome 65.000 malati iscritti Centro Volontari della Sofferenza – che volontariamente offrono dolore fisico et morale propria minorazione fisica aut malattia – at sostegno società cristiana et aperta al diritto vita tutti i cittadini – siano essi concepiti seno materno aut siano sufficienti propria difesa – esprimono profonda amara constatazione – in società che dicesi disposta a sostenere diritti cittadini sani et ammalati – essere invece società chiusa di fronte dolore et umiliazione malattia – legalizzando aborto – qualora madre si accorga che nascituro sarà minorato fisico. Stop.
Handicappati – norma tale legge – sarebbero cittadini tollerati di seconda categoria – perché sfuggiti a legge che, natura sua, richiama legislazioni naziste – per custodia diritti ed esaltazione razza pura “. Stop.
Myriam Elvira Psorulla
Presidente Centro Volontari Sofferenza
Via Bresciani, 2 – Roma

Il Calvario storico del Cristo era composto dalle sofferenze di Cristo stesso, dal martirio della Sua Mamma, dalla presenza dell’apostolo Giovanni, dalla partecipazione delle pie donne e del Cireneo; il Calvario del Cristo mistico è composto dalle sofferenze dell’ammalato, della sua famiglia e di quanti sono accanto a lui.

Occorre realizzare questa comunione di partecipazione affinché, svolgendo ognuno la propria missione, il mistico calvario del Cristo sia completo in tutte le Sue componenti.

Luigi Novarese