L’Ancora: n. 5/6/7 – maggio/giugno/luglio 1976 – pag. n. 34-36
Tra le mille domande che gli ammalati ed i fratelli entrando in Casa ci rivolgono, una non manca mai: «Chi è il progettista di questi meravigliosi complessi? Chi ne ha curato l’esecuzione?».
La risposta è per noi un piacevole dovere ed insieme un sentito ringraziamento.
Il progettista e direttore dei lavori è un fratello degli ammalati di Milano, l’Ing. Nicola Ghiringhelli, il quale ha fatto propria la causa di Re facendola diventare la sua seconda famiglia, la sua seconda casa.
Sottraendo ore di sonno e giorni al proprio lavoro, è salito ininterrottamente a Re con l’ansia e la gioia di un padre che vede crescere un suo figlio.
E’ un fratello degli ammalati che ha provato la commozione nell’ascoltare i discorsi dei malati passati nella Casa; che ha pianto di fronte all’obolo di «mille lire» consegnato da una vecchietta inferma a sostegno dell’iniziativa in corso; che si è sentito offeso osservando il lavoro abulico di certi operai che confrontava con il dono della vita di molti sofferenti, desiderosi di veder realizzato il loro sogno; che si è unito in preghiera alla Comunità di fronte ad ogni difficoltà per ottenere dal Signore, per mezzo di Maria Santissima, gli aiuti necessari per proseguire e proseguire bene.
E’ un fratello degli ammalati che ha offerto gratuitamente tutta la sua prestazione in cambio soltanto di una preghiera e di un’offerta di sofferenza per le necessità sue e della sua famiglia.
Per questo ci sembra giusto aprire per lui il Vangelo e risentire l’affermazione del Cristo che è insieme riconoscenza e ricompensa:
«Tutto ciò che avete fatto a ciascuno di questi miei fratelli lo avete fatto a me».
Ed i sofferenti sono i fratelli del Cristo, quei «piccoli che Egli ha tanto amato».
Grazie, Ingegnere, in nome di Maria Santissima, che come una mamma è stata consolata attraverso la consolazione offerta ai Suoi figli malati! Grazie a nome di tutti i sofferenti, ai quali ha donato la gioia di una Chiesa meravigliosa di una Cripta raccolta, di un’Aula Magna accogliente!
Grazie ancora a nome di tutta la Comunità che ha potuto realizzare, attraverso la Sua fraterna collaborazione, un desiderio lungamente sofferto!
Il ringraziamento dei sofferenti è benedizione del Cielo, sorriso dell’Immacolata, sostegno di chi soffre.
Nella realtà del Cielo troverà il Suo adeguato compenso.
L.N.
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