L’Ancora: n. 11/12 – novembre/dicembre 1975 – pag. n. 1-3
Il cuore di tanti Tuoi figli ha portato, o Madre, la Tua Statua, che da anni sostava nell’atrio della Tua Casa, a Re, nella Cappella a Te dedicata; Cappella lungamente desiderata, attesa, vagheggiata.
Oggi tale desiderio è finalmente una realtà!
Dalla colonna che alta Ti solleva sull’assemblea dei Tuoi figli, Tu guardi con amore quanti a Te ricorrono, infondendo fiducia, forza, costanza nella dura e faticosa, ma pur necessaria salita del Calvario.
La Tua presenza, nella Cappella a Te dedicata, dice amore di figli che hanno riconosciuto in Te la propria Madre spirituale, che hanno fatto propri i Tuoi Messaggi, formulati ai Tuoi piccoli confidenti a Lourdes ed a Fatima, che hanno accolto con cuore riconoscente il Tuo speciale intervento nella vita della Chiesa per la salvezza della società.
Per realizzare questo desiderio, immane in confronto delle loro deboli forze, 900 ammalati, fin dal progetto di costruzione della Casa, hanno offerto a Dio tutti i dolori che avrebbero affrontato lungo la propria esistenza, mentre innumerevoli fratelli di ideali, ricchi e poveri, sani ed ammalati, con privazioni e stenti a Te soltanto noti, hanno cooperato perché la Tua Statua, posta sul prato antistante all’attuale casa quale prima simbolica pietra della costruzione, passasse nella nuova Casa, in attesa di poterTi costruire anche una Cappella a Te dedicata.
Dopo 15 anni di attesa, i figli Tuoi, sempre a Te presenti, o perché già accanto a Te in Cielo, o perché ancora peregrinanti su questa terra hanno costruito la Cappella, l’Aula Magna e la Cripta, ove il Tuo divin figlio solennemente ogni giorno esposto nella Santissima Eucaristia, comunichi ai fratelli da Lui redenti la stessa ansia d’amore che il Sacrificio da Lui compiuto sia da essi continuato e completato per la salvezza di molti.
Oggi il sogno è realtà, grazie al Tuo sostegno sempre avvertito, che ha guidato i nostri passi lungo la Via Crucis della costruzione della Casa, della Cappella e dell’Aula Magna.
La guarigione di Claudia Giustiniani dalla coxite tubercolare (16 agosto 1954), la moltiplicazione della pasta (8 settembre 1962), i mezzi – che dalla prima offerta di L. 9.200 data dagli ammalati ad Oropa nel 1952 – sono continuamente affluiti in proporzione degli impegni di lavoro che aumentavano, le innumerevoli conversioni, le grazie di salute e di protezione, il coraggio trasfuso a quanti sono venuti e continuano a venire incontro a Te, dicono il Tuo amore di Madre, il Tuo sostegno, la Tua accondiscendenza.
Veramente abbiamo sperimentato quanto si leggeva nella prima lettura della Messa del Cuore Immacolato di Maria, «il mio spirito è più dolce del miele… Chi mi ascolta non patirà vergogna; chi agisce con me non peccherà; chi mi fa conoscere avrà la vita eterna» (Eccl. XXIV, 23-31): fiduciosamente noi Ti stiamo seguendo, nella speranza di essere liberi dalle insidie del nemico delle anime nostre, nella dolce constatazione che arrechi nostri iscritti al Centro hanno raggiunto vette di santità.
Nei nostri incontri con Te, sei, o Madre, tra noi Regina e Mediatrice di ogni grazia.
La Tua presenza ricorda e ripete il programma di preghiere e di penitenza da Te presentato a Lourdes ed a Fatima, mentre a tutti, con uguale amore, ripeti: «il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio».
Ed è proprio questo che ardentemente noi desideriamo perché vana è la speranza che si ripone negli uomini.
Resta dunque con noi sempre, o Madre; vivi nel cuore e nella volontà di tanti Tuoi figli, ora e domani, fin tanto che ci sarà un’anima bisognosa di aiuto.
Tutti possano sperimentare, come lo è stato per noi, la Tua misericordia paziente, buona, benigna, che a ciascuno ripete desiderio di perfezione, di salvezza, invito alla cooperazione, sostegno nell’immolazione di se stessi per il completamento del Calvario del Tuo divin Figlio.
Guarda a noi, o Madre pia; sorridi continuamente sui nostri passi; sii sostegno a tutti, nonostante magari le nostre debolezze.
Se la risposta di ogni iscritto ai Tuoi inviti può avere qualche accoglienza presso il Tuo cuore di Madre, la richiesta nostra è che quanti con amore a Te ricorrono trovino sempre grazie di luce, di fede, di testimonianza per essere lungo il corso della propria vita vere trasparenze del Tuo Gesù.
A Te o Madre, la nostra riconoscenza, ora e sempre, a nome di ciascuno di noi e di quanti sperimenteranno la potenza del Tuo nome e del Tuo soccorso.
Amen.
Sac. Luigi Novarese
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