L’Ancora: n. 1/2 – gennaio/febbraio 1975 – pag. n. 1-3

L’Anno Santo è avviato: folle di anime desiderose di vita spirituale, nelle linee tracciate dal Santo Padre, vengono a Roma.
La porta santa, simbolo di Cristo Redentore, è stata spalancata; i tesori della Chiesa, il frutto dei meriti dei Cristo morto e risorto, uniti a quelli della Chiesa militante e trionfante, sono posti a disposizione di tutti.
E’ L’Anno della conversione e della riconciliazione. E’ l’Anno in cui tutti siamo chiamati a compiere qualcosa in più per migliorarti e per intimamente partecipare alla santità di questo periodo, cooperando con Cristo alla riconciliazione dei fratelli
Fine principale dell’Anno Santo: uniformare la vita ed i costumi agli Insegnamenti della Chiesa. In quest’anno tutti dobbiamo operare per ristabilire in noi ed attorno a noi l’armonia dei valori celesti e terreni, in continuazione di quanto li Cristo ha operato sul Calvario.
Il Cristo, divin Redentore, ha spalancato la porte del Cielo, inaugurando il tempo della riconciliazione, prendendo su di sé i nostri peccati, invitandoci a camminare con Lui lungo il sentiero irto e stretto della perfezione, crocifiggendo in noi le nostre passioni per godere con Lui della vera libertà dei figli di Dio. Questa è la grande realtà del tempo nuovo, inaugurato dei Cristo nella pienezza dei Suo amore per noi; questa è la realtà che ciascuno di noi con vera consapevolezza è chiamato a vivere in un tempo di rivolta dei sensi contro l’armonia pagata e a noi riofferta dal Cristo.
PRIVATE Che cosa siamo chiamati a compiere noi Volontari della Sofferenza?TC \l 2 “Apriamo il nostro cuore alla grazia e trasformiamoci completamente in Cristo. ferenza?”TC \l 2 “Che cosa siamo chiamati a compiere noi Volontari della Sof.”
Noi possiamo e dobbiamo compiere due cose:
1) personalmente vivere santamente questo tempo di santificazione, inserendoci con amore nel disegno di Dio, nella consapevolezza del valore personale e sociale della propria testimonianza e della propria sofferenza;
2) fare dell’offerta dei proprio dolore una vera e consapevole più intensa attività affinché nemmeno la più piccola particella vada perduta nella constatata grande aridità del mondo che ci circonda.
A precisa organizzazione del male totale per la distruzione di tante anime, deve corrispondere una precisa organizzazione di bene:
per riparare la diffusione dei male che ovunque impunemente e sfacciatamente viene perpetrata;
per porre un argine di bene contro li dilagare di tanta rovina;
per attirare misericordia su tanti poveri peccatori, ignari della catastrofe totale, a cui inconsideratamente vanno incontro con sofferenza propria e degli altri a causa dei tanti peccati personali e sociali,
per sostenere col proprio sacrificio l’azione di evangelizzazione e di santificazione che la Chiesa con vera fatica cerca di svolgere e tutti i livelli.
In questo piano d’azione abbiamo un posto ben preciso noi sofferenti e quanti allineati con Cristo, operiamo portando con Lui la nostra Croce.
E’ il posto offerto dal Cristo mediante l’inserimento in Lui con il Santo Battesimo; la Chiesa è la società attendono il nostro personale apporto.
L’Anno Santo, se tutti noi sofferenti vivremo il nostro impegno di riparazione e propiziazione, avrà determinati frutti di bene.
Se noi, invece di essere sale e luce del mondo, ci facciamo attirare dalle ondate di materialismo che cerca di coprire la nostra società, diventiamo sale insipido, inutili a noi ed agli altri. Fratelli carissimi, la nostra vita è fatta spettacolo al Cielo ed alla terra.
Sia gioia intima e vanto personale vivere l’ignominia della Croce: “ Sono con Cristo crocifisso “ per attirare tutti al Cuore del Padre che attende. Sia compito di ciascuno in particolare far conoscere i disegni di amore del Cuore di Cristo con una propaganda capillare, con la parola e l’invito affinché con l’applicazione del piano di riparazione, dal Cuore di Gesù richiamato, spuntino giorni migliori sul volto di questa povera umanità.
A noi ammalati essere gli apostoli fedeli ed instancabili del Cuore di Gesù. Noi siamo i prediletti del Suo Cuore adorabile, essendo la nostra vita dolorante così vicina e simile alla Sua.

L.N.