«Perché Tu hai cura di noi». Parole tratte dalla Prima Lettera di Pietro a fare da spunto al momento di preghiera che sarà il cuore della Giornata mondiale delle persone con disabilità.
Un evento che ricorre da quasi trent’anni il 3 dicembre, quando nel 1993 fu istituita dalla Commissione europea in accordo con le Nazioni Unite, diventa quest’anno un evento online. Intitolato “La profezia della fraternità” e promosso con forza in questo difficile 2020 dalla Conferenza Episcopale Italiana, e che vedrà la partecipazione di tanti gruppi e associazioni italiane ed estere.
Si partirà la sera del 2 dicembre, con un Rosario in diretta su TV2000.
Giovedì 3 dicembre, oltre alla possibilità di seguire varie messe in diretta tv, saranno due i momenti importanti della Giornata, online su una piattaforma dedicata e sui canali social della Cei. Alle 18, l’evento “italiano”, mentre, a seguire, alle 19, il vero e proprio evento internazionale con il messaggio di Papa Francesco.
Noi abbiamo contribuito con diversi video tra i quali il video di Fammi Credere nelle varie lingue associative.
Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
La luce del desiderio di amore che va oltre la disabilità.
Una consapevolezza deve risplendere nel cuore di ogni persona: la disabilità non identifica la persona che la vive, ma solamente un evento, un accadimento che ci può raggiungere. La persona è desiderio, desiderio di relazione e di delicatezza che vivono nella profondità più autentica di un dialogo. È il dialogo dell’Io che si apre ad un Tu e ad un Noi.
Dobbiamo essere pronti a guardare alla ricchezza che è presente nell’anima della persona perché è l’anima a renderci unici e irripetibili, portatori di uno specifico messaggio e di una specifica e personale sensibilità che rende il mondo più ricco dell’autentico tesoro. È questo sguardo di consapevolezza a costituire il fondamento capace di costruire un’autentica civiltà. Di una civiltà che faccia dell’impegno nel servizio alla promozione della persona e delle sue necessità l’essenza della sua realizzazione.
Tutti possiamo vivere questo impegno – indipendentemente dalle difficoltà.
Sperimentare in pienezza il dono dell’umanità: non c’è luce più grande di questa possibilità, che possiamo trasmettere nella delicatezza dell’anima.
(Davide Vecchio)