L’Ancora: n. 5/6 – maggio/giugno 1974 – pag. n. 2-24
A quindici giorni dal referendum dopo aver ascoltato tante voci discordi sui sacerdoti, sentiamo il bisogno di guardare verso di essi, considerandoli sempre, quali devono essere nella mente di Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote, ambasciatori di Gesù con la parola e con le opere; testimoni della presenza di Cristo nella vita della Chiesa; mediatori puri ed instancabili tra Dio ed il Suo popolo.
Nella vita del nostro Centro i Sacerdoti hanno sempre avuto un posto di preferenza: sono il perno della nostra attività, scopo delle nostre preghiere e dei sacrifici nascosti e cocenti di tanti nostri cari iscritti.
La Lega Sacerdotale Mariana, infatti, sorta nel 1943, durante la guerra, quattro anni dunque prima dei Volontari della Sofferenza, segna l’inizio dell’attività del nostro Centro.
Dalla constatata impossibilità, dovuta alla guerra di fare qualcosa di concreto per essi e nell’intento tuttavia di realmente aiutarli ed assisterli, si è pensato di offrire loro il sostegno della preghiera e della sofferenza di tanti ammalati, apporti soprannaturali, concreti e indispensabili al loro apostolato e al loro impegno di santità.
Abbiamo cosi istituito nel 1947 i Volontari della Sofferenza, ponendo a sostegno della sublime vocazione del Sacerdote il materiale più prezioso, fondamento insostituibile nella dinamica della santità e della pastorale, il dolore di molti sofferenti.
· Ecco perché nella vita del Centro sentiamo a noi tanto vicini tutti i Sacerdoti del mondo, senza alcuna distinzione, nel desiderio di camminare assieme e di conquistare tutte le anime al regno di Dio.
· Questo è il motivo fondamentale per cui spesso ho richiamato con circolari speciali questo impegno, così caro e così sentito specialmente dai sofferenti.
Non sono, infatti, gli ammalati in modo particolare i chiamati a completare la passione di Cristo ed i Sacerdoti a dispensare la grazia divina?
Ci e caro constatare come nella vita del Centro noi amiamo tanto i Sacerdoti e vogliamo sentirli a noi vicini quali riflessi luminosi dell’amore del Cuore di Cristo, realizzatori instancabili del programma di preghiera e di penitenza, richiamato all’umanità dalla Madre della Chiesa a Lourdes ad a Fatima.
Si è parlato tanto, in questi ultimi giorni, di questi nostri fratelli nel Sacerdozio, maestri di fede, testimoni di carità.
Attorno ad Essi si sono elevate voci di vera ammirazione ed in taluni casi, invece, di meraviglia, se non addirittura di biasimo, non tenendo presente che pure loro sono figli del nostro tempo, bisognosi di sostegno, di aiuto, di fiducia, di incoraggiamento, nella consapevolezza di quanto ha scritto il Profeta Isaia: “Erit sicut populus sic et Sacerdos” (XXIV, 2)
La loro testimonianza, oggi, necessaria più che mai, sarà però più difficile di ieri. La Società si è manifestata quale in gran parte essa è: laica, disorientata, critica, immorale all’inverosimile, lontana da Cristo.
Ci troviamo di fronte a tanti battezzati che non vivono gli impegni del battesimo.
Vogliamo stabilire un parallelo storico tra il nostro tempo e quello passato? Facciamo un confronto tra l’odierna società e quella della decadenza dell’Impero Romano. Facciamo pure passare le varie classi sociali, la molteplicità dei servizi e dobbiamo purtroppo constatare, senza alcun velo di pessimismo, che accanto a generose e vivide testimonianze della perenne presenza della santità e della missione salvifica della Chiesa, esistono oggi corruzioni che sorpassano di gran lunga tutte le precedenti; basti ricordare l’organizzata distribuzione di sigarette drogate ai ragazzi delle Scuole! Donde tanta corruzione abilmente architettata e così grande disorientamento se non dal maligno, che spinge l’uomo a profondità di odio e di immoralità sempre più vergognose, maggiormente libero nella sua azione nefasta dal raffreddamento della carità?
Come non vedere le linee progressive di una mente esecranda che Intenzionalmente semina veleno per distaccare, con la facile sollecitazione dei sensi e della contestazione, i giovani dalla famiglia e dalla Chiesa? Svincolati gli animi dall’imperativo della coscienza, della morale, dell’insegnamento religioso, diventano facile preda di qualsiasi ideologia.
Noi sappiamo che la vitalità del Corpo Mistico, che si sprigiona da tutti i rami oltre ad essere sostegno per l’intero Corpo, costituisce altresì un argine potente contro il male.
Ma siccome il marasma del nostro tempo è essenzialmente causato dall’immoralità e dalla superbia, occorre ricordarci che, nell’insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo, questo genere di demoni non si scaccia se non con il digiuno e la preghiera, proprio come accoratamente ci ha con insistenza richiamato la Madre della Chiesa.
ABBIAMO BISOGNO Dl SACERDOTI SANTI.
Oggi sentiamo il bisogno che il “ il sale della terra “ sia veramente sale e renda buono e succoso quanto è diventato insipido.
Il volto della società che dalle circostanze attuali ci appare nella sua triste ed impegnativa realtà, spinge il nostro Centro, come del resto tutti i settori della Chiesa, a fissare lo sguardo verso i Sacerdoti e ad umilmente pregare come ci esorta San Paolo (Tess. 1,11.12) affinché il Signore li renda degni della Sua chiamata e voglia portare a compimento ogni loro operosità di bene, frutto della fede.
· Oggi, proprio perché il Sacerdozio è divenuto segno di contraddizione, intendiamo sostenerlo, donando ai Ministri di Dio il frutto della nostra soprannaturale operosità, la preghiera e la penitenza.
· Oggi vogliamo essere vicini più che mai a quelli che consapevolmente o meno hanno fatto parlare di se, come vogliamo restare vicini a quei tanti Sacerdoti che silenziosamente e fedelmente operano per il bene di tutti, anche per il bene di tutti quelli che li criticano e li denigrano.
Sull’esempio di Gesù Cristo dobbiamo pregare l’Eterno Padre che li preservi dal male, che li santifichi nella verità, li custodisca nell’unità, li renda irriducibili, sull’esempio dell’Immacolata, di fronte agli errori, li faccia vittoriosi nell’ora delle tenebre, anche a costo della propria vita.
Dobbiamo essere convinti, come ci insegnava Pio XII che il principale rimedio ai mali presenti è avere molti Sacerdoti santi. Avere molti Sacerdoti santi è però un dono di Dio e dobbiamo sapercelo meritare. A mali che costantemente aumentano dobbiamo opporre una preghiera ed una offerta di sacrificio sempre più pura e più intensa.
Nello statuto dei Volontari della Sofferenza e dei Fratelli degli Ammalati leggiamo, infatti, l’impegno di sostenere i Sacerdoti comunque bisognosi ».
In questo spirito di offerta e di opere, a tutti i Sacerdoti osiamo additare quale asilo sicuro il Cuore Immacolato di Maria, asilo in cui il Cristo ha posto al sicuro i Suoi Apostoli, timorosi e sbandati, nell’attesa dello Spirito Santo.
La Pentecoste è venuta e continua a venire, feconda e piena di linfa soprannaturale per animare i buoni, scuotere i deboli, rinfrancare gli stanchi, ridare fiducia ai dubbiosi ed ai caduti. Per tutti il Cristo dona salvezza, di tutti vuole Egli servirsi per la salvezza del genere umano.
Vorremmo, nel vincolo della Lega Sacerdotale Mariana, poter stringere tutti i Sacerdoti in legame santo e fraterno, in cui sentano che l’Immacolata è Madre, sostegno, emblema.
« E’ molto importante che lo spirito del nostro clero ritrovi la sua lucidità ed il suo equilibrio » (Paolo VI, 9 settembre 1960).
Nella direttiva adunque del Santo Padre, con tutta la forza dell’animo nostro, invitiamo ogni iscritto al nostro Centro a prendere coscienza della strutturazione fondamentale delle nostre Consociazioni, intimamente legate l’una con l’altra, a reciproco sostegno per la maggior santificazione degli iscritti.
· L’attività valida e bella dei «Volontari della Sofferenza », nuova nelle sue esperienze attive della pastorale, non può e non deve tenere, quasi in secondo piano, il terzo punto dello Statuto valido per le tre Consociazioni, riguardante i Sacerdoti.
Tale punto lega i Sacerdoti a servizio dei sofferenti e con essi dell’intero popolo di Dio e lega gli ammalati a sostegno dei Sacerdoti e attraverso di essi a quanto intraprendono nell’armonia del piano della salvezza.
· Per questa ragione più volte ho invitato le diocesi a stabilire nell’interno del nostro Centro un incaricato che segua le iniziative relative ai Sacerdoti ed animi un’attività di sostegno e di fraterno aiuto per tutti i Sacerdoti sofferenti, anziani, o comunque bisognosi di aiuto.
QUANTO PROPONIAMO A SOSTEGNO DEI SACERDOTI.
Nell’intento di fare qualcosa a sostegno dei Ministri di Dio presento a Voi alcune iniziative.
1) PELLEGRINAGGIO SACERDOTALE A LOURDES.
Questa iniziativa acquista un particolare significato se l’ambientiamo nell’insieme delle varie contestazioni che dividono la vita della Chiesa e che toccano anche Colei che è simbolo di unità nel popolo di Dio, la Vergine Santa.
Nessuna meraviglia che anche la devozione verso la nostra Madre Spirituale abbia subito un raffreddamento dal momento che la vita del cristiano, considerata nella sua complessità di fede e di opere, è venuta meno.
Ma proprio per tale motivo dobbiamo, con rinnovato fervore e maggiore attenzione, considerare le basi e le finalità statutarie per renderle strutture vive ed operanti della Chiesa.
Il Pellegrinaggio a Lourdes è segno di amore verso la Immacolata, segno di fiducia, di riconoscimento della Sua missione di salvezza verso ciascuno di noi: le centinaia di Sacerdoti che con il Rosario in mano si avviano alla Grotta benedetta, pregando la Regina del Cielo e della terra, ben dicono, come ha felicemente affermato il Santo Padre, che noi siamo nell’era di Maria. Siamo nell’era di Maria perché più bisognosi del Suo aiuto, perché più poveri, più moralmente laceri, più insidiati, dal tarlo della superbia che spinge anche coloro che dovrebbero essere i testimoni del Cristo a ripetere il terribile “ non serviam “.
Il Pellegrinaggio Sacerdotale è altresì testimonianza di unità, di carità, di sottomissione e collaborazione con la Gerarchia; esso è dimostrazione pratica ed evidente della missione del Cristo, perché come il Divino Maestro ha affermato, “da questo crederanno che il Padre mi ha mandato”.
Nel Pellegrinaggio Sacerdotale nessun dubbio che i Sacerdoti anziani ed ammalati sono la porzione realmente eletta, più cara, convergente delle attenzioni di tutti.
Essi, infatti, sono i Sacerdoti più soli e più bisognosi; Sacerdoti che hanno continuamente dato, senza nulla ritenere; Sacerdoti che hanno vissuto e creduto alla propria missione.
Ancora una volta mi permetto di caldamente insistere che ogni Centro Diocesano abbia l’incaricato che segua il settore dei Sacerdoti anziani e malati. Sia premura di tale Incaricato avere un elenco completo del Sacerdoti ammalati per vedere poi, tutti assieme, che cosa di concreto si possa fare per rendere meno penoso il loro isolamento ed in quale maniera si possa far loro sentire sia pure in parte, il soffio fattivo della carità di tutti.
Il Pellegrinaggio Sacerdotale a Lourdes offre l’occasione di familiarmente stringerci attorno a questi Sacerdoti e aiutarli ad andare incontro alla Madre spirituale, che li attende per un incontro del tutto particolare, un Corso di Esercizi Spirituali: sosta che sa di continuità della sosta degli Apostoli nel Cenacolo con tutti i benefici frutti che ne derivano.
Comprendete quindi, fratelli carissimi, perché più volte, con circolari del tutto speciali, vi abbiamo invitati a chinarvi su di essi per scoprire attraverso la loro sofferenza la duplice trasparenza della Missione del Divin Redentore, quella di “Sacerdote e Vittima”.
In questo spirito di fede, nel desiderio che il Centro raggiunga le finalità per cui è sorto, ancora una volta fervidamente ed insistentemente vi invito, ove ancora non è stato fatto, a scegliere nell’ambito degli iscritti una persona particolarmente sensibile ai problemi Sacerdotali che segua, in maniera del tutto particolare, i Sacerdoti anziani ed ammalati.
Con l’elenco completo dei Sacerdoti ammalati che sarà apprestato sarà possibile studiare assieme, in piano di Centro diocesano, regionale e nazionale quanto conveniente attuare per andare incontro alle loro necessità e far sentire ad essi il calore ed il sostegno della fraterna e solidale carità.
Particolare invito è stato quest’anno rivolto ai Confratelli che celebrano il 500 della loro ordinazione: Sacerdoti anziani che hanno lavorato e che forse ora si trovano a disagio con i tempi che stiamo vivendo. lì Pellegrinaggio vuole andare incontro in modo particolare anche ad essi e li vuole avere quali tesori preziosi, per arricchirsi, a beneficio dl tutti, dei loro meriti e delle loro esperienze.
Accanto a questa benemerita categoria di Confratelli abbiamo rivolto invito anche a tutti i Sacerdoti che soffrono, ai Sacerdoti che hanno problemi, difficoltà di qualsiasi genere. La «Lega Sacerdotale Mariana » deve essere lega di solidarietà fraterna nei vincolo dell’Immacolata, vincolo in cui si trova un Cuore di Madre che comprende, sostiene e spinge sempre avanti.
Aiutateci quindi tutti, fratelli carissimi, in questa iniziativa cosi bella e cosi delicata specialmente per i tempi che viviamo.
Ai Sacerdoti bisognosi di aiuto, come voi ben sapete, col frutto della vostra carità, ben volentieri la Direzione va abitualmente incontro con intenzioni di Sante Messe e quote ridotte, od anche completamente gratuite. Nessuna difficoltà di ordine economico deve impedire l’incontro dei Sacerdoti con l’immacolata.
· Come sarebbe bello che questo incontro, dopo le trIsti affermazioni di insubordinazione, fosse numeroso pIù che mai.
· Oggi sentiamo il bisogno che Maria, Madre del Cristo e Madre gelosa dei suoi figli Sacerdoti, parli a ciascuno di noi di fedeltà, di ubbidienza, di vita nascosta in Cristo; abbiamo bisogno che la Vergine Santa manifesti la insondabile ricchezza del Cuore del suo Divin Figlio, Sommo ed Eterno Sacerdote, da cui trae vita e vigore il nostro Sacerdozio.
· Vorremmo che innumerevoli Sacerdoti, Sacerdoti buoni, santi, operosi, che vivono in silenzioso nascondimento il proprio ideale a servizio dei fratelli, che non fanno parlare di sé, si incontrassero con la loro Madre Spirituale Regina del Clero, dolce ispiratrice della loro vocazione.
· Vorremmo anche che parecchi altri Sacerdoti ritrovassero nell’incontro con la Vergine benedetta il senso dell’umiltà e dell’ubbidienza. Certamente la Vergine umile ed ubbidiente farebbe loro vedere la bellezza del proprio sacrificio, consumato con quello del Suo Divin Figlio sull’altare dell’ignominia e della sottomissione che è l’altare della croce che unisce il Cristo storico con il Cristo mistico, che unisce in continuità di offerta il Sommo ed Eterno Sacerdote con i Sacerdoti di tutti i tempi fino alla consumazione dei secoli.
Siamo sicuri che la Madonna ha parole dolci, persuasive e di sostegno per tutti. In Lei nulla sa di polemico, di rimprovero, di freddezza.
Quale segno di speranza per la Chiesa se tutti i nostri Confratelli realizzassero questo incontro di figli con la propria Madre!
Quale aiuto prezioso per la realizzazione di tale iniziativa se ogni nostro iscritto si facesse un dovere di caldeggiare e sostenere quest’annuale incontro dei figli prediletti della Chiesa con la loro Madre Spirituale.
Per tale incontro sappiamo benissimo che occorrono aiuti di ogni genere che dicono amore, riconoscenza, solidarietà, stima, fiducia; ma questi non sono mai mancati.
Per questo ci dobbiamo impegnare a parlare ovunque e senza stancarci di questo programma, in maniera che i Sacerdoti sofferenti, a conoscenza di questa possibilità, sostenuti dalla carità, siano in grado di dare questa testimonianza verso Colei che li guarda con lo stesso amore con cui guardava su questa terra il Suo Divin Figlio in croce.
Sarebbe questa una bella risposta al Santo Padre che con fiducia instancabile ci ha donato la recente Esortazione Apostolica sul culto mariano.
Il fine del Pellegrinaggio quest’anno è «pregare per la santità Sacerdotale ».
Predicherà il Corso di santi Esercizi Sua Ecc. Mons. Agapito Simeoni, Vescovo di Ariano Irpino.
La partenza sarà il 25 luglio ed il ritorno il 1° agosto.
2) PARAY-LE-MONIAL E MONTMARTRE Dl PARIGI.
L’idea e la spiegazione del Congresso Sacerdotale Internazionale che si svolgerà a Paray-Le-Monial ed a Montmartre di Parigi dal 13 al 19 settembre p.v. va inquadrata nella ricorrenza del III Centenario dell’apparizione del Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque ed al richiamo alla necessità della riparazione, per i tanti peccati che offendono il Cuore di Gesù, fatto dalla Madre della Chiesa nelle Sue apparizioni a Lourdes ed a Fatima.
Nel vincolo di solidarietà fraterna, che riunisce tra loro i 7.000 Sacerdoti che fanno capo al nostro Centro si sono avvertite, come del resto in ogni parte della Chiesa, le difficoltà che purtroppo toccano oltre la devozione verso la Madre della Chiesa anche quella verso il Cuore di Gesù con gli immediati riflessi di una inesistente problematica sulla indentità strutturale del Sacerdote.
Nell’intento, allora di animare tutti i Sacerdoti del mondo a sormontare con slancio la crisi del tempo presente e a modellarsi sempre di più su Cristo, modello di ogni Sacerdote, la Lega Sacerdotale Mariana, ha pensato di indire un Incontro Internazionale Sacerdotale, a cui possono partecipare anche dei laici particolarmente impegnati nel promuovere il Culto verso il Cuore di Gesù, con lo scopo di trattare quale tema del Congresso “Il Culto del Cuore di Gesù nella vita Sacerdotale e nelle esigenze pastorali del nostro tempo ».
Lo stesso tema annunciato, già in partenza, dice l’aggiornamento del Congresso nella sua vasta tematica, tematica che voi già conoscete.
PERCHÉ ABBIAMO PRESO TALE INIZIATIVA?
Il motivo va ricercato oltre che dalla base statutaria che ci spinge a sostenere la devozione al Cuore di Gesù, anche dall’incitamento dei Papi, dato al nostro Centro proprio a questo riguardo.
Pio XII nel suo discorso diretto ai malati, su richiesta del nostro Centro Volontari della Sofferenza, il 21 novembre 1949, afferma l’identificazione della missione di amore e di offerta di ogni sofferente con quella di Cristo Crocifisso, Sommo ed Eterno Sacerdote:
« Come il Padre ha inviato Lui, cosi Egli invia voi; e la missione, che Egli vi affida, Noi, suo Vicario quaggiù, la confermiamo e la benediciamo Cari malati, cari infermi, Noi facciamo assegnamento sui lavori e sulle preghiere di tutti i fedeli, ma anche più Noi contiamo sulla santa sofferenza che, unita alla passione di Gesù, dà all’azione degli uni e alla contemplazione degli altri, la loro perfezione e la loro efficacia ».
Ancora Pio XII nel Suo Discorso pronunciato ai nostri malati il 7 ottobre 1957, in occasione del Decennio di apostolato, afferma la potenza di intercessione della preghiera dei sofferenti sul Cuore di Cristo:
“ … Quando i sofferenti pregano, fanno quasi violenza al Cielo, costringono per cosi dire, il Cuore di Gesù ad esaudire le loro richieste. E scendono le grazie sul mondo; torna la luce, torna l’amore; rinasce la vita”.
Ed ancora nel medesimo discorso:
“ I Sacerdoti si stupiranno talvolta di non rimanere nei travagli dei loro ardui ministeri con le mani vuote; in cielo vedranno a chi si doveva la imprevista efficacia delle loro parole”.
Ma c’è di più. Esiste una precisa responsabilizzazione del nostro Centro, Volontari della Sofferenza, Lega Sacerdotale Mariana e Fratelli degli ammalati nei riguardi della vita della Chiesa, fatta da Paolo VI nel Suo Discorso a noi rivolto il 26 maggio 1968:
« Tanto è il valore che Noi dobbiamo riconoscere a coteste condizioni di fisica infermità, trasformata in spirituale efficienza che pensiamo Noi stessi di profittarne, chiedendo a voi, figli e figlie del dolore cristiano, di fare Noi stessi partecipi dei vostri meriti, affinché il Signore CI renda meno indegni di quanto siamo del servizio ch’Egli Ci ha affidato; ed affinché i grandi bisogni della Chiesa e del mondo, i quali formano oggetto delle Nostre continue ed imploranti intenzioni, abbiano ad essere presenti parimenti nelle vostre intenzioni ed ottengano il prodigioso suffragio della orante oblazione dei vostri santificanti dolori. Voi potete ben pensare quanto pesino sul Nostro cuore le agitazioni, le lotte, le guerre, le competizioni, gli odii, che ora turbano la pace nel mondo e sembrano renderla oggi più difficile e quasi non sinceramente desiderata. Pregate “Volontari della Sofferenza” per la pace, per la vera pace, nella sincerità, nella giustizia, nella libertà e nella fratellanza.
Voi forse potete ciò che i potenti ed i saggi del mondo non riescono a conseguire. E poi per la Chiesa offrite al Signore le vostre pene; mentre tante energie nuove e buone la risvegliano e la ringiovaniscono, troppe inquietudini la scuotono e la turbano, perché il Nostro cuore non sia talvolta profondamente afflitto e attenda dal Signore ciò che tanti figli della Chiesa sembrano rifiutare a questa «Madre e Maestra» della nostra salvezza, vogliamo dire il senso dell’adesione alla verità ch’ella ci custodisce e si insegna e la filiale gioia di seguirne i suoi precetti ed i suoi consigli; la fede e l’obbedienza hanno bisogno di una reviviscenza in tanti figli della Santa Chiesa mentre essi sembrano talvolta farsi ingegnosi per ferire l’una e l’altra, dimenticando quali sacrosanti e vitali impegni ad essa ci leghino e quali esempi attendano i fratelli cristiani da noi divisi per riaccostarsi fidenti alla gaudiosa ed unica comunione voluta da Cristo.
« Volontari della sofferenza », ecco che Noi allarghiamo gli orizzonti della vostra visuale di generosità; non rifiutateci il vostro prezioso dono di preghiera e di sacrificio…».
Ai Sacerdoti della Lega Sacerdotale Mariana, Sua Santità Paolo VI, con una lettera autografa del 10 luglio 1964, scrive:
« Vorremmo essere accanto a ciascuno di essi e Ci allieta il pensiero che queste parole, risuonando per ognuno in particolare, potranno compensare il Nostro ardente desiderio, per dire a cotesti diletti confratelli nel Sacerdozio che la loro pena, unita alla Croce di Cristo, arricchisce la Santa Chiesa di merito inestimabile; per dire ancora che la loro inazione e apparente inutilità è tanto preziosa alle anime, alle quali, sovente distratte dall’incanto fallace delle gioie terrene, essi danno la lezione più alta, l’aiuto più fermo, lo invito più suadente; e ricordare infine che la Messa della loro quotidiana sofferenza ottiene ai confratelli impegnati nel ministero, grazie più abbondanti di santificazione e di efficace apostolato, ed è loro di corroborante richiamo alle ascensioni dello spirito, nel distacco e nel sacrificio totale a favore del Corpo di Cristo, che è la Chiesa “. (Cfr. Col. 1,24).
Ed allora, proprio ed unicamente nella prospettiva obbedienziale alle direttive del Santo Padre, abbiamo indetto il Convegno di Paray-Le-Monial e di Montmartre per dire ai Sacerdoti di tutto il mondo che credano sempre di più alla loro identità col Sommo ed Eterno Cristo Gesù e che, al di fuori di qualsiasi visuale personale, presentino il Cristo quale unica via per andare al padre, con la metodologia psicologica di conversiOne, di morte di noi stessi, di riparazione, di attaccamento a Pietro, che il Cristo ha posto quale base operante e condizione essenziale per essere membra vive nel Suo Corpo Mistico.
CONSENSO MONDIALE DEI VESCOVI
Seguendo la linea statutaria della nostra Qpera che, oltre ad avere l’approvazione definitiva della Santa Sede, dipende anche direttamente dai Vescovi, la Direzione il 14 marzo u.s., ha portato a conoscenza di tutti i Vescovi del mondo il progetto del Congresso in parola e nel giro dì poco più di 35 giorni sono giunte oltre 200 adesioni.
Le lettere dei Vescovi però non si limitano a dire spiri-rituale adesione all’iniziativa, ma presentano i punti che vorrebbero vedere trattati affinché l’incontro sia per i Sacerdoti un vero punto di partenza per una valida ripresa sp)rituale.
· “ Le mie felicitazioni per questa iniziativa, che, senza dubbio, arrecherà grande bene alla Chiesa “ — scrive l’arcivescovo di Guayaquil. La vera devozione al Sacro Cuore di Gesù non solamente permetterà di meglio intendere il Vangelo, ma anche di santificarci. E’ un fatto comprovato; nei popoli dove si ha devozione al Cuore di Cristo, si ha vita cristiana ».
Ad essa fanno eco, per il valore dottrinale e pastorale altri suggerimenti di grande importanza:
· Da Sanson-Rionegro (Colombia) il Pastore di quella Diocesi scrive: “Se riusciamo ad instaurare in tutti i Sacerdoti l’autentica devozione al Sacro Cuore di Gesù, daremo un aiuto importantissimo alla soluzione della crisi Sacerdotale e daremo alla nostra pastorale l’ampiezza e la luce che necessità per ottenere quell’autentico rinnovamento della Chiesa che tutti aneliamo ”.
· L’Arcivescovo di Madang (Nuova Guinea): « Sono felice di questa decisione del Congresso per dare incoraggiamento e guida ai Sacerdoti dei nostri giorni, che hanno terribilmente bisogno di stimolo per perseverare negli sforzi della loro propria santificazione attraverso il lavoro pastorale. Tale stimolo può certamente essere provveduto nel migliore dei modi, mettendo Il Sacro Cuore dell’Eterno Grande Sacerdote nel centro dei loro pensieri e della loro vita. Sono contento di vedere che la relazione tra il Sacro Cuore di Gesù e la Sua Madre, la Vergine Maria, non sia stata posta in secondo ordine, perché se cosi fosse qualcosa di veramente essenziale si sarebbe perso. Occorre inoltre parlare esplicitamente di riparazione per quanto riguarda la Santissima Eucarestia, perché questo aspetto è l’aspetto più pratico del Cuore di Gesù nella vita Sacerdotale. La Santa Eucarestia per il sacerdote è il Cuore di Gesù.
· Da San Salvator di Jujuy (Argentina) « Nel bel programma io insisterei non soltanto stilla disponibilità Sacerdotale ma sulla realtà Sacerdotale secondo la Chiesa; insisterei sulla parola di Dio e sulla parola della Chiesa; insisterei sulla realizzazione del Sacerdote in ciascun Sacerdote; insisterei sulla indispensabilità della continuazione della vita interiore; insisterei che l’inserimento nel mondo non deve arrivare alla dissacrazione che abbiamo; insisterei nella adesione interna ed esterna alla Cattedra di Pietro ».
· « Il Sacro Cuore di Gesù, infatti scrive il Vicario Apostolico de la Araucania (Cile), è particolarmente una fonte inestinguibile di luce, forza, consiglio e perseveranza per i Sacerdoti ed è di grandi benedizioni per le sue attività ».
· Così in questi tempi, nei quali urge dare impulso alla spiritualità Sacerdotale per combattere tanto disorientamento che affligge molti Sacerdoti. — conferma l’Arcivescovo di S. Domingo — « Mi pare molto importante e opportuno il Congresso sul Sacro Cuore ».
· E il Card. Umberto Mozzoni, nell’aderire alla iniziativa e proponendo la propria partecipazione “ come semplice pellegrino e attento ascoltatore”, esprime la sua convinzione « che l’affievolimento della “pietas Sacerdotalis” al Sacro Cuore di Gesù è causa di smarrimento spirituale tra noi Sacerdoti e pastori; tale devozione non è complementare, subordinata a personale godimento, ma integrante della vita stessa Sacerdotale ».
· « Ogni iniziativa — quindi — in vista di un recupero e di un progresso della nostra vita di Sacerdoti — commenta il Vescovo di Albenga — risponde all’istanza più urgente e soprannaturalmente più proficua”.
· « Perché — sono parole del Card. Pignedoli — «tutto quello che si fa per la vita Sacerdotale è seme di speranza e di grazie nuove per tutta la Chiesa del Signore. E l’amore al Sacro Cuore di cui S. Margherita M. Alacoque fu apostola fedele, è certamente uno dei valori fondamentali per un’attività Sacerdotale sicura e feconda”.
· Ne è talmente convinto il Vescovo di Veracruz (Messico) che nella sua lettera al comitato preparatorio del Congresso sottolinea come « nella formazione dei seminaristi e nella vita spirituale del mio presbiterio questa devozione è essenziale”.
· « Allora il detto “cor Pauli cor Christi”, rapportato al Sacerdote, farà di lui: “cor Sacerdotis cor Christi”; per questo — invita il Card. Palazzini — « il Sacerdote guardi al Cuore di Gesù come a modello di un cuore casto, cuore contemplativo ed orante, cuore di pastore”.
· Riportiamo una lunga citazione del Presidente della Conferenza Episcopale del Vietnam, l’Arcivescovo Chu-Tich, che sembra compendiare ragioni e speranze di rinnovata devozione al Cuore di Gesù per i Sacerdoti:
« Io credo fermamente — egli scrive — che il problema di attualità numero uno della Chiesa è quello dei preti, dei religiosi. Troppe defezioni, troppi scandali, troppo lassismo disciplinare nel Clero! Questi sono, purtroppo, generalmente i fatti delle Chiese dell’occidente, che dovrebbero servire a noi di modelli, a noi che apparteniamo alle Chiese di Missione. Io penso, all’1,9% dei “dispensati” in Europa, in rapporto allo 0,8% in Asia (statistica del 1971). In Estremo Oriente noi abbiamo l’impressione che il clero d’Europa e di America pensi troppo alla pastorale orizzontale (pretiuomini, preti operai, sindacalisti, politici, scienziati… di ogni sorta; dominio riservato al laicato), e non sufficientemente alla pastorale verticale (preti-Dio, per fare degli uomini di Dio).
« Si abusa della apertura al mondo raccomandata dal Vaticano II. Si vorrebbe essere il sale della terra, ma non “salati” dalla presenza di Dio, per le virtù che si erano altre volte, in America, qualificate come passive (Americanismo), come l’umiltà, la disciplina. Nel Clero, ci sono di quelli che storpiano il Vangelo, contestano la Chiesa, scalzano l’autorità con delle critiche amare, come per mezzo di calunnie vergognose, senza tener conto delle sagge misure evangeliche della correzione fraterna…
· E il Card. Felici unisce alla preghiera di quanti implorano grazie per la buona riuscita del Congresso, la sua “fervida preghiera, perché il Sacro Cuore, nella sua immensa bontà verso la sua Chiesa ed i suoi Sacerdoti, in un momento cosi travagliato, faccia dono al mondo intero di una rinnovata vita di impegno, fedeltà e amore nei Sacerdoti che rifulgeranno cosi nella loro vera luce di fronte a Dio ed ai fratelli “.
· « Mi felicito per tale provvida iniziativa della Lega Mariana che nel clima di smarrimento o disorientamento generale mantiene la salvifica devozione al Sacro Cuore ed alla Madonna ». (Gaetano Alibrandi – Nunzio in Irlanda).
· L’Arcivescovo di Taipei – Formosa: « Io credo che questo Congresso arriva al tempo giusto ed è molto opportuno. In questi ultimi anni la vita spirituale del Clero ha dovuto affrontare molte difficoltà dentro e fuori della Chiesa ed ha bisogno di essere sostenuta e confortata dai Suoi Pastori. La vita spirituale cambia le sue forme con il tempo ma non ha trovato ancora il giusto orientamento. Questo Congresso esaminerà e discuterà questa situazione in una atmosfera pacifica, calma ed alla luce del Sacro Cuore. Ciò è fondamentale per il nostro tempo”.
· Il Vescovo di Vitoria (Spagna): « Mi congratulo sinceramente per l’iniziativa di celebrare il Congresso nel Terzo Centenario delle Apparizioni del Sacro Cuore… come preparazione dell’Anno Santo della Riconciliazione; in un franco dialogo dei Sacerdoti con i propri Vescovi alla ricerca di un efficace orientamento pastorale in armonia con le necessità del nostro tempo.
Nell’approfondire una devozione di permanente attualità, tutta pervasa dall’amore di Dio verso gli uomini consiste il mezzo soprannaturale per giungere ad illuminare con fini superiori un tema di grande trascendenza».
· L’Arcivescovo Amministratore Apostolico di Praga, dalla Chiesa del Silenzio scrive: « Il tema e gli argomenti del Congresso sono molto utili ed attuali per i nostri tempi oltreché di somma importanza per la vita della Chiesa, dei Sacerdoti e fedeli. La nostra società moderna soffre di mancanza di carità, di pace e di mutua comprensione. Molto opportunamente quindi è necessario alzare i nostri occhi ed i cuori alla fonte stessa della pace e della nostra riconciliazione e umilmente chiedere a Dio non solo conforto in questi mutamenti ma anche emendazione della vita di ciascuno dei credenti. E l’Anno Santo già indetto ne offre occasione molto propizia. Di tutto cuore plaudiamo all’iniziativa della Lega Sacerdotale Mariana
· Il Nunzio Apostolico di Algeri: « Quest’annuncio di fervore mariano e di buona volontà mi ha fatto pensare che c’è ancora qualcosa di vivente e di buono nel cuore degli uomini. Mi felicito ».
IMPOSTAZIONE DEL CONGRESSO
Nell’impostazione del Congresso si è dovuta fare una scelta, quella dei Relatori, e di proposito si è voluto scegliere, nella quasi totalità, Ordinari Diocesani, Vescovi, essendo essi i Maestri qualificati e responsabili della formazione Sacerdotale e della vita pastorale.
E così 18 Vescovi Relatori si recheranno a Paray-Le-Monial, provenienti dai 5 Continenti.
I temi che saranno trattati includono la panoramica della storia, della teologia e della spiritualità Sacerdotale sul Sacro Cuore.
Si intende attingere ai Documenti Pontifici, e specialmente alle Encicliche « Annum Sacrum” di Leone XIII, « Miserentissimus Redemptor” di Pio Xl, «Haurietis Aquas » di Pio XII,
a) Con particolare attenzione saranno posti in evidenza i fondamenti biblici e dogmatici;
b) si sottolineerà specialmente la « consacrazione “ e la “riparazione “, viste alla luce della liturgia sacramentale-battesimale e crismale e viste ancora nelle prospettive aperte dei Documenti Conciliari.
E dell’opinione dei vari contestatori di oggi che cosa ne vogliamo fare?
Vogliamo con semplicità ed umiltà, senza entrare in polemiche con nessuno, presentare la verità cosi com’è, come ha fatto il Cuore di Gesù nella sua vita terrena, sicuri della forza animatrice della verità stessa che è parola di Dio che non passerà mai.
Il Convegno organizzato pastoralmente
a) vuole, in sintesi, ridare motivazioni valide ai Sacerdoti in cura d’anime su una dottrina validissima nel passato e che si è certi sarà ugualmente valida in avvenire.
b) vuole dare un conforto al Santo Padre che nella Lettera Apostolica “ Investigabiles Divitias ” del 6 febbraio 1965, si è lamentato dello scadere doloroso di questo culto.
c) spera da questo rinnovamento spirituale ispirato dall’amore del Figlio di Dio fatto Uomo, di presentare l’antidoto più forte contro il sentimentalismo che guasta la gioventù.
AIUTIAMO I NOSTRI SACERDOTI
L’attività della Lega Sacerdotale Mariana, dei Volontari della Sofferenza, e dei Silenziosi Operai della Croce, non si fermerà al solo Congresso di Paray-Le-Monial.
Già la Direzione ha iniziato a pubblicare dei sussidi di studio e meditazioni Sacerdotali.
Alcune di queste pubblicazioni già sono pronte, altre in corso di stampa.
· Sono pronte:
1) «La psicologia di Nostro Signore Gesù Cristo » di Sua Eccellenza Mons. Carlo Colombo, Ausiliare di Milano.
2) “Il Cuore di Gesù ed il Corpo Mistico nella dottrina dell’Enciclica « Haurietis Aquas », ugualmente di Monsignor Colombo;
· in corso di stampa:
“ Il Culto del Sacro Cuore-oggi?” del veneratissimo P. Schwendimann S.J.
La gioia più grande però nostra è di poter presentare al pubblico italiana i tre volumi dell’« Opera Omnia » su Santa Margherita Maria Alacoque, a cui ha dedicato la sua premura di traduzione una équipe di studiosi sotto la guida del Vescovo di Pavia.
Affinché l’azione di divulgazione sulla ripresa del Culto sul Sacro Cuore sia estesa ovunque in Italia, ai nostri partecipanti (sani ed ammalati), che interverranno ai Corsi di Esercizi Spirituali fino al 1° ottobre nelle nostre Case, presenteremo un Questionario sul Cuore di Gesù con domande precise, accuratamente studiate, proprio per fare di ogni iscritto un apostolo.
Le domande sono:
1) il Sacro Cuore di Gesù quali motivi ti offre per un maggiore impegno nella tua santificazione e nell’apostolato?
2) Il Cuore Fisico di Gesù, coronato di spine e sormontato dalla croce, che vediamo nelle immagini sulla Sua Persona, esprime in modo sufficiente l’amore del Signore? Perché?
3) La devozione la Sacro Cuore si concretizza nell’amore e nella riparazione, in che modo pratico pensi di poterla vivere e propagare?
Mentre la presente circolare è in stampa, già oltre un migliaio di partecipanti ai nostri Esercizi hanno risposto ai suddetti quesiti, dando un vero positivo contributo per sciogliere le difficoltà che il raffreddamento del Culto del Cuore di Gesù o la contestazione hanno suscitato a questo proposito.
Una più vasta partecipazione però alla risposta dei punti indicati potrebbe sottolineare o fornire nuovi e maggiori argomenti per sostenere il culto del Cuore di Gesù.
Vedete dunque, cari iscritti le tre domande del questionario. Studiatele nell’ambito del vostro gruppo e fate pervenire alla Direzione le vostre risposte.
Tutti i suggerimenti e le osservazioni che voi invierete saranno vagliate e fatte poi presenti, in sintesi, ai Relatori del Congresso a Paray-Le-Monial.
Le risposte, però, non devono arrivare oltre il 20 luglio prossimo venturo.
Altre iniziative sono allo studio della nostra Direzione per andare incontro ai Sacerdoti nel migliore dei modi.
CHE COSA VOGLIAMO NOI CHIEDERE AL CUORE DI GESU’?
Al Cuore mite ed umile di Cristo in cambio dello sforzo morale e finanziario che la Direzione sostiene per organizzare i sostenere il Congresso in parola chiediamo:
a) santità per la nostra comunità e per tutti gli iscritti al nostro Centro.
b) aumento di vocazioni maschili e femminili tra i “Silenziosi Operai della Croce”.
Nel presentare e deporre nel Cuore di Gesù queste umili e fiduciose richieste, siamo sicuri che Dio Padre, datore di ogni bene, non ci lascerà delusi.
Pregare per questo Congresso.
La quasi totalità degli iscritti non è in grado partecipare all’incontro di Paray-Le-Monial e di Montmartre. Il cuore e le preghiere però di ogni iscritto devono seguire la preparazione e lo svolgimento di questo Congresso passo per passo.
Le preghiere e le offerte sacrificio devono diradare ed allontanare ogni difficoltà.
Se il demonio crea continuamente ostacoli, contrattempi ed angustie, le vostre preghiere attirino la misericordia di Dio su questa iniziativa.
Pregare, cari iscritti, pregate tutti. Non lasciate trascorrere nemmeno un giorno senza che il peso della nostra preghiera e della vostra offerta facciano, per così dire, violenza sul Cuore di Cristo per il miglior andamento di questa iniziativa, che tanto entusiasmo e tanta speranza ha suscitato nell’intera Chiesa.
La Chiesa ha bisogno di preti santi!
Non stancatevi di lavorare e di sostenere i Sacerdoti.
E’ questa, tra tutte le attività, la più preziosa, la più meritoria, la più proficua per la Chiesa, la più urgente. L’amore ed il servizio verso i Sacerdoti devono essere la caratteristica del nostro Centro.
Il nome stesso del Centro deve parallelamente richiamare l’impegno di servizio e di sostegno per questa categoria, pupilla del Cuore di Cristo, gravitazione d’amore inesauribile da parte dell’Immacolata.
Vi benedicano il Signore e la Vergine Santa per quanto ciascuno di voi farà, come di vero cuore Vi benedico anche io.
Unitamente a Sorella Myriam Vi saluto e chiedo preghiere per noi.
Nel Signore
Sac. Luigi Novarese
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