L’Ancora: n. 7/8 – luglio/agosto 1973 – pag. n. 1

Al nome dell’antico santuario Mariano dell’Austria, « Magna Mater Austriae », resteranno per sempre legate, in vincolo di carità e di studio tredici nazioni partecipanti al Congresso Internazionale di ammalati. Tema dell’incontro “ La formazione integrale della persona dell’ammalato “. Intimo desiderio del nostro Centro era di stabilire con chiarezza i punti base su cui poggiare la tematica dell’azione positiva, pastorale e sociale che l’ammalato può ed è tenuto a svolgere.
Si è positivamente voluto, una volta per sempre, stabilire chiari ed evidenti i principi dell’ammalato:
1) vero e caro riferimento su cui il sano, la Società e la Chiesa devono piegarsi con atto di solidale pietà che emerge dall’essere il sofferente vero nostro fratello e, in piano soprannaturale, reale mistica trasparenza del Cristo sofferente;
2) soggetto d’azione sociale e soprannaturale che emerge dalla sua personalità umana, promossa a possibilità nuove dal Divin Redentore.
Accanto a questi principi di fondo altre verità furono con chiara dottrina affermate al Congresso:
1) le realtà soprannaturali completano la persona umana;
2) la necessità ontologica per la Chiesa che si completi, da parte del Corpo Mistico, la passione del Cristo;
3) la particolare vocazione del sofferente;
4) l’intervento della Madre della Chiesa nella vita stessa della Chiesa. Tali posizioni, senza alcuna ambiguità, sono state prese
in quei giorni ricchi di grazia, di luce e di intenzioni di salvezza.
A noi, ora, non soltanto portare avanti il discorso in forma aperta con le 13 nazioni partecipanti, ma viverlo e farlo oggetto di approfondimento nella vita sociale del nostro Centro. Soltanto così cammineremo assieme con tutti i sofferenti del mondo in vincolo di solidale fraternità e prepareremo non soltanto Il futuro Congresso Internazionale, ma la vera partecipazione internazionale al programma della Vergine Santa.

Sac. LUIGI NOVARESE