L’Ancora: n. 8 – agosto 1971 – pag. n. 1-3

Siamo andati a Lourdes, desiderosi di dire alla nostra Madre spirituale, Madre della Chiesa, il nostro ardente amore e la nostra viva devozione.
Siamo andati a Lourdes in spirito di completa ubbidienza; la Madonna ci ha invitati alla Grotta di Massabielle e noi ci siamo andati anche se questo ha costituito per noi un vero atto di penitenza: disagi di un lungo viaggio in treno; sofferenza per il caldo della stagione; situazioni personali nuove; dolori, resi più vivi dalla stessa partecipazione al pellegrinaggio e poi l’incidente di Finale Ligure.
Eppure il nostro incontro era desiderato ed è stato lungamente, spiritualmente, preparato.Siamo andati incontro alla Madonna con il preciso intendimento di ricevere qualcosa da Lei.
Nemmeno noi, forse, eravamo in grado perfettamente di puntualizzare che cosa fosse maggiormente utile alle anime nostre. Ma la Madonna ci è mamma, mamma che ha dei vincoli reali, di ordine spirituale, come reali sono i vincoli che legano nell’ordine della natura la madre con il figlio. La Madonna adunque nella sua missione di Madre nostra sa ciò di cui avevamo ed abbiamo bisogno.
Siamo andati incontro in un momento storico tanto delicato: tentennamenti, contestazioni, disubbidienze, apostasie, laicismo, materialismo e poi tanta, tanta impurità che dilaga ovunque, fin dentro la Grotta di Lourdes, dentro le nostre Chiese, dappertutto!
Ma noi vorremmo fare qualcosa di fattivo, vorremmo dare una precisa testimonianza con la nostra vita cristiana, anche se talvolta si è così incerti, dubbiosi, anche se ci sembra di parlare un linguaggio non più usato.
Certe anime così lontane! Sembrano vivere su sponde opposte! Eppure sentono il bisogno di un rinnovamento, di qualcosa di veramente reale che non sfugga.
Sono anime stordite, forse smarrite, che non avvertono l’intrinseca sconvenienza che esiste tra loro e la comune Madre spirituale, luminosa per il candore e la carità.
Questo stato di cose ci fa sentire ancora più attuale e più urgente la forza della preghiera, la forza riparatrice e costruttrice della penitenza, l’utilità positiva e valida della testimonianza cristiana, anche se piccola e nascosta, la necessità di tanta sofferenza vissuta con Cristo.
Abbiamo domandato ancora alla Madonna di farci comprendere che cosa voglia da noi.
Il nostro Pellegrinaggio a Lourdes ha voluto in modo particolare, segnare il XXV.mo dell’Apostolato dei Volontari della Sofferenza ed il XX.mo degli incontri dei Sacerdoti ammalati.
Abbiamo voluto dire alla nostra comune Madre celeste il nostro ringraziamento più vivo per le innumerevoli grazie accordateci in questi anni. Abbiamo voluto chiederLe venia per le nostre innumerevoli deficienze. Abbiamo voluto umilmente chiederLe la Sua materna benedizione per il lavoro che ci resta ancora da compiere. Abbiamo voluto presentarLe tutti i componenti il Centro affinché tenga ciascuno sotto la Sua particolare protezione e lo spinga a vette sempre più alte fino a raggiungere quella perfezione che il Padre celeste ha per ogni anima segnato.

L.N.