Il tempo ci allontana dalla sua presenza terrena con noi, tuttavia ci spinge ad avvicinarci a lui per conoscere maggiormente lo spessore della sua spiritualità e maturità umana. Quindici anni di vita così unici ed esplicativi di una devozione profonda ove il carisma del beato Luigi Novarese ha fatto germinare un senso di adesione profonda a seguire Gesù crocifisso e risorto attraverso l’amore alla Vergine Immacolata. Così ha esordito nella sua omelia padre Abramo parlando degli ultimi anni della vita di Angiolino: un bambino del suo tempo, giocherellone, simpatico, con tutti gli attributi che si addicono agli adolescenti, ma di grande esempio nel vivere il mistero salvifico della sofferenza in Cristo attuando le richieste della Vergine Santa fatte a Lourdes e a Fatima.
La sua vita rimane un modello straordinario per la gioventù. Dopo la messa un gruppo di Volontari della Sofferenza insieme ai familiari del servo di Dio, si è recato al vicino camposanto per affidare alla sua intercessione alcune intenzioni.
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