Pensieri del Beato Luigi Novarese sul Santo Natale

É così bello meditare il mistero del Natale e sentirsi una cosa sola col Cristo che nasce nella Grotta di Betlemme. Ci sentiamo una cosa sola con lui, non frutto di un affetto esterno, basato sul sentimento, ma del nostro inserimento in Cristo come il tralcio unito alla vite.

L’Immacolata, nel mistero di Betlemme che rivive lungo i secoli nel cuore della Chiesa,

– ci faccia incontrare Cristo,

– ci illumini con lo splendore di una fede che opera nella carità,

– ci comunichi la sua silenziosità interiore nella contemplazione di ogni parola di Dio e di ogni avvenimento salvifico,

– ci rende generosi nell’accettare ed offrire per amore ogni sofferenza insita nella nostra chiamata alla santità e all’apostolato,

– apra il nostro cuore all’attenzione delle necessità di ogni fratello: povero, terremotato, sofferente nel corpo e nello spirito, bisognoso dell’amore misericordioso di Dio.

Pensare a questi diritti e doveri nel Santo Natale, capirli ed assaporarli significa partecipare, sia pure in parte, alla pace di Gesù, e vivere con Lui, nella Sua imitazione, il nostro abbandono alla sollecitudine che la Vergine Santa ha per ciascuno di noi.

Viviamo il desiderio dell’Immacolata manifestato nel Natale e diamoLe la gioia di incontrare, specialmente in questo periodo natalizio, un figlio, magari da Lei lontano affinché lo ricongiunga col Suo Gesù.