Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
Mohammad Reza Shafiei Kadkani (1939). Scrittore, poeta, critico letterario, editore e traduttore iraniano, Kadkani è nato a Nishapur. Attualmente è professore di letteratura all’Università di Teheran. Shafiei-Kadkani è noto per le sue opere sulla critica letteraria e la poesia persiana moderna.
Ma oggi,
in queste notti di cicuta
ove il buio ancora più forte punge,
qual è il mio rifugio?
– Ancora il mio canto,
lo stesso
che gli abissi della notte
trasformano in silenzio.
Dite al musico andaluso stanotte,
da quelle lande
dite che canti insieme a me perché qui
in queste notti di cicuta
il mio cuore
trema come foglia⁷
tra pioggia e vento.
Mohammad Reza Shafiei Kadkani (1939)
Commento
È significativa, intrigante casualità trovare questi versi… a conclusione del giorno in cui la Chiesa ricorda san Giovanni della Croce?
Oppure… essi testimoniano in modo più profondo dell’innegabile incrociarsi e a volte sotterraneo con-fondersi delle segrete correnti che veicolano mistica e poesia?!?
Ci sono notti oscure così buie e profonde… da poter evocare l’amaro, venifero effetto della cicuta. Capace di spegnere la vita.
Eppure… ci è dato di conoscerne parimenti l’antidoto.
Andando oltre al buio pungente, alle ferite che ci causa, possiamo raggiungere quelle profondità di noi stessi abitate dal canto della libertà, ri-scoperta nell’oscurità delle certezze smarrite, divenuta però grembo di vero silenzio.
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