Un elenco depositato presso l’archivio di Ariano Irpino datato 8 dicembre 1960-1961
Ai malati si aggiungono i sani, ai laici si aggiungono anche i sacerdoti. Hanno la possibilità di scegliere una vita comunitaria oppure vivere lo stesso vincolo di consacrazione rimanendo nella propria famiglia, impegnati comunque nella medesima attività apostolica. In un elenco depositato nell’Archivio di Ariano Irpino, datato 8 dicembre 1960-1961, si trovano per la vita in comune: 14 membri effettivi fra cui due sacerdoti e 10 membri in prova. Per la vita in famiglia, 59 membri effettivi e 6 membri in prova. È una nuova forma di stato di perfezione; malati e sani, laici e sacerdoti condividono lo stesso ideale in una forma di vita paritaria, che non prevede distinzioni. Il malato ed il sano non hanno un abito religioso ma conservano la loro laicità per essere fermento nella massa in qualsiasi compito sono chiamati a svolgere; dall’impegno apostolico al lavoro dei campi, dalla direzione di una attività all’umile servizio di lavori fatti nel nascondimento. Unico è l’obiettivo: operare per la valorizzazione della sofferenza, in una vita di completa donazione al Signore tramite l’impegno dei Consigli Evangelici!
[Fonte: ASSODC, Fondo Novarese, Roma]
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