Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato 

Antonietta Gnerre, nata ad Avellino, ha al suo attivo diverse pubblicazioni per l’infanzia e raccolte poetiche. Il suo libro più recente è “Quello che non so di me” (Interno Poesia, 2021) con prefazione di Alessandro Zaccuri.
In occasione della prima Giornata Mondiale dei Bambini svoltasi a Roma, ha scritto per loro e dedicato a Papà Francesco una composizione poetica intitolata “Non avere timore”
(fonte: Avvenire del 25.5.2024, foto: Vatican news)

Non avere timore
Non avere timore di andare a scuola con gioia. Di imparare.
Di camminare come se i tuoi passi fossero i primi. Tanti anni fa quando hai imparato a camminare sei caduto/a tante volte.
Non avere timore di rialzarti, di osservare la bellezza degli alberi. Loro sono preziosi. Sono i polmoni del mondo. Quando torni da scuola ringrazia i tuoi genitori. Esci di casa con loro e vai a contare gli alberi.
Non avere timore di farti raccontare dai tuoi nonni cosa facevano da bambini.
Loro ti insegneranno a stare bene nel mondo. A guardare la speranza. Perché la conoscono.
Non avere timore di avere cura delle cose. Di avere cura della natura. Quando puoi studia e leggi all’aria aperta. Fissa una nuvola e descrivila sul diario.
Non avere timore di correre, di provare gratitudine per gli alberi in fiore in primavera. Per le spighe di grano quando inizia l’estate.
In autunno guarda bene i colori delle foglie. Esercitati a disegnarle.
Non avere timore di aspettare l’inverno. Di immaginare la neve come se fosse il regalo più bello del tuo Natale.
Non avere timore di ascoltare il canto degli uccelli. Di essere paziente con tutte le cose che fai. Amati. Ama chi ti circonda. Salutali con affetto.
Non avere timore di chiedere scusa, di portare il bene nel tuo cuore. Di accompagnarlo nei tuoi bellissimi anni.
Scrivi con la penna una poesia sulla pace. Scrivila in ogni stagione, perché la poesia è un’arte che brilla più del sole.

Commento
Proprio in questi giorni, il Vangelo della messa quotidiana ci ricorda la centralità dei bambini, nei gesti e nell’insegnamento di Gesù.
Perché la loro vita è il miglior limpido specchio del Suo Cuore, della tenerezza e dell’inenarrabile sensibilità e sete d’Amore che lo abitano.
Quanto possano essere fragili i bambini… quanto risultino esposti ed indifesi difronte alla crudeltà e cattiveria dei “grandi”… lo cogliamo sempre più pesantemente ogni giorno. Fino al punto di voler distogliere occhi e pensieri dalle tragedie in corso.
Le semplici parole di questa donna che dedica ai piccoli il meglio della propria vita, ci stimolano allora a riconciliarci con le nostre personali possibilità di bene operare per e con i bambini presenti attorno a noi. Invitandoli ad approfondire e coltivare il loro rapporto con la bellezza della natura, a custodite e condividere il tesoro di bontà che li abita, ad affinare ogni innata capacità di essere testimoni e messaggeri di pace. Quali migliori e più autentici diffusori della Buona Novella di Cristo.