Edizioni CVS: A te giovane – 1979 – pag. 5-9
A Te giovane,
qualunque sia il Tuo stato di salute, Tu sei giovane e questo a me basta e per questo titolo a Te mi dirigo.
Dio vuole servirsi di Te. Dio Ti conosce per nome, Ti guarda, Ti segue e vuole una Tua risposta; così Papa Giovanni Paolo II ha fermamente ripetuto il 6/V/1979, ma non soltanto lui si è rivolto in questo pressante modo ai giovani.
Uguale invito hanno ripetuto i Papi attraverso i secoli nella linea dell’Apostolo Giovanni, il quale si era rivolto in modo del tutto particolare ai giovani; giovani d’animo e di età; giovani pieni di entusiasmo, luminosi d’ideali buoni ed onesti; che nell’asprezza della ricerca e della lotta avevano saputo vincere il mondo.
Oggi tale invito è più pressante, più urgente, perché il tempo che stiamo vivendo è di lotta e di testimonianza:
“L’umanità attraversa un difficile momento e si ha sovente la penosa e sofferta impressione che le forze del male, in tante manifestazioni della vita associata, abbiano il sopravvento.
Troppo spesso l’onestà, la giustizia, il rispetto della dignità dell’uomo devono segnare il passo, o ne escono soccombenti. Eppure, noi siamo chiamati a vincere il mondo con la nostra fede (cfr. 1 Gv. 5, 4), perché apparteniamo a Colui che, con la Sua morte e risurrezione, ha ottenuto per ciascuno di noi la vittoria sul peccato e sulla morte, e ci ha resi quindi capaci di un’affermazione umile, serena, ma sicura del bene sul male.
Cari giovani, siamo Suoi, siamo di Cristo, ed è Lui che vince in noi. Dobbiamo crederlo profondamente, dobbiamo vivere tale certezza, altrimenti le difficoltà continuamente insorgenti avranno, purtroppo, il potere di far penetrare nei nostri animi quel tarlo insidioso, che si chiama scoraggiamento, assuefazione, supino adattamento alla prepotenza del male” (Giovanni Paolo 11 – 5/ V/19 79).
Dio pone il seme della Sua parola ed il frutto della Redenzione nelle Tue mani; Te li affida e vuole che Tu li faccia sviluppare e fruttificare.
Non è dei giovani saper “piantare” e saper attendere e curare i normali sviluppi di ogni seme?
Il Padre ti ha donato il tuo “seme”, la Sua “Parola” il proprio divin Figlio, che è parola di vita eterna.
Gesù, a Sua volta, Ti ripete: “Sii mio testimone”, testimone di verità, di sacrificio, di figliolanza divina cresciuta ed aumentata fino a raggiungere il disegno che il Padre ha su di Te, fin dall’eternità.
Spetta a Te dare la Tua risposta e la Tua cooperazione al Padre, a Dio; il cui nome è “Colui che è”. ossia l’Eterno presente; quindi l’Eterno giovane, chi Ti ha tratto dal nulla e che ora, per mezzo del Suo divin Figlio, cammina con Te, per introdurti nel Cielo, nella Patria beata, ove esiste soltanto la Carità, ossia Lui, che è CARITÀ!
Maria Santissima chiama presso di Sé i giovani
Anche Maria Santissima, l’Immacolata, Ti guarda con simpatia; a Lourdes, a La Salette, a Fatima, a Guadalupe si è circondata di giovani; a loro, con fiducia, ha affidato il Suo cuore, ossia quanto attende e brama: la salvezza dei Suoi figli.
È madre ed è normale che si interessi e trepidi per la salvezza dei Suoi figli presi di mira dal nemico delle anime nostre, dall’errore portato avanti da false ideologie e dal mal costume.
Per tale piano di salvezza ha chiamato i giovani presso di Sé ed ha svelato il Suo piano d’amore.
Tu sei giovane; i Tuoi ideali devono essere grandi, luminosi, attraenti ed edificanti.
Tu puoi agire; puoi incontrarti con altri giovani; puoi seguire un ideale.
Pensa, invece, ai tanti giovani che, a causa dei propri ideali, sono ancora oggi racchiusi in lagher; pensa alla Chiesa del Silenzio che non può esprimersi, ai Vescovi ed ai Sacerdoti imprigionati; pensa all’azione che con perfidia viene tenacemente svolta dai “Senza Dio” sforzandosi di ateizzare sempre di più le masse giovanili, per cercare di dimostrare che Dio non esiste, che il Cristo è un mito, la Vergine Santa una favola, arrivando fino a negare l’evidenza storica, pur di difendere e propagare le proprie ideologie.
Pericolo di pusillanimità e di pessimismo
“La tentazione più sottile che oggi affligge i cristiani, ed i giovani in particolare, è proprio quella della rinuncia alla speranza nella vittoriosa affermazione di Cristo. Il suggeritore di ogni insidia, il Maligno è da sempre forte mente impegnato nello spegnere nel cuore di ogni uomo la luce di una tale speranza. Non è strada facile quella della milizia cristiana, ma dobbiamo percorrerla nella consapevolezza di possedere una forza interiore di trasformazione, comunicataci con la vita divina, che ci è stata donata in Cristo Signore. In virtù della vostra testimonianza, voi farete intendere che i più alti valori umani sono assunti in un cristianesimo vissuto con coerenza, e che la fede evangelica non propone soltanto una visione nuova dell’uomo e dell’universo, ma dona soprattutto la capacità di realizzare un tale rinnovamento.
A questo proposito, vi ricordo le parole rivolte al giovani dai Padri Conciliai a conclusione del Concilio Ecumenico: “La Chiesa guarda a voi con fiducia e con amore. Essa possiede ciò che fa la forza e la bellezza dei giovani: la capacità di rallegrarsi per ciò che comincia, di darsi con generosità, di rinnovarsi e ripartire per nuove conquiste”.
Senza la certa speranza nella vittoria di Cristo in voi e nel mondo che vi circonda non vi può essere ottimismo, e senza ottimismo non può sussistere quella serena giocondità che è propria dei giovani. Sono ancora troppi i giovani, oggi, che hanno già rinunciato alla giovinezza” (Giovanni Paolo II – 6/V/1979).
E Tu puoi restare ai margini della vita mentre la Società ha in sé fermenti di morte e di odio che possono portarla alla distruzione?
Ecco il programma
Il Centro Volontari della Sofferenza, il movimento che vuol riunire ammalati e sani in piano di risposta all’Immacolata, Ti invita a collaborare per l’attuazione del piano di salvezza presentato dalla Madre della Chiesa a Lourdes ed a Fatima per la salvezza del mondo.
Ti presento, quindi, un itinerario di silenzio interiore:
ascolto della voce di Dio per l’attuazione della volontà del Padre; così la Madonna a Lourdes ed a Fatima.
Ti presento un ideale di preghiera; attraverso il quale i Tuoi orizzonti si dilateranno ed il Tuo cuore impara ad amare.
Ti presento un ideale di penitenza e di sacrificio, con cui puoi salvare anime che non si salverebbero se tu non dessi la Tua risposta.
Ricorda quanto dice la Vergine Santa a Fatima: “Molte, molte sono le anime che vanno all’inferno perché non c’è chi preghi e chi si sacrifichi per loro”.
Provati a ripetere l’inverso e comprenderai la Tua responsabilità.
Ascolta l’invito
È una proposta leale la mia. Fidati, va incontro alla Vergine Santa con l’entusiasmo della Bernardetta, dei bambini di Aljustrel, dei giovani della Salette, di Caterina Labouré.
La Madonna Ti attende, Ti guarda, Ti sorride. Ella vuoI fare di Te un giovane che viva di ideale, di fede e d’amore, che si doni senza riserve per la salvezza dei fratelli, per far cristianamente fermentare la società in cui vive.
Lo Spirito Santo Ti illumini, Ti guidi, Ti sostenga.
Sac.Luigi Novarese
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