Edizioni CVS: Sempre Operaio – 1963 – pag. 5-7
Con tutto il cuore e con vera gioia presento questo profilo del carissimo
GIUNIO TINARELLI, operaio nelle acciaierie di Terni prima, “Silenzioso Operaio della Croce” poi.
La vita di Giunio è la vita semplice del giovane che, seguendo le cause seconde, pensa di raggiungere la santità nella via comune del matrimonio.
A 25 anni il Signore gli fa intravedere un’altra strada più irta, più stretta, ma più sicura per la santità, a cui anelava, quella del dolore.
Non esita un istante, l’imbocca, la percorre da gigante, sorretto dall’amore forte verso la Madre celeste.
“Gesù Ostia ”, come egli soleva chiamare Gesù Eucaristico, fu il suo quotidiano sostegno: illuminò e trasformò il suo dolore in mezzo di conquista.
Il dinamismo che sentiva in sé non subì arresti, nemmeno in diciotto anni di immobilità assoluta. Innamorato dell’Immacolata fondò la Sezione dell’UNITALSI a Terni e ne fu forte sostenitore.
Non pago di quanto aveva fatto, dà la sua adesione ai “Volontari della Sofferenza”, ne diventa capogruppo.
La sua vita di sofferente acquista una nuova fisionomia, lavorare per la Madonna, attuando il Suo programma manifestato a Lourdes ed a Fatima, specialmente tra i fratelli di dolore per la salvezza della società.
Non soddisfatto, in cerca ancora di qualcosa di più perfetto, dà la sua adesione ai “ Silenziosi Operai della Croce ”, e si trova così finalmente tutto “ della Madonna ”.
Da quel momento la sua vita ha un solo scopo, attuare il programma dell’Immacolata tra sani e gli ammalati con i mezzi proposti dall’associazione.
Lourdes, Loreto, Oropa, Re sono tappe della sua vita, che segnano sempre una maggiore donazione alla Vergine Santa.
Dalle acciaierie di Terni Giunio è passato al cantiere dei “ Silenziosi Operai della Croce ” ,ove ogni iscritto ha un proprio settore di attività, sia che egli goda del dono della salute o che l’infermità lo inchiodi sul letto, sia che egli viva in famiglia oppure in comune.
Il profilo che vi presento non esaurisce la figura di Giunio, ma è sicuro. Era urgente uscire con le linee della vita del nostro carissimo fratello e figlio d’ideale.
Ve la presento, ve la offro tramite il confratello Don Francesco Pavarin.
Accettatela, diffondetela. Penso che farete cosa utile a tanti sofferenti e a tanti che guardano la sofferenza come “una stoltezza” ed un male da fuggire. L’esempio di Giunio illumini e sorregga tanti cuori, come ha fatto tanto bene a me ed a tutti i “ Silenziosi Operai della Croce”.
Sac. Luigi Novarese
Roma, festa della Madonna del Carmelo e ultima apparizione dell’Immacolata a Lourdes, 1963.
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