Parole e pensieri dalla rubrica del lunedì

Raccogliamo in sintesi i contributi offerti per la rubrica SE SIETE RISORTI, pubblicata on line sul sito dell’Associazione, nei lunedì del Tempo di Pasqua.

Il testo di riferimento è Gv 10,1-10  (Gesù porta e pastore delle pecore)

 

Arianna: Prendendo come esempio Gesù, il Buon Pastore, sono pronta ad accogliere ed ascoltare la sua Parola, per vivere pienamente la carità qui dove mi trovo. Mi lascio condurre poi dove il Signore vorrà. Lungo i pascoli della vita.

 

Teresa: Ogni casa ha una porta ed entra ed esce solamente chi vi abita anche senza bussare. Così io, mi considero pecora seguace di un gregge, la Chiesa. Spesso mi vesto da ladrona perché giudico e critico l ‘operato dei Pastori. Nonostante ciò mi piace essere pecora perché nei momenti di dubbio, di difficoltà, di sofferenza…tra i tanti, ne ho trovato sempre uno che mi ha portato sulle spalle.

 

Grazia: Io mi sento pecora-guardiano, pecora perché come loro voraci di erba, io sono vorace della Parola. Guardiano, ma silenzioso perché sono solo capace di pregare per coloro che si sono allontanati dalla vera via e per i sofferenti. Non riesco ha fare lo scatto di qualità per divenire un  pochino pastore.

 

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Gv 14,1-12 (compiere le grandi opere di Gesù).

 

Rosaria: E! già difficile fare cose immaginarsi grandi opere. Affidarsi al Signore penso che sia un po’ la storia di tutti i risorti; difficile inizialmente ma poi scoprendo l’amore di Dio diventa meno faticoso. La mia storia è molto cambiata nel tempo,  ho studiato, lavorato e pensavo di formare anche una famiglia, ma tutto questo non è stato possibile. Per il sopraggiungere di una nuova malattia, oltre la polio nella prima infanzia, ho dovuto lasciare anche il lavoro e i miei sogni : è stata dura.

Chiedo ancora e spero che Gesù è Maria mi aiutino sempre; anche perchè a volte mi sento abbandonata, ma vado avanti con forza.

 

Maria Letizia: Le mie grandi opere consistono nell’essere (con il Signore) attenta al fare le piccole cose ordinarie (che Lui renderà grandi) con “soprannaturale naturalezza” cioè mettendoci il Suo amore e farle bene……..svolgendo tutto con “starci dentro e allegramente”.

 

Luciana: Sapere che essere risorti significa anche abbandonarci alla guida dello Spirito, mi fa fare grandi cose. Ma non è sempre facile. Il Papa ieri ci ha detto che Gesù ci ha fatto una promessa: c’è un posto anche per me nel Paradiso, per sempre. Ecco allora capisco che se mi abbandono, se mi unisco al Signore, oltre a vivere grandi opere vi è anche una ricompensa “troppo” grande.

 

Valda: Mai avrei pensato che io potrei compiere opere più grandi di Gesù se solo credo in Lui e perché Lui “va al Padre”. Significa che partecipo della loro vita “divina” e dunque diventiamo in tre a compierle. Giusto?

 

Loris: Nel discorso di congedo Gesù dice che il Padre ha cura di noi. Preghiamo con coraggio e franchezza; senza la preghiera la Chiesa non può sopravvivere.

 

Emilia: Gesù ci rassicura che chi vede lui vede il Padre e chi crede in Lui, crede nel Padre. Il 18 maggio ritorneremo in Chiesa per la funzione della S. Messa e ci troveremo finalmente con Dio risorto per noi in nostro aiuto. Per sempre nella casa comune.

Gesù è la nostra via, la nostra verità, la nostra vita. Nell’approfondimento della conoscenza di Dio e nella preghiera sta la mia risurrezione.

 

Anna: Nella via che il Signore mi ha indicato, quando provo turbamento o difficoltà, chiedo al Signore, con coraggio e franchezza, di venirmi incontro perché la luce della Pasqua mi aiuti a riprendere il cammino, per vivere oggi fino a raggiungere il posto che Gesù mi avrà preparato.

 

Silvana: Ho ricevuto la fede nella Chiesa domestica in cui ogni sera, fra l’altro, si recitava il santo Rosario.

Poi anche nella parrocchia ho avuto una preparazione approfondita da parte di un parroco animato da tanta fede. Egli, a noi che avevamo paura a percorrere il tragitto casa/chiesa per le sgarberie cui assistevamo, ci esortava a testimoniare il nostro essere cristiani. Quindi ho seguito la via del Signore fin dalla prima Comunione.

Il Vangelo di oggi ci ricorda che Gesù è la via, la verità e la vita..chiunque crede in Lui avrà la vita eterna.

 

Eugenio: Gesù è il mezzo per arrivare al Padre.

Come facevano i discepoli, anche noi oggi ci stiamo preoccupando di dove andrà nostro Signore, perché non vogliamo restare soli e non vogliamo che Lui ci abbandoni. Sorge una grande paura, ma Lui ci ha tranquillizzato perché ha detto che va dal Padre a preparare un posto per ognuno.

La vita cristiana è un’occasione imperdibile e passa da un rapporto affettivo ad uno effettivo.

Dando la mia testimonianza con la Parola, con la preghiera ed il mio stile di vita, vado a trovare malati e dialogo volentieri con le persone cercando di vedere in ognuna la presenza di Dio.

 

Tiziana: Gesù dice ai suoi discepoli di credere in Lui, ma Tommaso e Filippo fanno domande che sembra non diano credito alle Sue parole. Gesù dice: “io sono  con il Padre mio, chi crede in me compirà le opere che compio io”.

Io cerco di seguire la sua via che mi porta a capire meglio la mia vita, convinta che di là ci sarà un posto anche per me.

Mio marito diceva spesso che sarebbe morto prima lui di me, come è accaduto, e che mi avrebbe tenuto una sedia libera accanto a Lui.

 

Verdiana: Il brano evangelico ci mette davanti il dialogo di Gesù con gli apostoli nell’ultima cena e a noi dice di non avere paura, raccomanda che il nostro cuore non sia turbato e ci sollecita ad avere fede in Dio, perché la fede allontana la paura. Inoltre non dobbiamo mai distogliere lo sguardo da Dio perché altrimenti potremmo essere prede facili per Satana.

Il Signore dice io sono la via, la verità e la vita indicandoci così il cammino che sbocca nella vita vera piena e felice.

Io dunque prendo la via giusta, che è Lui e non dispero.

 

Maria: Mi è rimasto impresso il momento in cui Filippo chiede a Gesù di fargli conoscere il Padre. E Lui gli ha risposto: “E’ tanto che sono con voi e ancora non mi conoscete? Chi conosce me conosce anche il Padre”.

Dunque la cosa principale, oltre alla preghiera, è conoscere Gesù attraverso la Sacra Scrittura e farlo conoscere anche agli altri.

 

Laura: Se noi abbiamo fede, come dice Gesù, poi faremo delle cose anche più grandi di quelle che ha fatto Lui. Lui ha fatto dei miracoli, ma se noi avremo fede possiamo fare miracoli anche più grandi.

La fede va alimentata giorno dopo giorno con diversi modi: primo il proprio dovere, poi pregare, andare a messa o assistervi, avere attenzione verso gli altri.

 

Rosina: Gesù spiega ai suoi discepoli <che siamo noi> di non essere turbati, ma di avere il cuore libero. Mi chiedo come poter raggiungere la stessa meta verso la quale Lui cammina; come fare per seguirlo sempre e ovunque; ma so che Gesù è la strada giusta.

A volte non mi basta sapere che c’è una strada sicura, ma desidero che questa sia in grado di farmi vedere il Padre. Noi abbiamo Gesù fino alla fine dei tempi e ci credo che mi mostrerà il Padre che nessuno ha mai visto. Solo Gesù con la sua vita mi ha mostrato come andare al Padre. Io vivo con Lui, così partecipo alla sua vita divina che è eterna.

 

don Andrea: Ad ogni disperato della terra Gesù dice: Io sono la via, la verità, la vita.

Con amore gentile, ci invita a seguirlo e dopo averci lavato i piedi è disposto ad essere strada per aiutarci a camminare verso la vita.