Dopo il riconoscimento giuridico dell’Associazione da parte della Santa Sede (24 novembre 1960) e dello Stato italiano (6 novembre 1960) l’Associazione nelle sue varie famiglie: “Silenziosi Operai della Croce”, “Volontari della Sofferenza”, “Fratelli degli Ammalati”, “Lega Sacerdotale Mariana”, ebbe un rapido sviluppo. Il primo grande strumento di apostolato, la Casa di Esercizi Spirituali “Cuore Immacolato di Maria”, a Re (Novara) entrò infatti in piena funzione. Proprio attraverso gli esercizi spirituali gli ammalati, provenienti a Re da ogni parte d’Italia, anche con disagi di trasporto inimmaginabili, acquistavano quella coscienza apostolica, nella scoperta della loro “vocazione alla sofferenza”, che li spingeva all’apostolato verso la stessa categoria: “l’ammalato per mezzo dell’ammalato con la collaborazione del fratello sano”. Si costituivano i “gruppi d’avanguardia” (così sono chiamati i gruppi di apostolato del Centro Volontari della Sofferenza) che si allargavano a macchia d’olio con gli iscritti all’Associazione fino a formare l’Associazione Diocesana con un Incaricato Ammalati, un Incaricato Fratelli sani ed un Assistente Ecclesiastico, nominato dal Vescovo che, vista l’efficienza associativa, faceva al momento opportuno “l’erezione canonica” diocesana dell’Associazione che veniva aggregata ai Silenziosi Operai della Croce in base al Breve apostolico “Valde Probandae”.
[Fonte: ASSODC, Fondo Novarese, Roma]
Scrivi un commento